LETTERA APERTA...
tratte dal periodico "l'Opera della Mamma dell'Amore"

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alcune catechesi e riflessioni di Marco sono raccolte in un libretto dal titolo "le Perle - 5° volume"


Cosa è per me l'amore... - aprile 2016

Cari amici, come non soffermarci un momento sul messaggio che Maria ci ha donato la quarta domenica del mese di aprile. La dolce e tenera Mamma ci ha parlato del titolo che lei ha scelto nelle Sue apparizioni di Paratico, il titolo di Mamma dell’Amore.
Lei ci ha detto chiaramente che desidera che l’amore trionfi qui, in questo luogo, e nel mondo intero. Ci ha detto che l’amore manca, sì, manca un po’ ovunque: nella famiglia, nella società, negli ambienti di lavoro, nei gruppi… nei cuori, sì, nei cuori manca l’amore. Mancando l’amore nei cuori si è creato un vuoto che purtroppo è stato riempito dall’egoismo, dalla indifferenza, dalla gelosia, dalla diffidenza ecc…
Secondo me l’amore, come ho detto a margine dell’incontro di domenica dopo la lettura del messaggio, deve essere un amore smisurato. Gesù stesso ci ha detto:
“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (Gv 13,34). Qui Gesù ci dà il metro di misura dell’amore, un amore senza misura, un amore smisurato. “Amatevi gli uni gli altri, come Io vi ho amati”, chi di noi fa come Gesù? Ecco che la Madonna ci richiama a vivere il Vangelo, a vivere la Parola di Gesù.
Maria Santissima si è presentata e si presenta tutt’ora con il titolo, semplice ma meraviglioso, di Mamma dell’Amore. Lei è preoccupata per la nostra anima e allo stesso tempo è preoccupata dell’amore, quell’amore che manca un po’ ovunque. Ovviamente dell’amore con la “A” maiuscola, Amore a Dio e Amore al fratello. Il suo richiamo è a vivere i due comandamenti dell’amore che Gesù ci ha insegnato.

Il richiamo delle apparizioni di Paratico è un richiamo a VIVERE L’AMORE! Da 22 anni Maria ci ripete questo… Ma come viverlo? Come deve essere questo amore? L’amore che Maria ci invita a offrire è un amore che è
dono, un amore smisurato, un amore senza limiti, un amore senza muri e barriere, un amore che va al di là del colore della pelle e della razza, un amore senza steccati e senza fili spinati (ne stiamo vedendo tanti, soprattutto in questi mesi, qui  in Europa di steccati, barriere e fili spinati), un amore senza sospetto verso l’altro, un amore grande e senza preconcetti e pregiudizi.

Ci sono sicuramente varie forme di amore, ma la sostanza non cambia. C’è l’amore tra mamma e figlio… l’amore tra un figlio e un genitore… l’amore tra un marito ed una moglie… l’amore tra un fidanzato e una fidanzata… la parola che resta e li accomuna è “amore”. Varie forme di espressione, varie forme di donazione… ma “l’amante” è sempre colui che ama!
Gesù, che ci ama immensamente, Lui ci ha parlato e dato la misura dell’amore, Lui vuole che lo adoperiamo gli uni verso gli altri, Lui ce lo ha detto proprio per evitare che noi cadessimo nell’interpretazione umana, dettata spesso dalle nostre meschinità, dai nostri interessi, Lui vuole che noi diamo un amore senza misura e senza limiti gli uni verso gli altri.
Cari amici e fratelli, in un mondo dove tutto è fretta, dove vale il successo, il potere ed il denaro, ci farà bene fermarci e riflettere sull’amore, ci farà bene fermarci un attimo e trovare il tempo per saper accogliere e ascoltare, come vuole Gesù, il nostro fratello. Il nostro cuore sia capace di amare, noi sappiamo che non conta arrivare primi, quello che conta è arrivare tutti insieme alla grande meta che è la santità. La dolce e tenera Mamma dell’Amore ci aiuti a vivere l’AMORE vero gli uni verso gli altri con gli stessi sentimenti di Gesù, con i sentimenti del Cielo.
Pace e bene a tutti. Auguro un buon mese di maggio, un buon mese del Rosario, con la promessa di ricordarvi tutti nelle mie povere preghiere. Anche voi ricordatevi di me. Grazie.

vostro Marco


 

Cari fratelli e sorelle, pace e bene a tutti!

