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Pagina aggiornata il 30 marzo 2023
Le testimonianze le trovate in ordine cronologico, quindi sono pubblicate dalla più vecchia (inizio pagina) alla più recente (infondo a questa pagina).
 

Fratelli e sorelle ci scrivono perché hanno ottenuto grazie particolari,
guarigioni fisiche, segni, aiuti spirituali e conversioni 
per intercessione della Mamma dell'Amore.

Informiamo i cari fratelli e sorelle, che tutte le INTENZIONI DI PREGHIERA che arrivano alla nostra Associazione “L’Opera della Mamma dell’Amore”, tramite telefonate, lettere, email, sms, fotografie ecc… vengono tutte trasmesse allo strumento di Maria ed i nomi delle persone da ricordare messi sull’inginocchiatoio davanti al quadro della Madonna. Ogni giorno il fratello Marco legge quanto voi mandate e prega per tutte le vostre intenzioni. Anche noi preghiamo per lui e per la sua missione!

Alcune di queste testimonianze sono racchiuse nel
1° vol. della collana "le Perle della Mamma dell'Amore"



"Figlioli miei, sono giunta oggi in mezzo a voi,
per asciugare le vostre lacrime...
Sono giunta in mezzo a voi, per toccare le vostre ferite...
Coraggio, figli miei, sono con voi e vi dono la guarigione del cuore.
Benedico tutte le vostre intenzioni di preghiera, benedico
gli ammalati e tutti stringo al mio cuore, tutti presento a Gesù"
(dai messaggi)

Nella fotografia un momento durante l'estati. Accanto al quadro originale della Mamma dell'Amore, che lacrimò alla presenza di
18 testimoni, (ora custodito nella cappella dell'Oasi di Paratico) alcuni cuoricini che testimoniano le Grazie Ricevute
per intercessione della cara Mamma dell'Amore.
 


 
 

Servizio sulle apparizioni con alcune testimonianze https://www.youtube.com/watch?v=j3FVaSulqBU

 
 

TESTIMONIANZA-GUARIGIONE di un BAMBINO
per intercessione della MAMMA DELL'AMORE

 https://www.youtube.com/watch?v=W5yheS95ACo&feature=youtu.be

Nel video la testimonianza di guarigione di un bambino per intercessione della Mamma dell'Amore. Il piccolo Ruben, soli 7 anni, è stato colpito da MENINGITE BATTERICA a metà febbraio 2015. La situazione era gravissima! Abbiamo pregato la nostra dolce MAMMA SANTISSIMA... e in occasione dell'incontro di preghiera a Paratico il 22 MARZO 2015, dà la sua testimonianza la nonna del bambino la signora Rosalba di Lomazzo-Como.
Un grazie anche al gruppo di preghiera mariano, al parroco don Daniele, al veggente Marco, ai collaboratori dell'Opera e a tutte le persone per la vicinanza e la preghiera.

Nel messaggio di venerdì 13.03.2015 (dato a Marco sulla collina delle apparizioni), ribadiamo che raramente la Madonna si rivolge a singole persone nei messaggi, ma qui abbiamo la conferma della Sua intercessione e la motivazione.
Messaggio tratto da http://www.mammadellamore.it/messaggi%20quotidiani.htm

"Figlio, sia lodata e ringraziata in ogni ora e in ogni momento, nella nostra vita, la Trinità Santissima per il grande dono che ci ha concesso! Ho posato le Mie mani sul piccolo Ruben (*), lo ho preso tra le braccia, lo ho baciato… protetto e Gesù lo ha guarito… Questo per confermare la potenza della preghiera e la grandezza di Dio, un Dio che vi ama al di là delle vostre infedeltà… Dio ha voluto dare un altro segno della Sua grandezza in questo luogo di grazia dove da molti anni poso i miei piedi… preghiamo per tutti coloro che soffrono..." 

(*) Ruben è il nome del bambino - quasi 8 anni - della provincia di Como che è stato colpito da meningite batterica un mese fa. Subito è trasferito d'urgenza dall’Ospedale di Como all'Ospedale di Bergamo per la grave situazione clinica... Ormai era in coma e non parlava più con gli organi intaccati e acqua nei polmoni…
Oggi è già stato dimesso, è a casa, è guarito totalmente e a dire dei medici è guarito "miracolosamente". Tutto questo grazie all'intercessione di Maria e alla potenza della preghiera.
 


*** La sera del 26 novembre 1995 mi sono recata a Paratico nell’oasi della Mamma dell'Amore. Proprio durante la preghiera chiesi alla Vergine un segno.
Durante il messaggio della Madonna al giovane Marco, io e diverse persone abbiamo sentito più volte un soave profumo di rose. Vista la stagione fredda, era impossibile che vi fossero delle rose nei giardini, là vicino alla Chiesa dei Tengattini. Dopo l’incontro di preghiera ho potuto parlare con Marco che, con il sorriso sul volto, mi disse: "...non venire qui per cercare i segni, vieni qui per pregare la Vergine e Gesù...". Grazie, Mamma dell’Amore, che ci manifesti la tua bontà. Perdonaci se molte volte siamo scettici.
L. di Bergamo

*** In questo luogo ho avuto l’occasione di dare altre testimonianze. Io ero stata appena dimessa dall'ospedale, accusavo fortissimi dolori addominali e intestinali, ero costretta a nutrirmi con omogeneizzati e cibi liquidi a causa di un intervento difficile subìto circa sei mesi fa.
Mia figlia si era recata in un gruppo di preghiera, sapendo che vi era anche il veggente Marco; a cui voleva chiedere di pregare per me.
Durante la preghiera e precisamente alle ore 18, Marco ricevette il saluto della Mamma dell’Amore.
Io, in quel momento, ero in casa da sola e stavo male. All’improvviso i forti dolori scomparvero.
Era il febbraio 1996.
Oggi, a distanza di un anno, vi confermo che i miei gravi dolori sono scomparsi completamente, ho iniziato a cibarmi normalmente e sono aumentata di 7 chilogrammi. Grazie, Mamma dell’Amore, tu mi hai aiutata.
M. Rosa di Palosco

*** La mia bambina Lorenza, che ha 22 mesi, nell’agosto 1995 aveva riscontrato una "congiuntivite emorragica, con un’infiammazione uterina". Dagli esami medici però, non vi erano risultati certi. È stata curata per molto tempo con farmaci e antibiotici.
Nel mese di febbraio 1996 sapevo che lo strumento della Mamma dell’Amore era ospite in una famiglia di Palosco, dove alle ore 21 iniziava l’incontro di preghiera.
Quel sabato sera mio marito non voleva rimanere in casa solo con la piccola; allora la portai con me alla preghiera.
Subito dopo l’incontro di preghiera, la mia bimba non ha più avuto l’emorragia e, a distanza di poche ore la malattia, che ci preoccupava da sette mesi, era sparita.
Grazie, Mamma, grazie, Gesù, lode e gloria a voi per l’eternità.
Cinzia F. di Bergamo

*** Alcuni amici mi hanno parlato delle apparizioni di Paratico. Io rimasi un po’ titubante e scettica a questa notizia. Sono andata ad alcuni incontri, ma solamente per curiosità. Ad uno di questi incontri ho preso un boccettino d’olio benedetto dalla Mamma dell’Amore.
Una sera, prima di coricarmi, ho chiesto alla Madonna: "Se veramente sei Tu che porti i messaggi, dammi un segno...".
Proprio durante la notte feci un sogno un po’ particolare, che preferirei non raccontare. Destatami dal sonno, accusavo fortissimi dolori allo stomaco e alla pancia, non riuscivo neppure a reggermi in piedi. Dopo alcune ore di forti dolori, mi ricordai dell’olio benedetto, lo presi e feci un segno di croce sulla pancia e sulla fronte. Dopo pochi secondi il forte dolore si calmò e sparì.
In quel preciso momento compresi la potenza di quell’olio benedetto e la potenza della Madonna.
Mamma perdona la mia poca fede, Tu mi hai mostrato il tuo amore. Perdona chi non crede e ostacola i tuoi disegni d’amore. Grazie, Mamma dell’Amore, io ti voglio bene!
C. di Palosco (Bergamo)

*** Vorrei dare testimonianza di ciò che è avvenuto in casa mia dopo aver recitato il Santo Rosario con il gruppo di preghiera. Dopo questo incontro tanto desiderato, io e mio marito, per alcuni giorni, abbiamo sentito in casa nostra un forte profumo di incenso.
Siamo certi che questo è un segno della presenza del Signore e della Vergine che amano i loro figli, specialmente quando essi si trovano in preghiera.
Linda e Carlo M.

