Dai  messaggi della Mamma dell'Amore…

"Ecco, figli cari, che nuovamente vi chiedo di usare carità, di usare amore, di usare solidarietà, sì figlioli, solidarietà… Vedete, voi qui radunati siete coperti, avete qualcosa sul vostro corpo, avete qualcosa anche sul vostro capo, un tetto, molti vostri fratelli sono ignudi, non hanno un tetto, non hanno un luogo per rifugiarsi, non hanno nulla, voi avete mangiato, dite così no?! Vi siete accostati al desco, avete consumato ciò che sempre trovate pronto o che preparate, ma molti vostri fratelli oggi sono morti di fame, sono morti di sete, sono morti ignudi, perché i ricchi vogliono essere sempre più ricchi, i poveri diventano sempre più poveri. Ma quando Cristo Gesù tornerà, i ricchi saranno tanti poveri e i poveri diventeranno con Cristo Gesù i veri ricchi. Ricordatelo, figlioli. E allora questa sera lancio un appello affinché ognuno di voi, tutti figlioli lanciate questo appello a tutti coloro che desiderano, a tutti coloro che mi amano… Aiutate coloro che soffrono, non vi chiedo di varcare i confini, ma ben presto farete anche questo, ma vi chiedo di aiutare coloro che conoscete… tanti, tanti ne conoscete… e tante volte voi dite: "Sta meglio di me"! Iniziate, figlioli, a vivere la vera solidarietà, quella che esce dal cuore e ricordate, non sappia la destra ciò che ha fatto la sinistra." (Palosco 02 dicembre 1995)

"Vi chiedo di vivere e amare la preghiera del cuore; la preghiera, figli, vi unisce al soprannaturale vivo, vero e reale che è in mezzo a voi. Vi esorto, figlioli, a essere solidali: guardate, figli, le vostre tavole che sono sommerse da ogni cosa, donate qualche cosa a chi muore di fame. Figli, guardate i vostri vestiari, i vostri armadi, sono strapieni, donate qualche cosa a chi muore nudo. Figli, tra pochi giorni inizierà un nuovo anno carico di sorprese, in questo anno che si va ad aprire, Io voglio chiedervi un impegno: siate solidali con tutti e iniziate a far conoscere la Mamma dell’Amore e in particolare l’Opera della Mamma dell’Amore qui in questi luoghi."
(San Pancrazio 25 dicembre 1995)

"Vi chiedo nuovamente di usare carità, amore e umiltà nei confronti dei vostri fratelli. Ecco che giungo costì con un pressante invito: figli cari, usate solidarietà, iniziate a svuotare quelle tavole imbandite, iniziate a svuotare quegli armadi strapieni, iniziate a dare a chi non ha, iniziate a donare a chi muore di fame, iniziate a donare a chi muore di sete, a chi muore nudo, a chi muore vittima della guerra, vittima dell’odio. Figli cari, è tempo di donare quello che voi avete a tutti, specialmente a chi è nel bisogno." (Paratico zona Tengattini 26 dicembre 1995)

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