Cari amici, cari fratelli e sorelle, nell’episodio raccontato dall’evangelista San Luca (capitolo 7), una donna si mette ai piedi di nostro Signore Gesù e si mette a piangere.
Il primo atteggiamento che possiamo imparare da questa donna, dice San Luca che era una donna peccatrice, è quello di mettersi ai piedi del Maestro. I membri delle nostre Associazioni, “L’Opera” e “Oasi”, i partecipanti dei gruppi di “preghiera-missionari”, dovrebbero esserlo tutti, ai piedi del Signore, e sapere con coscienza che senza Gesù, non possiamo fare nulla. Allora ecco l’invito principale che faccio: quello di pregare. Teniamo presente che in tutte le Oasi fondate la chiesetta o la cappellina è il punto centrale. Per me questo è fondamentale, perché è Lui il Signore, il Fondatore, l’Architetto, il Maestro, il Medico, il Regista, e senza di Lui non riusciamo, non possiamo andare avanti. Voglio dire grazie a tutti coloro che si uniscono ogni settimana in gruppo per pregare il Santo Rosario e chi il sabato pomeriggio si ritrovano davanti a Gesù Eucaristia. Le parole a noi donate dalla Madonna sono chiare e profonde:
“Gesù è nei tabernacoli di tutto il mondo, Lui è lì, vivo, vero e reale… Lui è Prigioniero d’Amore per voi!” . Grazie di cuore, continuiamo nella preghiera e nell’adorazione. Questo è fondamentale, cari fratelli e sorelle, questo è metterci ai piedi di Gesù!
Il secondo atteggiamento di questa donna è che si mette ad asciugare i piedi di Gesù con i suoi capelli. È l’atteggiamento dell’umiltà, tutti abbiamo bisogno di essere umili. L’umile è colui che dice: “tocca a me”. Sì, “tocca a me - eccomi presente”, nelle parole, nei gesti e nelle opere. Chi segue Maria e vuol vivere il Vangelo, non si ferma a dire “ ma a chi tocca, tocca a quello, tocca a questo”, no, si impegna e dice “lo faccio io…”. Questo deve essere il nostro atteggiamento, quello dell’ umiltà e del servizio, questo è bello, è profondo. Tutti noi, io che scrivo, voi che leggete e voi che leggerete in futuro, quando Dio vi chiamerà, dobbiamo rispondere alla chiamata dicendo: “eccomi Signore”! Noi tutti dobbiamo essere servi umili, dobbiamo fare con serenità, umiltà, carità quello che il Signore ci chiama a fare in questa realtà spirituale-caritativa e nella nostra vita. Quello che facciamo, non lo dobbiamo fare per Marco, per il nostro amico, per il responsabile, per il socio che ci sta simpatico, lo facciamo per Gesù. Perché facciamo parte di questa Opera? Perché me lo chiede Gesù, Lui mi dice di amare, lui mi dice: “avevo fame, sete ero nudo e carcerato… e tu mi hai sfamato, abbeverato, vestito e visitato”. Tutto quello che facciamo lo facciamo per Gesù e con Gesù! Ecco allora che il terzo atteggiamento di questa donna, dopo aver pianto, asciugato i piedi al Signore, è quello di baciarglieli. Noi, cari amici, solitamente baciamo le persone che ci stanno a cuore, è segno di amicizia, comunione, conforto, unità e carità. La donna non si lamenta se gli altri la giudicano, lei bacia il Signore.