*** Durante l'incontro di preghiera del 26 febbraio 1996, abbiamo pregato per un giovane che era in coma a causa di un grave incidente. La Mamma, nel messaggio, così ha detto: "Coraggio, impongo le mani a te e al giovane". Dopo avergli portato al capezzale un’immaginetta della Mamma dell’Amore, questo giovane, figlio di una mia carissima amica, ha mostrato segni di miglioramento uscendo dopo poche ore dal coma e iniziando poi a parlare, muoversi e mangiare.
Grazie, Signore Gesù, grazie Mamma dell’Amore.
N. di Cividino (Brescia)

*** Il primo giorno di aprile del 1991, mio figlio Roberto, subì un gravissimo incidente in moto. Andò a sbattere la testa contro un palo di cemento, quelli che vi sono lungo le strade per sostenere i fili dell’alta tensione. Roberto subì diversi interventi chirurgici a causa di ematomi alla testa, problemi alla circolazione motoria e una operazione che durò più di 10 ore.
Dopo l’intervento, ebbe delle ricadute che lo portarono in coma per ben quaranta giorni. Al risveglio, egli non camminava più. Dopo molti mesi di riabilitazione, ha iniziato a fare i primi passi, ma sempre sostenuto da due persone.
Nel 1995 abbiamo conosciuto Marco ed abbiamo iniziato a frequentare i gruppi di preghiera da lui guidati. Eravamo presenti durante l’apparizione del giorno 26 a Paratico e la Mamma dell’Amore benedisse Roberto, promettendogli che lo avrebbe aiutato. Sì, proprio così!!!
Roberto iniziò a fare miglioramenti su miglioramenti. Ora Roberto cammina da solo, sale le scale, scende e sale dallo scivolo di casa, percorre pezzi di strada da solo e senza l’aiuto di nessuno.
Siamo felici, siamo commossi nel testimoniare il miracolo avvenuto per intercessione della Mamma dell’Amore. Nel mese di agosto abbiamo visitato Roma e Roberto ha avuto la gioia di stringere la mano al Papa.
Ringraziamo la Mamma e Gesù, uniti rendiamo lode alla Trinità Santissima.
La mamma di Roberto

*** Domenica 12 maggio 1996, ero ad un incontro di preghiera. Io soffrivo da tempo di dolori alla testa ed anche quel giorno avevo un fortissimo mal di testa. La Mamma dell'Amore, durante il messaggio, ci promise che sarebbe rimasta con noi in preghiera. Durante l'incontro ho sentito un profumo di rose forte e delicato nello stesso tempo. Dopo alcune ore mi sono spariti i forti dolori di testa, dolori che alleviavo, giornalmente, con pastiglie. Ora non ho più alcun dolore e rendo questa testimonianza a distanza di venti giorni, proprio perché mi sembra impossibile che il mio compagno (il mal di testa) sia scomparso.
Grazie, Mamma e Gesù.
Mina B.

*** Mi sono ricoverata in ospedale per una delicatissima operazione: avevo un fibroma alla mammella. Il medico prima dell'intervento mi consigliò di asportare completamente la mammella destra per non correre il rischio di metastasi. Io pregai molto e mi affidai alla Mamma dell'Amore. Prima del ricovero parlai con il veggente che mi aiutò a superare il momento delicato e veramente difficile. Dopo aver parlato col medico sull'operazione gli dissi di asportare solamente il fibroma e basta; così fece. Dopo gli esami di laboratorio ricevetti notizie buone e i medici, meravigliati del fatto, mi chiesero quale santo avevo invocato. Io risposi: "La Regina di tutti i Santi, la Mamma dell'Amore.." Grazie, Mamma che mi hai ascoltata, grazie, Gesù che mi ami. Lode e gloria.
R. P.

*** Erano giorni che accusavo fortissimi dolori al braccio e decisi di recarmi ugualmente ad un gruppo di preghiera. Durante l'incontro di preghiera, sentii un formicolio unico al braccio e, a distanza di poche ore, il mio braccio non accusò più alcun disturbo.
M. di Palosco (Bergamo)

*** Da alcuni mesi io e mio marito facciamo parte del gruppo di preghiera dei "figli Mamma dell'Amore". Dopo aver conosciuto Marco, abbiamo deciso di ospitarlo in casa nostra per un cenacolo di preghiera. Ci siamo ritrovati sabato 2 agosto 1997, abbiamo pregato il Santo Rosario e, durante la preghiera, la Mamma dell'Amore ha donato il suo messaggio. Da quel giorno, in casa mia, in alcuni momenti della giornata, si sente un intenso profumo di rose (voglio precisare che nel nostro giardino non vi sono rose e in casa non teniamo fiori). Possiamo quindi dedurre che questo è un segno della Mamma dell'Amore, un segno che ci è vicina e ci vuole bene.
Grazie Gesù, grazie Mamma.
Manuela e Dario (Brescia)

*** Il 2 agosto 1997, Marco era per la prima volta in casa di mio fratello Dario per la recita del Santo Rosario. Era più di una settimana che io mi trascinavo la gamba destra a causa di fortissimi dolori provocati dal nervo sciatico. Durante la preghiera, Marco ebbe l'apparizione della Vergine e, durante questo momento di raccoglimento, io sudavo in maniera "strana". Finito l'incontro, mi sono recato a casa e la gamba non era migliorata. Il mattino seguente mi sono alzato dal letto e, come ho posato la gamba a terra, mi sono accorto che il dolore era passato. Sì, la forte infiammazione che per giorni mi causava problemi era scomparsa totalmente. Questo un segno che la Mamma dell'Amore mi ha donato, un segno del suo amore. Grazie, Gesù e Maria.
Romano B. di Castelcovati (Brescia)

*** Alcuni mesi fa, mio padre ha subìto un infortunio sul lavoro in seguito al quale ha riportato una lesione grave al braccio. Ricoverato d'urgenza in ospedale, è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico durato circa cinque ore. I medici, quando lo dimisero, si mostrarono scettici nella ripresa totale dell'arto. Decisi allora di fare una novena alla Mamma dell'Amore. Dopo poco tempo, il braccio riprese le sue funzioni e i medici rimasero stupìti dell'improvviso miglioramento.
Cristian P.(Brescia)

*** Sabato 5 dicembre 1998 era in programma un cenacolo di preghiera a Provaglio d'Iseo (Bs). Dopo una giornata di lavoro, nonostante la stanchezza, mi sono recata presso l'abitazione del veggente Marco per poter, insieme a lui e alla sua famiglia, raggiungere il luogo dell'incontro. Entrata in casa sua ho percepito la presenza della Mamma dell'Amore attraverso un intenso e delicato profumo di rose, che si è ripetuto più volte. Durante il viaggio ho detto a Marco che, quella sera, la Mamma sarebbe sicuramente venuta a portare il suo messaggio, senza accennare al profumo che avevo sentito in casa sua. Arrivati presso la famiglia che ci attendeva, abbiamo iniziato la preghiera e, ad un certo punto, Marco ha avuto la visione della Mamma dell'Amore che ci ha donato il suo messaggio. Durante l'apparizione, io e i presenti abbiamo provato molta gioia. Terminato l'incontro, Marco mi ha riportato una "confidenza" che la Madonna gli aveva detto al termine del messaggio: che Lei veglia su di me e che, come conferma, quella sera mi aveva dato un segno (il profumo di rose). Ringrazio di cuore la Mamma dell'Amore di questa particolare predilezione.
Lode e gloria al Signore Gesù e alla Vergine Santissima.
Vittoria M. (Cremona)

*** Mi chiamo Domenica ed abito a Brescia. Sono una delle tante persone che il 26 di ogni mese è presente per pregare la Mamma dell'Amore davanti alla Chiesa di Paratico, zona Tengattini. Con questo mio scritto ho piacere di informarvi che, nell'incontro di preghiera del 26 ottobre 1998, per la prima volta, ho avuto la gioia di "vedere" la Madonna in un contesto di nuvole, con il viso come quello di una immaginetta, cioè ferma. In me è sopravvenuta, forse per la troppa gioia ed emozione, una situazione di pianto. Ho invocato tante volte la Madonna perché alleviasse le mie sofferenze, mi aiutasse nella mia malattia e nel mio dolore di invalida totale! Anche in questi momenti di sofferenza continuo ad invocarla! Grazie, Mamma cara. Porgo i più sentiti saluti ed invio i miei migliori auguri nella grazia della Mamma dell'Amore.
Domenica R.

*** Nel gennaio 1978 ho subìto un'operazione chirurgica al naso, a seguito della quale ho perso completamente il senso dell'olfatto. Voglio sottolineare che sono ormai molti anni che non sento odori e profumi di nessun genere. Nel pomeriggio di domenica 14 febbraio 1998, insieme ad alcuni fratelli del gruppo di preghiera di Novara, ho partecipato all'incontro di preghiera nel cenacolo di Ospitaletto (Bs). Dopo l'apparizione della Mamma dell'Amore, Marco ci disse: "La Mamma questa sera ci ha lasciato un "regalo": la corona del Santo Rosario, che ho usato per la preghiera, profuma di rose". Coloro che erano presenti si avvicinarono alla corona e tutti sentirono il profumo che emanava. Allora anch'io mi sono avvicinato, con il naso, alla corona e, cosa strana e sorprendente, è che pure io ho sentito un intenso e soave profumo di rose. Sono felice di aver sentito, dopo circa 11 anni, un profumo, il profumo della Mamma...
Grazie, Mamma dell'Amore, ti voglio bene.
Vittorio C. di Gorla M. (Varese)

*** Mi chiamo Umberto, ho 44 anni e, dall'età di 20 anni, avevo smarrito la mia fede in Cristo, fino a quando, nel mese di settembre 1998, a fronte di un ricovero ospedaliero, passeggiando in un corridoio, vidi un'anziana donna che recitava il Santo Rosario. Non diedi nessuna importanza a questo fatto, ma dopo qualche tempo, iniziai, non conoscendone le ragioni, ad avere l'esigenza di pregare pur non ricordando nessuna preghiera. Giorno dopo giorno, la mia fede cresceva sempre più fino a sentire la necessità di confessare i miei peccati e successivamente comunicarmi, cosa avvenuta circa due mesi fa. Nel frattempo, a casa di Enrico, un amico di Riozzo di Cerro al Lambro (Mi), andava formandosi un gruppo di preghiera che, man mano, diventava sempre più numeroso e dove, settimanalmente, ci si riunisce per recitare il Santo Rosario. Circa venti giorni fa, venni in possesso, tramite mio cognato, di un'immaginetta raffigurante la Mamma dell'Amore. Con stupore mi accorsi che, più pregavo, (tenendo tra le dita l'immaginetta) e più emanava un intenso profumo di rose (nessun altro ,al di fuori di me, sentiva questo profumo impugnando l'immagine). Cosa che è successa, in modo tangibile, anche domenica 21 marzo 1999 dove, essendoci ritrovati tutti in gruppo per pregare, in relazione all'arrivo di Marco, durante la recita del Santo Rosario, improvvisamente Marco cadde in ginocchio, entrando in estasi ed iniziando a trasmetterci il messaggio della Mamma dell'Amore. Ho sentito, in quello stesso momento, qualcosa che mi trafiggeva il cuore e che ancora non sono in grado di spiegare. Sono scoppiato a piangere, singhiozzando come un bambino e, malgrado tutti gli sforzi, non riuscivo a controllarlo. Tutto questo è durato alcuni minuti; non mi sono sentito per nulla in imbarazzo in mezzo a tutti i presenti, ho solo avuto l'esigenza di andare ad abbracciare Marco, scoppiando nuovamente a piangere. Quando salutai Marco, l'immaginetta della Mamma continuava a profumare. Ancora adesso, mentre sto scrivendo, emana un intenso profumo. Questo è quanto mi sentivo di dirvi. Grazie cara Mamma dell'Amore, tu ci porti a Gesù!
Umberto I. (Pavia)

*** Ci recammo a Paratico, dopo aver appreso la notizia da un servizio televisivo, il 1° novembre 1998. Non sapevamo quale fosse il posto esatto. Entrammo nel piazzale della Chiesa e iniziammo, io e mio marito, la recita del Santo Rosario. All'improvviso sentimmo un tintinnìo nei pluviali che scendono vicino alla porta della Chiesa e sembrava che qualcuno accompagnasse la nostra preghiera. Questo tintinnìo durò fino alla recita della Salve Regina. Siamo tornati il 26 del mese dopo e poi decidemmo di recarci ogni mese in quel luogo, per pregare e per ascoltare il messaggio della Mamma dell'Amore. A gennaio, mio marito scattò delle fotografie ed in esse noi notiamo dei segni particolari. In una si è ripetuta la nube di luce che avvolge Marco mentre è in preghiera...
Ringraziamo la Mamma dell'Amore per questa predilezione.
Anna e Vincenzo Caravaggio (Bergamo)

*** Domenica 11 aprile 1999 è stata una giornata di intensa preghiera. Ci siamo ritrovati a Mantignana (Perugia) con Marco, i membri dell'Associazione e con il gruppo di Perugia per la recita del Santo Rosario, durante il quale la Mamma ci ha benedetti e ringraziati. Terminato l'incontro, alcune persone dei gruppi si sono recate al Santuario di Montemelino per pregare davanti alla grotta della Madonna di Lourdes. Ritornati a Perugia, abbiamo posteggiato le auto e siamo saliti sulle scale mobili che portano alla Rocca Paolina. Durante il tragitto, camminavo davanti a tutti con la signora Agnese, membro dell'Associazione e le stavo confidando che ero felice perché la Mamma, nel messaggio del pomeriggio, ci aveva ringraziati per aver organizzato l'incontro di preghiera. Improvvisamente fui avvolto da un intenso profumo di rose. La Mamma, in quel momento, ci confermava di esserci vicina. Mi appoggiai al braccio della signora, che pure sentiva il profumo. La gioia nel mio cuore fu grande. Faccio presente che, anche in casa mia il profumo si è ripetuto più volte ed è stata la benedizione della Mamma nei nostri confronti. Nell'amore del Signore e della Mamma dell'Amore, ringrazio Marco di essere venuto nella nostra città.
Sandro S. di Perugia

*** Il 24 marzo 1999 mi sono sottoposta ad esami clinici perché avevo un'emorragia e continui dolori al basso ventre e mi è stato diagnosticato un carcinoma all'endometrio (all'utero). Appena saputo questo, ho telefonato a Marco per chiedere preghiere e parole di conforto. Marco mi ha detto: "Sapevo già da tempo ciò che ti hanno diagnosticato oggi i medici, ma la Mamma dell'Amore ti aiuterà. Tu non morirai! Devi togliere quel male, poi starai bene come prima. La Mamma ti è molto vicina. I medici asporteranno il tutto e starai bene. La Vergine ti è vicina, non aver paura". Queste parole mi hanno toccata e mi hanno dato molta forza. Il 26 dello stesso mese, Marco mi ha consegnato un boccettino di acqua benedetta dalla Mamma per casi particolari. Ho iniziato subito ad utilizzare quest'acqua e, dopo poche ore, l'emorragia si è fermata completamente. Hanno pregato molto per me i fratelli del gruppo di preghiera di Mesero, coloro che condividono con me i pellegrinaggi mariani, i sacerdoti e alcuni ordini religiosi di vita contemplativa e claustrale. Il 15 aprile è stato organizzato un incontro di preghiera, con la presenza di Marco, nel cenacolo di Mesero (Mi) per ricordare tutti gli ammalati ed in particolare per coloro che dovevano affrontare interventi chirurgici. Il 21 aprile sono stata ricoverata all'ospedale di Magenta dove ho subìto l'intervento. Più tardi, al mio capezzale, si è avvicinato il chirurgo che mi aveva operata dicendomi che l'intervento era stato difficoltoso, ma che tutto era andato bene. Marco infatti, giorni prima, mi aveva anticipato che l'intervento sarebbe stato lungo e difficoltoso, ma di non preoccuparmi perchè la Mamma avrebbe guidato la mano dei medici. Il cancro era racchiuso nella sacca, nulla è fuoriuscito, quindi con molta precisione i medici hanno asportato tutto completamente, senza lasciare conseguenze. L'operazione è durata oltre cinque ore. Mi hanno toccato, in modo particolare, le parole della Mamma dell'Amore pronunciate durante l'incontro del 1 maggio ..."Benedico chi ha subìto interventi chirurgici, benedico la mia diletta figlia che in questo momento è in preghiera con voi...". Proprio in quel momento io, in ospedale, stavo pregando il Santo Rosario e improvvisamente sono stata avvolta da un intenso profumo di rose. A distanza di un mese, oggi, 26 maggio, qui dinanzi alla Mamma dell'Amore e a tutti voi, rendo testimonianza della guarigione ottenuta tramite l'intercessione della Vergine. Ringrazio di cuore Gesù per l'amore già dimostrato, la Mamma per la predilezione concessami e il fratello Marco per l'aiuto e i consigli che mi ha dato e tutti coloro che mi sono stati vicini nella preghiera. Questa testimonianza vada a lode e gloria di Maria, Mamma dell'Amore.
Maria B. di Turbigo (Milano)

***Con la presente rendo testimonianza a tutti della guarigione che ho ottenuto per intercessione della Mamma dell'Amore. Dieci anni fa sono stata operata di tumore al seno sinistro, con la totale asportazione del medesimo. In seguito mi sono dovuta sottoporre alla chemioterapia. Grazie alla mia fede, alimentata dalla preghiera, ne sono uscita senza conseguenze. In questi ultimi mesi, però, avvertivo un forte dolore alla spalla, che mi creava molta preoccupazione. Il medico dell'ospedale di Busto Arsizio, che mi ha sempre seguito dal momento dell'intervento, mi ha consigliato di sottopormi ad esami medici più approfonditi. Da questi mi è stata riscontrata una costola rotta e un'altra fratturata, proprio vicino allo sterno e la costola fratturata era posizionata in modo tale che rischiava di perforarmi un polmone. Una mia cara amica mi ha fatto conoscere Marco e, durante l'incontro del primo maggio 1999 a Mesero, ho potuto parlare, per alcuni minuti, privatamente con lui. Le sue parole mi hanno tranquillizzata. Mi ha dato un'immagine contenente una margherita, benedetta in modo particolare per chi è nel dolore, assicurandomi un ricordo nelle sue preghiere. I primi di giugno ho rifatto le radiografie e, con grande stupore dei medici, le costole si erano improvvisamente saldate, senza che io accusassi alcun  dolore. Sono tornata da Marco per ringraziarlo e lui mi ha detto che tutto ciò è merito della Madonna.
Grazie, cara Mamma dell'Amore.
Cosetta di Rescaldina (Milano)

***Ho sentito dire da una mia conoscente che Marco sarebbe giunto a Mesero (Mi) per un cenacolo. Mi sono recata all'incontro di preghiera ed ho potuto parlare personalmente con lui, confidandogli che ero preoccupata perché avevo una ciste al seno, grossa come una noce, che mi faceva molto male. Marco mi ha detto di non aver paura, di tornare a casa di utilizzare l'acqua benedetta, passandola con una garza, sulla ciste. Dopo due giorni, con  mi grande meraviglia e nello stesso tempo con grande gioia, ho constatato che la ciste era sparita.
Ringrazio di cuore la Vergine Maria Mamma dell'Amore.
A.A. di Bernate (Milano)