Nella preghiera, nell’adorazione noi baciamo il Signore. Nella carità e solidarietà verso il fratello che soffre, noi tocchiamo le Sue piaghe, baciamo le Sue ferite…

Questo è quello che ho cercato di fare nella mia vita, cari fratelli e sorelle, questo è quello che voglio testimoniare a tutti. Con amore, umiltà e carità ho cercato di baciare il Signore e baciare il mio Prossimo, quel Prossimo che il Signore mi manda ogni giorno ed ha bisogno di una carezza, di una parola di un aiuto concreto.

Restiamo uniti, come gli apostoli nel Cenacolo, restiamo nel Cenacolo assieme a Maria, la dolce e cara Mamma del Cielo, attendiamo la discesa dello Spirito Santo e lasciamoci guidare verso la santità. Pregate per me!
Io, cari fratelli, prego per tutti voi e prego che il futuro, che è nelle mani di Dio, sia ricco di grazie e benedizioni per tutti e per l’Opera di Maria.
Di cuore “Pace e bene” a Voi e famiglia.

vostro Marco

Scritta a Paratico, 25 maggio 2014


MARIA è nel mio Cuore!
Marco parla e racconta la sua storia di vita con Maria
in occasione dei 18 anni di apparizione (Paratico 25 marzo 2012)

Durante la sua commovente testimonianza di domenica 25 marzo 2012, Marco ha raccontato la sua storia straordinaria con Maria ed ha confidato il legame con Paratico, un legame che lo unisce a questa comunità fin da bambino. Riportiamo fedelmente la sua testimonianza pronunciata al termine dell’incontro di domenica davanti ai pellegrini.