***Ero preoccupato perché mia figlia tardava a partorire. Da diversi giorni, infatti, era trascorso il termine previsto per il parto. Mi sono rivolta, telefonicamente a Marco chiedendogli preghiere. Lui mi ha tranquillizzata dicendomi: "Vedrà che il 26 giugno la bambina nascerà". Così è stato. E' nata una graziosa bambina. Ringrazio di cuore la Mamma Celeste e Le chiedo di proteggere la mia famiglia. Un grazie anche a Marco per le sue preghiere.
Maria Elide C. di Brescia

*** Mi si era formato un rigonfiamento al ginocchio sinistro e, da alcuni mesi, accusavo dei dolori. Nel mese di giugno 1999 mi sono recata in ospedale per essere sottoposta ad una T.A.C. e mi è stata riscontrata una ciste meniscale, che doveva essere asportata. Ho avuto occasione di parlare con il veggente Marco che mi ha suggerito di utilizzare l’olio benedetto dalla Mamma dell’Amore e passarlo sulla ciste. Così ho fatto… Dopo qualche giorno, la ciste meniscale e il dolore al ginocchio sono scomparsi.
Grazie di cuore, Mamma Celeste, soprattutto per l’amore che hai verso i tuoi figli ed un grazie al suo strumento che tanto si prodiga per i fratelli.
Lode e gloria a Gesù e Maria.
Rosi B. di Riozzo (Milano) 

*** Mi trovavo al mare sotto l’ombrellone e stavo leggendo il libro "Le apparizioni della Mamma dell’Amore". Ad un certo punto ho sentito un profumo fortissimo di rose. Ho avuto una bellissima sensazione di gioia e ho sentito la vicinanza della Vergine.Rendo partecipi anche voi di questo per ringraziare insieme Maria.
Rossella M. di Ponte S.Giovanni (Perugia)

*** Carissimo Marco e fratelli dei gruppi, ero presente domenica 20 giugno al santuario di Canoscio, insieme al gruppo di preghiera e ho pregato la Mamma dell’Amore per la mia famiglia e per un ragazzo ricoverato, in coma, da circa due settimane, all’Ospedale di Città di Castello per un pauroso incidente stradale. Siccome sono dovuta partire un momento prima della conclusione dell’incontro, non ho potuto avere un’immaginetta della Mamma dell’Amore. Però, guardando in tasca, ho trovato un’immaginetta con la mano di Padre Pio, quindi ho deciso allora di portare alla mamma di Roberto questa immagine che ho tenuto in tasca durante tutto l’incontro a Canoscio.
La madre, nella visita quotidiana al figlio, quella domenica stessa ha posto a contatto del corpo del ragazzo l’immagine. Il lunedì mattina c’è stato il risveglio dal coma del giovane, ma quello che più ha sorpreso, egli non aveva più le lesioni gravi interne precedentemente diagnosticate. I medici, cautamente, hanno parlato di un "miracolo": un risveglio e una scomparsa di lesioni inspiegabili. I giornali locali hanno parlato dell’avvenimento in questo modo: "Al pronto soccorso il giovane giungeva in stato di coma grave con una emorragia polmonare, un fortissimo trauma cranico con edema cerebrale, una lesione vertebrale e la rottura di entrambe i reni… ( )L’eccezionalità del fatto, affermano i medici del reparto, non si riscontra tanto nel risveglio dal coma, quanto nelle buone condizioni fisiche che il giovane ha fatto registrare al momento del risveglio stesso.( ) Ad un controllo effettuato nelle ultime ore, il giovane risulta guarito sia da un punto di vista polmonare che cerebrale oltre che renale…" (dal Corriere di domenica 27 giugno 1999)
Attualmente caro Marco, il giovane Roberto è a casa sua. A causa di una piccola frattura vertebrale, che non è stata nemmeno operata, deve tenere il gesso ancora per un mese.
Ringrazio la Mamma perché quel giorno tramite le nostre preghiere ha ridato la vita ad un giovane. Grazie, Mamma cara.
Concettina di Ponte San Giovanni (Perugia)

(Nella nostra sede conserviamo l’originale dell’articolo di giornale e la testimonianza qui sopra ricevuta. Quando torneremo in Umbria il veggente Marco incontrerà Roberto e la sua famiglia).

***Due giorni fa ho appreso da un’amica del vostro sito internet. Spinta dalla curiosità, ieri 14 settembre ’99 l’ho visitato e poiché l’ho trovato molto interessante ho deciso di fare delle stampe per poterle mostrare anche in famiglia. A metà lavoro circa, ho esaurito la carta. Quindi sono uscita dal mio ufficio per andare a prendere la carta e mentre transitavo per il corridoio ho avvertito un intenso profumo di rose (sia nell’andare che nel tornare nel mio ufficio). Al momento mi è sembrato strano perché in ufficio non abbiamo fiori e in più tutte le finestre erano chiuse per via dell'aria condizionata, ma non ho dato molta importanza.
Solo dopo aver letto tutto il fascicolo stampato del sito e più precisamente le testimonianze, ho capito: la Mamma mi aveva fatto un regalo del Suo Amore! Per la commozione, sono scoppiata a piangere e solo dopo una mezz’ora circa ho potuto spiegare alla mia collega l’accaduto. E’ stata un’esperienza meravigliosa e di questo sono molto riconoscente alla Mamma dell’Amore, che ha voluto confermarmi la Sua presenza costante nella mia vita, dandole un senso preciso, che a volte sembrava perduto, ma ora sicuramente ritrovato.
Raffaella di Limbiate (Milano)

 ***A fine ottobre 1989 mi fu asportato un nodulo freddo, di circa 2,5 cm, al lobo tiroideo destro. Nel 1997, dopo controllo ecografico, diagnosticarono al lobo sinistro un altro nodulo di circa 6mm. Dopo un anno, rifeci il controllo e con grande stupore mio e del medico trovarono: due noduli al lobo tiroideo sinistro, un nodulo al lobo tiroideo destro. Mi sottoposi, più volte, ad esami clinici ed a cure mediche senza, però, ottenere alcun beneficio. Ebbi l’occasione di conoscere telefonicamente, Marco, che mi parlò degli incontri di preghiera del giorno 26 del mese a Paratico. A giugno 1999 partecipai e presi l’acqua benedetta della Mamma dell’Amore e bagnai qualche volta la gola. Nell’agosto 1999 rifeci il controllo ecografico e mentre il medico mi stava preparando per l’esame, all’improvviso, mi venne tanta voglia di pregare la Mamma Celeste. Dopo alcuni minuti, il medico che stava eseguendo l’esame, si fermò e chiamò un altro collega. Parlarono fittamente, poi proseguirono l’esame e con grande gioia mi diedero la bella notizia: il nodo del lobo tiroideo destro era scomparso, mentre al lobo sinistro, era rimasto solo un piccolo nodulo.
Per tutto questo devo dire grazie di cuore alla Mamma Celeste, alla Mamma dell’Amore che tanto ama i suoi figli e un grazie al suo strumento Marco, che tanto si prodiga per i fratelli.
Lucia V. di Spino d’Adda (Cremona)

 ***Mi chiamo Jole. Questa mia vuole essere una testimonianza di vita di cui voglio fare partecipi tutti coloro che hanno l’opportunità di leggerla. Ringrazio in ogni momento e con tutto il cuore la Mamma dell’Amore che, tramite Marco, mi ha rinforzato nella preghiera e mi ha aiutata ad uscire da una situazione per me drammatica. Fin da bambina e per circa 65 anni, clinicamente, una "presenza" disturbava le mie notti.
Non mi dava pace, mi tormentava con accanimento. Era terribile! Naturalmente ho cercato aiuto in varie direzioni: mediche, psicologiche, psichiatriche, farmacologiche, spirituali e mi sono rivolta persino ad un bravo esorcista, che mi ha dato notevole conforto, ma sostanzialmente non ha cambiato nulla. Finalmente, nel maggio di quest’anno, ho conosciuto Marco, a cui naturalmente ho chiesto aiuto, spiegandogli il mio dramma. Si è unito alle mie preghiere, ha chiesto l’intercessione della Mamma dell’Amore con immensa disponibilità e via via mi sono sentita più forte e lucida.
Ho ripreso in mano le redini della mia vita. Ora sono in pace ed aperta al mondo. Grazie, Marco.
Ti benedirò sempre! Grazie, Mamma dell’Amore.
Jole M. di Torino

*** Io e la mia amica Rosella ci trovavamo alla recita del Santo Rosario nella chiesa di Pieve di campo quando, ad un certo punto, finita la recita, mentre parlavamo tra di noi degli avvenimenti del mondo, io ho sentito un immenso profumo di rose. In quella Chiesa, avevamo pregato con tutto il gruppo nel mese di giugno con la presenza di Marco. Sono rimasta molto colpita e stupita di ciò, poi ho pensato che questo era un segno straordinario e bellissimo della vicinanza della Vergine. Rendo partecipi anche voi di questo per ringraziare la Mamma dell’Amore.
Francesca P. di Ponte S. Giovanni (Perugia)

*** La notte del 4 giugno 1999, alle ore 00:20, prendo mio figlio Denny dalla culla per allattarlo e, come di consueto, l’attacco al seno, ma quella notte mi accorgo che Denny è rovente. In tutta fretta gli misuro la febbre e vedo che il termometro segna 38.5 gradi. Interrompo la poppata e, siccome mio marito è al lavoro, telefono a mia mamma che, in breve tempo, giunge con mio fratello ed insieme portiamo il piccolo al pronto soccorso. I medici cominciano a visitarlo, a fare esami, ma alle 03:50 non sanno ancora dare una spiegazione a quella febbre, strana per un bimbo di un mese e allattato solo al seno. Decidono allora di ricoverare sia me che il piccolo. Durante la mattinata veniamo sottoposti entrambi ad esami più accurati, ma i medici non riescono a capire la causa della febbre di Denny, al quale viene fatta anche la spinale. Più tardi si avvicina un dottore che mi dà la drammatica notizia: "Purtroppo suo figlio ha la meningite". In quel momento sono crollata perché so che di meningite si muore ed il mio bimbo era fragile ed indifeso. Appena mi sono ripresa ho chiesto al medico quali sarebbero state le conseguenze della malattia. Egli mi ha risposto che non poteva pronunciarsi, ma si sarebbe potuto sapere solo dopo quarantotto ore, le ore più drammatiche della mia vita. Non dormivo più, ero sempre china sul lettino di Denny per scrutare se mi vedeva, se mi sentiva, se muoveva una piccola parte del suo corpo. Pregavo e mi facevo forza. Trascorse le quarantotto ore, con una grande gioia, i medici sciolsero la prognosi e mi dissero che, dopo alcune terapie, bisognava verificare se c’erano danni celebrali. Gli accertamenti hanno dimostrato che Denny non aveva subito alcun danno, ma che stava bene. I medici, ancora oggi, non riescono a spiegarsi come un bimbo di un mese e quattro giorni, con pochissimi anticorpi, sia riuscito a tener bloccato un focolaio di meningite.
Io la risposta la so: "Qualcuno è stato vicino al mio bimbo e lo ha aiutato. Quella persona non sono io, ma la Madonna". Infatti, la domenica mattina del 6 giugno, la nonna si era rivolta al veggente Marco, portando una foto del piccolo e chiedendo preghiere ed aiuto per il nipotino. Marco, vedendo la foto, le aveva detto: "La Mamma dell’Amore vi è molto vicina, non abbiate paura, vi aiuterà". Le aveva poi consegnato un’immagine della Madonnina con una margherita benedetta che, il pomeriggio stesso, mentre attendevo trascorressero le interminabili ed angosciose quarantotto ore, avevo posato vicino al mio bimbo.
Ringrazio di cuore la Mamma dell’Amore che mi ha restituito il mio piccolo, sano e più vispo di prima.
Lisa G. di Mesero (Milano)

*** Carissimo Marco, siamo contenti di averti incontrato e di aver partecipato al cenacolo ad Ospitaletto (Brescia). Per noi era la prima volta che partecipavamo all’incontro di preghiera e pregavamo con te; continueremo a seguire questo cammino e questa esperienza.
La nostra bambina Melissa di due anni, sofferente di otite e con perforazione ai timpani, è migliorata. Noi, carissimo, crediamo alla Mamma dell’Amore e in te perché tu sei il suo tramite. Ci mettiamo nelle mani della Vergine Santissima e con molta fede ci affidiamo a Lei, affinché la nostra bimba cresca bene e sana.
Con un forte abbraccio, ti ringraziamo vivamente di cuore. Grazie, alla Mamma dell’Amore.
Mauro e Mara di Brescia

*** L’anno scorso mi accorsi di avere un grosso nodulo al seno e da tempo accusavo fortissimi dolori al braccio. Il medico mi suggerì di fare una mammografia, così feci. Dai risultati molto preoccupanti, i medici, vista la gravità della cosa, mi ritennero grave e subito intervennero asportando la mammella. Mi sottoposi ad alcuni cicli di chemioterapie e cure intensive. La fede mi è stata di grande aiuto e la preghiera è stata fonte di serenità e di tranquillità durante quel periodo di sofferenze. Pochi mesi fa ho rifatto gli esami di controllo e i medici hanno riscontrato che avevo un fegato ingrossato ed in disordine; la cosa era abbastanza preoccupante. Avevo paura di dovermi sottoporre ad un altro intervento chirurgico, ero preoccupata, allora ho chiamato Marco telefonicamente chiedendo preghiere.
Ho seguito i suoi consigli: tenere vicina a me l’immagine della Mamma dell’Amore con il petalo di rose benedetto, pregare e confidare nell’aiuto della Vergine.
Proprio oggi ho rifatto gli esami, ho portato le radiografie dall’oncologo il quale ha constatato che le mie condizioni fisiche si sono riequilibrate e tutto va bene. Ringrazio la Mamma per tutto questo.
Mariangela di Brescia

*** Ho avuto la possibilità di avvicinarmi alla Mamma dell'Amore, partecipando agli incontri di preghiera nei cenacoli di Milano. Recentemente, mia figlia si è dovuta sottoporre ad un delicato intervento chirurgico. Ho rivolto, fiduciosa, le mie preghiere alla Vergine ed ho posato, accanto a mia figlia, l'immagine della Mamma dell'Amore con il petalo di rose.
Mia figlia ha superato benissimo l'intervento e sta bene. Rendo lode e gloria a Gesù e a Maria.
R. di Castano Primo (Milano)

*** Un anno fa sono stata operata di tumore al seno. Prima di entrare in ospedale, ho parlato per telefono con Marco, che mi ha dato coraggio e mi ha promesso di pregare per me la Mamma dell'Amore.
L'operazione è andata bene e nonostante, in seguito, dovetti sottopormi alla chemioterapia, mi sentivo perfettamente tranquilla. Ora sto bene e gli esami sono negativi. Mi ero promessa di incontrare personalmente Marco e così è stato. Ho ritrovato la fede che avevo perso e ora sento "l'esigenza" di pregare. Attendo con gioia gli incontri nel cenacolo di Milano, per unirmi alla preghiera e per ascoltare una parola buona. Oggi ho accompagnato la mia amica Angela, operata come me. Entrambe desideriamo ritrovarci in questo cenacolo per ringraziare la Mamma dell'Amore e per chiederLe la sua costante protezione.
Giuliana di Olgiate O. (Varese)

*** Il 31 ottobre, mentre con Marco, Enrico e tanti fratelli recitavamo il Santo Rosario, ho avuto dei momenti molto intensi ed estasianti. Mi sono vista apparire un grosso tulipano a cinque punte, che si espandeva e dal quale usciva una immensa luce bianca; dietro questo fiore c’era una piccola croce con Gesù. La luce era molto potente e sembrava volesse far capire che la croce sarebbe svanita. Io credo che tutto questo sia il segno della Resurrezione, l’apoteosi della vita. E’ un miracolo per noi. Crediamoci, preghiamo sempre di più, con maggior fervore, con maggior convinzione ma soprattutto con l’amore che ci è stato dato dalla vita per la vita; è così che risorgeremo.
Un mio pensiero, ogni giorno, è per Marco, perché credo abbia bisogno più di tutti noi della forza della preghiera, un sostegno per ciò che fa per molti. In questa terra piena di miseria, di violenza, di indifferenza, di distruzione, di cattiverie, di critiche; solo la preghiera ci unisce e ci rafforza. Anche se lontani materialmente, spiritualmente siamo e dobbiamo essere una grande famiglia indistruttibile, perché abbiamo Dio che ci manda incessantemente la protezione e la benedizione della Mamma dell’Amore.
Siamo tutti dei miracolati; ricordiamoci. Il miracolo non è materiale, il miracolo siamo noi, il miracolo è la vita. Soffermiamoci. Diventeremo meno egoisti e più responsabili. Impareremo a comprendere e ad accettare le nostre miserie, le nostre debolezze, i nostri difetti, le nostre sofferenze. E’ così che salveremo la vita che ci è stata data.
Grazie, Marco, di esistere in nome della Mamma dell’Amore.
Rosella B. di Ponte S.Giovanni (Perugia)

*** Cari fratelli, con questo mio scritto desidero dire grazie alla Mamma dell’Amore e al Suo amore. La mia vita era cupa, era come in un tunnel nero e cieco, non vedevo più nulla, non sapevo cosa fare.
Ho conosciuto l’esperienza delle apparizioni della Mamma dell’Amore e mi sono avvicinata intraprendendo un cammino di fede e di preghiera.
Il mio grazie è per il caro Marco, un docile strumento nelle mani di Dio, un fratello disponibile e caro a tutti noi.
La Vergine lo protegga sempre e lo benedica…
Il mio grazie è soprattutto alla Mamma dell’Amore: Lei ha riportato la luce in me, Lei mi ha ridato la voglia di vivere, Lei mi ha dato la serenità e la forza che avevo perdute. Grazie, Mamma, grazie, Gesù. Ogni volta che chiudo gli occhi e prego Vi sento vicini a me. Vi voglio bene.
Nella M. di Bastia (Perugia)