“Cari amici, fratelli e sorelle, desidero dare il benvenuto a tutti ed abbracciare chi oggi è arrivato da molto lontano ed anche dall’estero per questa meravigliosa ricorrenza. Per me il 26 marzo 1994 è una data molto importante perchè quel giorno è iniziata una nuova “storia” nella mia vita. È stato un periodo fatto non da un solo capitolo ma da tanti capitoli che, uniti, fanno la mia “storia” di strumento del Cielo. Questa è una storia che ritengo straordinaria perché fatta dalla grazia e dall’amore di Dio tramite la Madonna Santissima.
Sono passati 18 anni, 18 anni di apparizioni, 18 anni di cammino con Maria la Madre di Dio e Madre nostra, non sono pochi 18 anni. Posso dire di essere cresciuto con Maria. Questi sono stati 18 anni di grazia per me ma anche per tutti coloro che hanno conosciuto le apparizioni di Paratico. Spesse volte, come del resto in ogni luogo straordinario, queste apparizioni sono state ostacolate, discusse, studiate, ristudiate, valutate, derise e messe a volte anche in ridicolo da alcuni, ma davanti a tutto ed a tutti la grazia rimane, la grazia della presenza del Cielo rimane.
Ho sperimentato che Dio non si ferma davanti a nessun muro eretto dagli uomini, Lui li sfonda questi muri e questi ostacoli con la Sua grazia e a chi vuole seguirLo dona tanta grazia e tanta forza. Il continuare non è sempre stato facile, in un mondo distratto, assente di valori e lontano da Dio, il testimoniare l’amore di Dio e la presenza di Maria sono stati a volte un eroismo.
Dal Suo messaggio dato durante l’apparizione di Fatima, Maria ha dato inizio ad un grande cammino, ad un avvertimento rivolto al mondo intero, i Suoi richiami che continuano in molti luoghi ci riportano alla memoria la strada che Gesù ci ha tracciato. Troppe volte la nostra memoria è offuscata da una nebbia che non ci fa vedere la grandezza di Dio. Maria appare per riportarci sulla strada della Parola di Dio, sulla strada dei sacramenti, sulla strada che porta a Dio. Da quando gli uomini si sono allontanati dal Confessionale e dai Sacramenti il mondo ha iniziato una fase di peggioramento davvero grave.
Vedete, Paratico è un paese come tanti altri, ha circa 4.000 abitanti, un paese che segue lo sviluppo del suo territorio e della sua gente. Ma in questo paese la grazia di Dio si è fermata, questa grazia si chiama Maria. Mi ricordo di questo paese fin da quando ero bambino. Nel periodo estivo, soprattutto la domenica pomeriggio, quando io avevo circa nove dieci anni, mi ricordo bene che venivo accompagnato dai miei genitori a prendere un gelato sulle rive del Lago d’Iseo. Una passeggiata con mamma e papà, una domenica diversa da altre con la possibilità di vedere il lago e soprattutto prendere un gelato e giocare al parco. Questo paese lo porto nel mio ricordo fin da piccolo ed ora il legame si rafforza sempre più.
Paratico è divenuto un luogo di grazia straordinaria. Un luogo come altri luoghi ove Maria ha avviato un’opera di grazia. Non vi è, infatti, un paese più importante o uno meno importante, così come non c’è un’apparizione più importante ed una meno importante, un santuario più importante ed uno meno importante. Dove c’è Maria, dove c’è la sua presenza, c’è la grazia, c’è Dio! Lei stessa in un messaggio disse: “Ogni mia apparizione è completa in se stessa”.
Ricordiamo che dove c’è Maria che dona pace, amore, serenità e luce, spesse volte troviamo il nemico che resta in agguato, come un lupo feroce che attenta ai più deboli del gregge, per disturbare il loro cammino di fede. Il lupo che attenta al gregge è il diavolo che si nasconde ed attende che i più deboli, coloro che non pregano, cedano alle sue tentazioni. La preghiera sconfigge ogni male, i luoghi di apparizione devono essere luoghi di silenzio e di preghiera come ci ha detto Maria nel Suo messaggio di febbraio.
Ricordiamo che il maligno, seppur astuto, non vince mai! Lui, Lucifero, Belzebul, Affrador, Zadaron, ha tanti nomi… ma lui, satana, ha le ore contate! Ha le ore contate perché Dio è Dio! Perché i figli di Dio, i figli della luce, lottano con la preghiera per il trionfo della fede e della pace, per il trionfo di Dio in tutti i cuori.
Cari amici, dove troviamo Maria che appare ai Suoi strumenti, qui ha scelto indegnamente me, Lei ha un invito accorato alla santità. Questa parola non ci deve far timore. In un messaggio chiesi alla Madonna cosa dovevamo fare per diventare santi e Lei rispose di amare e servire Dio, rispose di seguire i Comandi di Dio e restare saldi nella Parola di Dio. Tutti siamo chiamati alla santità, forse i nostri nomi non entreranno nel calendario, ma è importante che la nostra anima entri in Cielo, entri in Paradiso. Maria, la nostra cara Mamma dell’Amore, appare ancora oggi perché vuole che restiamo nel Suo cuore, tutti nel Suo cuore, tutti… tutti… nessuno escluso.