*** Durante l’incontro di preghiera di domenica 16 gennaio 2000, nella Chiesa Parrocchiale di Riozzo, la Mamma dell’Amore ha dato un segno tangibile della Sua presenza. Molte persone, mentre si recitava il Santo Rosario, hanno sentito per qualche minuto un intenso profumo di rose.
Un ringraziamento particolare all’amico Marco che tanto si prodiga per dare momenti di gioia ai suoi fratelli.
Grazie, Mamma Celeste, grazie, Gesù per l’amore che donate ai vostri figli.
Il gruppo di preghiera di Riozzo (Milano)

*** Il giorno 19 gennaio 2000 mia figlia, dopo un parto lungo e difficile, ha dato alla luce un bambino il quale, purtroppo, aveva il cordone ombelicale intorno al collo e al polso.
A causa delle difficoltà del parto, il bambino si presentava cianotico e, dopo pochi attimi, il cuore cessava di battere.
Il personale sanitario ha chiamato d’urgenza il primario ma, ancora prima che questi arrivasse, il bambino "inspiegabilmente" senza alcun intervento medico, ha ripreso a respirare e finalmente ha pianto. Sono stati momenti lunghi e drammatici, andati a buon fine, perché in quei momenti drammatici ho pregato con devozione la Mamma dell’Amore.
Per tutto questo io glorifico e ringrazio la Mamma dell’Amore, di cui sono molto devota e ringrazio Marco che mi ha insegnato ad amarla.
Maria C. di Perugia

*** Carissimi amici dell’Opera della Mamma dell’Amore, caro Marco, vi invio queste due mie righe per darvi testimonianza di esperienze personali, con la cara Mamma dell’Amore.
Prima ancora di conoscervi, durante le prime avvisaglie della guerra in Kosovo, io pregavo la Mamma Celeste di aiutare quei poveri "disgraziati" a risolvere pacificamente i loro problemi. Una notte in sogno vidi la Mamma Celeste sotto forma di statua, con un abito completamente bianco, ai suoi piedi c’era un uomo giovane, vestito con maglione e calzoni color cammello, che pregava. Mi sono inginocchiato ed ho pregato accanto a Lui. Vidi allora che la statua si materializzava nella figura reale della Madonna. Mi chiese se volevo aiutarLa nel difficile problema dei Balcani e se ero disposto a qualche sofferenza per alleviare quelle di Suo Figlio Gesù. Dissi di "sì".
Dopo pochissimi giorni fui ricoverato con urgenza in Ospedale dove mi riempirono le mani di flebo, ma sopportai tutto con gioia.
Finalmente guarii e dopo pochi mesi, a metà dicembre, conobbi Marco, lo strumento della Mamma dell’Amore. Era la stessa persona che avevo visto in sogno. Grazie, Mamma!
Claudio Z. di Anagni (Fr)

*** Carissimo Marco, innanzitutto un grazie speciale, perché come strumento della Mamma dell’Amore mi hai insegnato ad amarla.
La mano della Mamma dell’Amore si è posata sulla mia testa. Dovevo essere operata da un meningioma benigno al cervello e anche se benigno avevo molta paura perché conseguenze delle operazioni a volte possono causare paresi o altri serissimi problemi.
Mi sono affidata alla preghiera e alla Mamma dell’Amore. Alcuni giorni fa mi sono recata per sottopormi all’intervento chirurgico, dato che il mio medico insisteva affinché mi operassi in fretta. Dopo alcuni esami mi hanno rimandata a casa, non essendo l’intervento più necessario perché il meningioma si è calcificato e si sta restringendo. Sono stati dieci mesi lunghi e penosi andati a buon fine.
Durante questo periodo Io e mio marito abbiamo invocato con tutte le nostre forze e con tutta la nostra fede la Mamma dell’Amore e Lei ci ha risposto.
Con questa testimonianza, lodiamo e glorifichiamo la Mamma dell’Amore, portatrice di grazie.                    
Paola (Brescia)

*** Il figlio di Giovanni, Daniele, un mio amico, è stato ricoverato con la massima urgenza in Ospedale in seguito ad un grave incidente stradale con altri tre amici.
Fu operato alla milza, perché distrutta e con una notevole emorragia allo stomaco. L’operazione fu lunga e difficile, ma ben riuscita; dopo due giorni si presentò una nuova emorragia ed il ragazzo dovette essere rioperato di nuovo. Giovanni era passato il giorno prima a casa mia ed insieme avevamo contattato Marco telefonicamente.
"Tutto andrà bene, non ti preoccupare, abbi fede!" gli aveva detto Marco.
Prima di entrate in sala operatoria il giovane ragazzo parlò ai genitori dicendo: "Papà, mamma! È molto difficile che io esca vivo da questa seconda operazione. Mi dovete promettere che andrete alla Santa Messa tutti i giorni e che, una volta alla settimana, verrete a portarmi dei fiori sulla mia tomba". Con queste parole il ragazzo entrò in sala operatoria. Giovanni però, si ricordò delle parole di Marco "Abbi fede, tutto andrà bene!"… e così fu!
Ora il ragazzo sta bene. Giovanni, il padre, conosce la verità: la Mamma dell’Amore gli ha dato una mano, la sua amorosa mano. Ora attendiamo che il prossimo 2 luglio, qui in casa mia, nel cenacolo di Anagni, Giovanni e la sua famiglia incontrino Marco e si uniscano in preghiera con noi per ringraziare la Mamma dell’Amore.
Claudio Z. (Frosinone)

*** Un giorno ero a fare la spesa ed ho incontrato una signora, che, parlando, mi disse che doveva essere operata agli occhi e che aveva tanta paura. Io le parlai della Mamma dell’Amore e le mostrai una sua immagine, contenente un petalo di rosa benedetto per chi è nel dolore, che ho sempre con me: "Se tu vuoi ti do questa immagine, pregala, Lei ti aiuterà".
Quando andò in ospedale la portò con sé. Quando entrò in sala operatoria, diede un bacio alla Madonna e si senti tranquillizzata. L’operazione andò bene.
Un giorno mi chiamò perché si accorse che il petalo di rosa era salito dal fondo dell’immagine sopra gli occhi della Madonna. Sono andata a vedere quanto era successo e sono rimasta stupita nel vedere il petalo, anche perché so per certo che i petali vengono incollati sull’immaginetta prima di metterla nell’apposita bustina. Grandi cose fa la Mamma Celeste!

La Mamma dell’Amore è grande e noi La ringraziamo per il suo amore. Nel nostro cenacolo ci si ritrova ogni lunedì sera per la recita del Santo Rosario e ogni volta sentiamo la presenza della Mamma e di Gesù. Grazie, Mamma, lode e gloria a te, Signore Gesù.
Nella di Bastia (Perugia)

*** Una signora, dopo tanta attesa per un bambino che non arrivava mai, l’8 aprile ha potuto parlare con Marco chiedendo un aiuto. Marco promise un ricordo nella preghiera e gli disse che quando sarebbe tornato in Umbria a giugno le avrebbe senza dubbio dato una bella notizia. Infatti ora è incinta e ringrazia la Mamma dell’Amore.

*** Il 13 giugno Dalia, una carissima amica del gruppo, è arrivata a casa mia, con un dolore allo stomaco tale da non riuscire a resistere ai forti dolori. Lei voleva andare subito in ospedale dal medico ma io le dissi di aspettare un momento e presi l’olio benedetto della Mamma dell’Amore, facendole fare un segno di croce sul petto. Dalia ha sentito un fortissimo bruciore e all’improvviso è stata bene, non avvertendo più i fortissimi dolori.

La Mamma dell’Amore è grande e noi La ringraziamo per il suo amore.
Nella di Bastia (Perugia)

*** Carissimi fratelli, ora che ho terminato gli accertamenti clinici, dopo l’intervento chirurgico avvenuto il 12 aprile 2000, per l’asportazione di un carcinoma papillare alla tiroide, vi scrivo per testimoniare una cosa che mi è capitata conoscendo Marco. L’ho incontrato a Ponte San Giovanni (provincia di Perugia), tre giorni prima di essere operata quando mi trovavo in un momento molto difficile: infatti non potevamo sapere nulla di ciò che mi sarebbe successo dopo l’intervento.
Ero molto spaventata ma Marco mi rassicurò dicendomi che dovevo pregare con fede e confidare nella Mamma Celeste, che anche questa volta mi avrebbe aiutata. Mi disse che il mio carcinoma era incapsulato, che avrebbero trovato un po’ di difficoltà nell’asportarmelo, ma poi tutti si sarebbe risolto in maniera buona evitando anche le terapie. Ebbene, con immensa gioia devo informarvi che tutto ciò che aveva detto Marco è risultato vero. Il mio è stato un intervento complicato, vi sono state difficoltà, ma successivamente l’esame istologico è stato: carcinoma papillare incapsulato! Trascorsi due mesi dall’intervento mi sono dovuta recare a Busto Arsizio (Va) presso il centro Medicina Nucleare per ulteriori accertamenti ed eventuali terapie di Radio-Ionio. Il medico che mi ha seguita, dopo un po’ di incertezza, ha poi deciso di non sottopormi a nessuna terapia perché non  necessaria.
Immaginate con quanta gioia ho appreso la notizia! Ho ringraziato la Mamma Celeste alla quale sono devota e che nei momenti di difficoltà io prego con tanta fede. Ringrazio anche Marco, perché grazie a lui tutto ciò è stato possibile. In questi giorni scriverò anche al Vescovo di Perugia Mons. Giuseppe C., facendolo partecipe della presente testimonianza e vi invierò poi una copia della lettera. Un affettuoso abbraccio a voi tutti e grazie alla Mamma dell’Amore.
Marisa S. di Perugia

*** Con grande gioia per tutti noi, Marco è tornato in Umbria per pregare con i gruppi di preghiera sotto la protezione della Mamma dell’Amore. Domenica, primo ottobre, abbiamo partecipato all’incontro di preghiera a Ponte San Giovanni (Perugia) dove vi è stata anche l’apparizione della Madonna. Finito il Santo Rosario, parte delle persone presenti sono andate via dopo aver salutato Marco e i presenti.
Sono rimaste circa venti persone per parlare tra di loro e quello che c’è stato in quel momento è stato meraviglioso. Abbiamo tutti sentito un intenso profumo di rose, però diverso dalle altre volte, più forte ed intenso che è durato a lungo. Marco, che era ancora lì e stava parlando con un sacerdote, lo ha subito invitato a benedirci e a recitare una preghiera. Tornati a casa, alcuni di noi sentivano ancora l’intenso profumo che si era intriso negli abiti, nel corpo e si diffondeva nelle nostre case.
Sicuramente questo è un avvertimento della Mamma dell’Amore. Lei vuole salvare l’umanità, vuole portarci tutti a Dio. I gruppi dell’Umbria per questa predilezione ringraziano Gesù e la Vergine Santa.
Sandro a nome di tutti i presenti

*** Una signora di Barletta (Bari), molto sofferente ad una gamba, aveva una piaga che non le si rimarginava e si è sottoposta a visite in moltissimi ospedali. I medici non sapevano come curare la ferita alla gamba. La signora, durante una visita a Perugia, ha rivisto un’amica di Ponte San Giovanni (Perugia) e le ha raccontato degli atroci dolori. All’insaputa della malata questa amica ha iniziato varie preghiere per lei e si ungeva con l’olio benedetto dalla Mamma dell’Amore nell’intenzione di farlo per questa amica e sorella nella fede. Le preghiere sono state ascoltate e la ferita, la piaga si è rimarginata in pochi giorni. La signora di Bari, ignara delle preghiere, telefonicamente ha avvisato dell’avvenuta "guarigione" l’amica in Umbria ed insieme ringraziano la Vergine Santissima.
Anna

*** Mi chiamo Simona e sono la mamma di due splendidi bambini, Federico e Marco. Il più piccolo Marco una settimana fa, aveva un disturbo intestinale che lentamente gli aveva tolto l’appetito quasi completamente, si nutriva solo di qualche fetta biscottata e basta. Ero molto preoccupata perché è sempre stato un bimbo di grande appetito. Su consiglio del pediatra abbiamo fatto alcune analisi e grazie a Dio andava tutto bene, ma il piccolo continuava a non mangiare. Così insieme al medico abbiamo deciso di dargli una cura ricostituente. Il giorno che avrei dovuto iniziare la cura mi è venuto in mente di fare tre segni della Croce sulla fronte di mio figlio con l’olio benedetto dalla Mamma dell’Amore e mentre gli facevo il segno della croce chiedevo alla Vergine di farlo riprendere a mangiare.
Sembrerà incredibile: immediatamente ha ripreso a mangiare e con gran appetito. Ringrazio la Santa Vergine e spero che accolga la mia preghiera di tenere sotto il Suo manto protettivo tutta la mia famiglia, tutti i bambini del mondo, le persone bisognose e sofferenti, tutti i peccatori e gli atei che non hanno ancora capito che cosa meravigliosa sia amare e rifugiarsi in Dio, in Gesù e nella Vergine Maria. Grazie.
Vorrei ringraziare e salutare con affetto Marco, che porta la parola e la preghiera della Mamma dell’Amore ovunque Ella lo desideri, con grande fede e semplicità. Che Dio benedica lui e tutta la sua famiglia!
Simona di Bastia (Perugia)

*** Sono una suora Domenicana che partecipa al cenacolo mariano ogni volta che viene Marco a Firenze. Chi è con Dio, basti che si avvicini ad un carbone ardente che prende fuoco… ecco quello che fa Marco quando viene in mezzo a noi a Firenze. Infiamma i cuori d’amore verso la Mamma e verso Gesù, sollecita la nostra coscienza ad un esame di coscienza approfondito, ci incoraggia a desiderare la santità che ci è richiesta da Dio e dai voti religiosi. Sperimentiamo con lui la presenza della Mamma in mezzo a noi. È un dono grande per noi il caro Marco e ringrazio Dio per avermelo fatto incontrare. Sono felice perché posso diffondere e parlare della Mamma dell’Amore a tante persone che non La conoscono. Grazie, Mamma dell’Amore, grazie perché ci ami, grazie perché siamo tuoi figli, grazie perché ci custodisci dal maligno e apri il tuo manto sopra di noi. A voi tutti, che collaborate per diffondere i messaggi della Mamma, vi dico col cuore "grazie"!
Tutto vi sarà restituito in sovrappiù già fin d’ora.
Suor M. Rosaria (Firenze)

*** Mia figlia è sposata da oltre sei anni. Dopo varie peripezie di salute e difficoltà nell’avere un bambino, finalmente, a fine gennaio, grazie all’intercessione della Mamma dell’Amore che ho pregato molto, avrà un bambino. Le mie paure sono diminuite e credo fermamente che la Mamma Celeste mi aiuterà a toglierle dalla mia vita. Prometto ogni giorno un sacrificio ed una preghiera particolare per la salvezza dell’umanità che tanto è lontana da Dio. Che Gesù e la Mamma dell’Amore ci siano vicini e ci benedicano!
Maria (Varese)

*** Carissimo Marco, scrivo personalmente a lei per dare testimonianza riguardo una grazia ricevuta. Mio marito da tempo era in cerca di un’occupazione. Ho pregato con fervore la Mamma dell’Amore e finalmente è stato esaudito. Per gratitudine, come mi ero promessa, ho provveduto nei giorni scorsi ad inviare un’offerta alla vostra bellissima Opera. La prego di ricordarci nella preghiera. Ringrazio inoltre di cuore per il bellissimo giornalino che puntualmente ricevo tutti i mesi e che leggo sempre con molto interesse. Riconoscenti inviamo cordiali saluti a tutti i soci e fratelli del gruppo.
Roberta M. di Milano

*** Rendo gloria e ringrazio tanto la Mamma dell’Amore per avermi concesso la grazia di avere un bambino dopo molti anni di attesa. Grazie per le preghiere che Marco e il gruppo hanno elevato per me e per le mie intenzioni.
Vi ringrazio infinitamente per il giornalino mensile che mi porta tanta serenità. Invierò nei prossimi giorni, quale mio ringraziamento, un’offerta per i bambini poveri che voi aiutate in India e in Costa d’Avorio. Buone feste e auguri a tutti.
Marcella S. di Firenze

*** Sono una signora di nome Giovanna ed ho subito degli interventi chirurgici che purtroppo mi hanno lasciato gravi disturbi. Fortunatamente, pregando la Mamma riesco a sopportarli con rassegnazione. Con il nuovo anno, tramite la vostra bellissima e validissima Associazione, desidero adottare a distanza un bambino dell’India.
Grazie per le vostre belle parole di incoraggiamento e grazie per le preghiere che recitate per me e per la mia famiglia.
Giovanna G. di Bergamo

*** Carissimi fratelli e caro Marco, innanzitutto grazie per quanto fate nell’Associazione, per le preghiere che innalzate a Maria Santissima per tutti e per ciascuno.
Oggi ho inviato un’offerta di L. 300.000 per l’adozione di una bambina indiana: vuole essere per me: "la bambina del ringraziamento" per il dono della salute che il Signore mi ha dato nonostante l’intervento chirurgico per l’asportazione di un tumore. Auguro a tutto il gruppo un Buon Anno Nuovo.
Francesca R. di Lecco

*** Caro Marco, questo mio scritto vuole essere una testimonianza. Ho sentito parlare di te da mia cognata lo scorso settembre ed in ottobre ti ho incontrato a Milano pregando con te e tutti i fratelli giunti per l’occasione.
Nel mese di novembre mentre cantavamo "Spirito di Dio, scendi su di noi…" mi sono commossa ed ho iniziato a piangere, cosa che non mi succedeva da molto tempo visto che sono in cura da oltre quattro anni a causa di una forte depressione. In dicembre sono ritornata nel Palazzetto dello Sport in via Brivio ed ho provato le stesse emozioni durante il canto. Dopo pochi giorni dal Santo Natale, ho iniziato a sentirmi meglio. Ora mi sento molto meglio, mi sento risollevata e la depressione, se tu mi aiuterai con le tue preghiere, sono certa scomparirà del tutto.
Grazie di cuore, ringrazia per me la Mamma dell’Amore.
Norma di Milano

*** Carissimo Marco, ho saputo da pochissimo tempo che la Vergine Maria si degna di apparire come Mamma dell’Amore a Te, suo strumento prediletto ed ho subito creduto alla tua esperienza. Sono venuta a conoscenza di te proprio attraverso un sacerdote "famoso", il carissimo Padre Gabriele Amorth, l’esorcista di Roma. Ho letto molti messaggi che mi sono stati passati durante la mia permanenza in ospedale e mi hanno aiutata molto. Ho capito che è necessario fidarsi completamente di Dio e della Sua Santissima Mamma. Ti spiego in breve (…) Grazie e prega per me.
Graziella di Terni

La presente lettera è giunta alla nostra redazione dalla responsabile del gruppo di preghiera di Prato-Firenze e porta la firma del carissimo Don Serafino Falvo. Cogliamo l’occasione per salutarlo a nome di tutta l’Associazione e ringraziarlo per le sue preghiere per noi tutti.
*** Carissima, pace e amore a voi nel nome del Signore nostro Gesù Cristo. Ti ringrazio infinitamente delle copie del mensile "L’Opera della Mamma dell’Amore" che mi hai inviato. Certo che pregherò per te e per tutto il gruppo. Gesù interviene sempre presso di noi col massimo slancio, sia per cose grandi che per cose piccole. Ti abbraccio affettuosamente e ti benedico.