Maria non si fermerà nella Sua azione meravigliosa sulla terra perché è stato Suo Figlio Gesù a mandarla in mezzo a noi. Non potrò mai dimenticare il primo messaggio donatomi quella sera del 26 marzo 1994… “Figlio, Gesù mi sta dicendo: Vai Mamma, corri Mamma dai tuoi figli! I tuoi figli, Mamma, ti aspettano, hanno bisogno di te…”
Maria non smetterà di apparire ed “invadere” con la Sua dolcezza il mondo intero finché vedrà i Suoi figli in pericolo. Di pericoli ce ne sono tanti oggi, troppi! Molti uomini, anche tra noi qui oggi, non li vedono i pericoli dello spirito perché annebbiati vedono solo quelli materiali. Il corpo ha pericoli materiali ma l’anima ha grandi pericoli spirituali.
Maria non si stancherà di ripetere a noi Suoi figli di tornare a Dio. Solo in Dio troviamo la pace, la grazia, l’amore e la serenità piena.
Maria non si stancherà di chiedere preghiera e gruppi di preghiera, chiedere preghiera in famiglia, in gruppo tra amici ed anche in Parrocchia. Non si stancherà di chiedere preghiera perché vede i pericoli che minacciano la fede, le famiglie, i gruppi, le parrocchie e la società.
Maria non si stancherà di chiedere preghiere per la santificazione della Chiesa, preghiere per il Papa, per i Vescovi, per i Sacerdoti e per tutte le anime consacrate. Non si stancherà di chiedere accorate preghiere perché vede i pericoli che corrono i Suoi figli amati e prediletti.
Maria non si stancherà di accarezzare gli ammalati, i sofferenti, i lebbrosi, i malati di aids, i malati di tumore e di cancro, non si stancherà di accarezzare e sorreggere i poveri… coloro che non hanno cibo, acqua, vestiti… non si stancherà perché loro incarnano Gesù, loro sono Gesù, le loro sofferenze sono le sofferenze di Gesù.
Maria non si stancherà di stare con noi e ripeterci con amore: Figli, vi amo! Vi amo! Vi amo!
Maria veramente ce lo dice sul serio che ci ama, e noi? Come le rispondiamo?
Ecco, 18 anni di grazia, 18 anni di apparizioni, segni, miracoli, conversioni e prodigi, io mi rivolgo a Lei, alla tutta Bella, alla tutta Santa e Le dico: GRAZIE, MARIA! RESTA CON NOI MAMMA DELL’AMORE! PORTACI A GESÙ! NOI ABBIAMO BISOGNO DI TE!
Il Cielo è sceso sulla terra, la terra accolga il Cielo e si trasformi in una soave lode a Dio. Collaboriamo con la nostra preghiera e la nostra testimonianza a migliorare questa terra, questa “valle di lacrime”.
Le apparizioni di Maria hanno portato frutti anche visibili, ben visibili. Le OASI a Lei consacrate in Italia, Africa, India, Terra Santa, sono il frutto del suo messaggio. Lei lo disse nelle Sue prime apparizioni: “Non vi chiedo di costruire un santuario a Me dedicato, ma vi chiedo di realizzare, con il vostro impegno e la vostra carità, opere a favore di chi soffre ed è nel bisogno”. Questo quello che stiamo facendo, operare per gli ultimi, arrivare a chi nessuno pensa… Grazie Mamma, sappiamo che Tu ci guidi e ci guiderai sempre!
Un grazie oggi lo voglio innalzare a Dio per avermi messo accanto in questa missione la mia cara sposa Elena, che con me, subito dopo i primi mesi di fidanzamento, era il gennaio 1994, ha iniziato questa meravigliosa missione, condividendo gioie, grazie ma anche sofferenze e derisioni. Un grazie alla mia sposa ed ai miei tre splendidi figli.
Grazie o Maria! Grazie anche per i collaboratori che mi hai messo accanto che considero fratelli e sorelle in questa grande missione quotidiana. Che Dio vi benedica tutti, pregate per me, io per voi. Auguro a tutti di diventare santi. Grazie! Dio vi benedica e vi accompagni oggi e sempre. Amen! Sia lodato Gesù e Maria!”.

Vostro fratello Marco


Da una lettera aperta...

"Io ho scelto Cristo e non mi vergogno di dirlo e di gridarlo a tutti. Lui è tutto nella mia vita! Lui è tutto nella vita dei miei cari e della mia famiglia! Lui non mi abbandona! Lui mi ascolta sempre! Lui cammina con me nei momenti difficili! Lui prega con me il Padre Nostro che sta nei cieli! Lui è la Salute quando sono malato! Lui è Gioia quando sono triste! Lui è Forza e vigore quando sono debole! Lui è Libertà quando mi senso legato! Lui è Vittoria assoluta quando mi sento scoraggiato ed oppresso! Lui è la Luce vera quando mi sento nelle tenebre! Lui è il mio unico Salvatore quando mi sento sporco e peccatore! Lui è l’Amore vero quando ho bisogno di amore! Lui il mio Pane di vita quando ho fame! Lui è il mio consigliere quando sono nel dubbio! Lui è la mia ricchezza quando mi sento povero ed ho bisogno di denaro. Lui è tutto! Gesù è tutto nella mia vita, Lui è il Cristo,
“Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”.