*** Carissimi, vorrei dare testimonianza di un fatto a me accaduto il giorno 8 settembre, dopo l’incontro di preghiera guidato da Marco ad Assemini.
La sera, prima di recitare le mie consuete preghiere ho iniziato a leggere il libro che avevo preso nel pomeriggio "La Mamma dell’Amore ai suoi figli…". All’improvviso la mia stanza si è riempita di un profumo delicato di rose.
Subito ho odorato il libro, il quale puzzava di stampa. Ho interrotto la lettura ed ho iniziato la preghiera. Il profumo si è subito dissolto. Dopo le preghiere, verso le 23.30 ho ripreso la lettura del libro. Dopo alcuni stralci di messaggi nuovamente nella mia stanza si è diffuso un intenso profumo.
Questa bellissima esperienza mi riempie il cuore di gioia e chiedo preghiere per me e la mia famiglia.
Marinella di Villasor (Ca)

***  Era passato da qualche giorno il periodo delle Feste di Natale (quindi erano i primi giorni del 2001) e, anche se già avvertivo da tempo un peso all’addome, cominciavo ad accorgermi di un rigonfiamento al ventre che non mi sembrava affatto nella norma.
Con il passare dei giorni il gonfiore si accentuava ed il peso si faceva più fastidioso. Decido di farmi controllare all’ambulatorio del Consultorio comunale dove una ginecologa mi diagnostica un "prolasso dell’utero" e mi consiglia di recarmi presso l’Ospedale Civico di Palermo per approfondimenti e cure.
Dopo qualche settimana mi reco all’Ospedale "Ingrassia" di Palermo e al reparto di ginecologia mi dicono che oltre al "prolasso all’utero" è in atto anche il "prolasso alla vescica" (il prolasso è visibile dall’esterno e mio marito, presente alla visita, può constatare la "fuoriuscita" delle pareti uterine).
Siamo già al mese di marzo 2001, quando tramite un amico impiegato all’Ospedale "Ingrassia" di Palermo riesco ad avere una prenotazione per una visita ecografica con una dottoressa molto esperta nel settore. Subito dopo la visita chiama mio marito in attesa all’esterno dell’ambulatorio medico e gli lascia intendere che la situazione è molto più grave del previsto tanto da prescrivere un ricovero urgente.
Da premettere che nell’ultimo mese precedente la visita ecografica avevo avvertito degli insistenti dolori al petto e alle spalle, perdevo peso e avevo un calo generale delle normali forze.
La dottoressa mi prescrive degli esami radiografici, un consulto in pneumologia oltre al ricovero nel reparto di medicina interna (non dà neanche peso al problema del prolasso).
L’indomani ritorno in ospedale e vengo ricoverata per i prescritti accertamenti. Dopo aver effettuato diversi esami clinici, visite e consulti vari vengo trasferita in ginecologia per ulteriori approfondimenti, e dopo la T.A.C., il primario del reparto decide di fare un intervento di "laparoscopia" per capire se alcune considerazioni e sospetti potessero trovare un riscontro più chiaro ed avere quindi tutti gli elementi per redigere la diagnosi definitiva.
Vengo sottoposta all’intervento e all’uscita dalla sala operatoria il primario fa entrare mio marito nel suo studio per metterlo al corrente della situazione. Il professore non ha dubbi dopo aver visto con i suoi occhi: "Carcinoma dell’ovaio con metastasi diffuse in varie parti dell’addome, versamento ascitico con presenza abbondante di liquido nella pleure soprattutto in un lato dei due polmoni"; il primario allarga le braccia e non sa se riuscirò ad assistere alla prima Comunione di mio figlio che si sarebbe svolta nei primi di giugno (siamo ai primi giorni di aprile 2001). In ogni caso bisogna attendere l’esito della biopsia sul tessuto ed il liquido prelevati al momento dell’intervento.
Vengo rimandata a casa con la raccomandazione a mio marito di fare in modo che io riprenda la mia vita normale per non insospettirmi sulla gravità della cosa e tenermi tranquilla, nel frattempo il primario si consulterà anche con altri colleghi e fino alla fine promette che mi avrebbe aiutata a fare qualsiasi tentativo possibile.
Da quel momento, naturalmente, a mia insaputa, vengo segnalata, da una suora e da un gruppo di preghiera di Monreale, a Marco di Brescia lo strumento della Mamma dell’Amore, affinché ponga il mio caso nelle mani della Madonna.
La prima risposta arriva quasi subito dopo Pasqua.

Un amico del gruppo di preghiera, in contatto con Marco di Brescia, assicura mio marito che l’esito della biopsia sarà favorevole e che bisogna aver fiducia nella Madonna che non mancherà di salvare questa sua figlia. Puntualmente arriva l’esito: non viene rilevata alcuna cellula tumorale neanche il liquido prelevato.
Il primario dell’ospedale non riesce a dare una spiegazione logica ed entra in crisi pure lui.
Attraverso altri amici, per ulteriori pareri e conferme, mio marito mi convince a ricoverarmi nuovamente ma in un altro ospedale il "M. Ascoli" presso il Civico di Palermo al reparto di ginecologia oncologica. Altri giorni di esami, accertamenti e consulti vari e finalmente la diagnosi: non vi è presenza o traccia di alcun carcinoma, il liquido si è quasi del tutto assorbito, il prolasso non esiste più, non c’è bisogno di alcuna cura. I medici, pur riconoscendo la professionalità del loro collega che aveva redatto la prima diagnosi nefasta, non danno alcuna spiegazione sull’origine, sullo sviluppo e sulla conclusione dell’intera vicenda addebitando il tutto ad un virus di origine sconosciuta.
Tutto ciò che ho scritto l’ho ricostruito dopo, perché non avevo mai compreso il problema nella sua gravità e nessuno mi aveva fatto capire ciò che stava accadendo. Intendo anche specificare che sia prima che dopo non ho mai preso farmaci nè effettuato cure.
È passato quasi un anno da quando si è conclusa felicemente l’intera storia e, a parte qualche piccolo malanno di ordinaria amministrazione (influenza, tosse, raffreddore, etc.), posso dire senza ombra di dubbio di stare bene. Dagli ultimi esami e visite di controllo che ho regolarmente effettuato fino a qualche giorno fa, i medici non trovano alcuna traccia di ciò che era stato diagnosticato, mi trovano in buone condizioni di salute e scherzando mi dicono che sono protetta bene da "qualcuno lassù in alto!".
Ringrazio Dio,
che per intercessione della Madonna, ha voluto operare attraverso la mia persona.
Ringrazio il gruppo di Monreale con la preghiera e con l’affetto.
Ringrazio Marco che è stato il mezzo umano di raccordo con la Mamma dell’Amore.
Quanto scritto lo invio a testimonianza dell’immenso amore di Dio per i suoi figli, che vanno a Lui attraverso Maria e che, senza alcun merito, possono sperimentare i prodigi della sua onnipotenza e della sua bontà.
Monreale, 7-2-2002                                                 
Giuseppina P.

(Presso la nostra sede di Paratico conserviamo i documenti clinici che ci sono stati consegnati e spediti.)

*** Sabato 18 maggio, giorno della fiaccolata e della veglia di preghiera a Paratico, avevo febbre, dolori alla gola e non avevo quasi più voce, ma desideravo a tutti i costi partecipare alla processione che porta alla cappellina sulla collina delle apparizioni.
Mi sono ben coperta ed ho preso parte alla bellissima veglia di preghiera. Durante la preghiera, mentre il caro Marco invocava con insistenza la discesa dello Spirito Santo mi sono sentita più forte e liberata da ogni angoscia e la mia voce andava via via aumentando mentre pregavo e ripetevo Alleluia… Rendo testimonianza di questa splendida esperienza e ringrazio di cuore la Madonna di avermi aiutata e fatta sentire amata dal Signore.Grazie, Mamma dell’Amore.
Antonia di Bergamo

*** "Dolce Mamma dell’Amore, ma soprattutto Mamma! Tenera Madre mia, dolce profumo di rosa, riempi il vuoto del mio cuore! Il mio cuore era vuoto ed insensibile, ora, grazie a Te, conosco l’Amore! Il mio cuore, ora, è sereno, appagato e non sente più dolore, sente solo pace e rassegnazione!
Oh, dolce Mamma dell’Amore, ti dono il mio cuore, accettalo! Ti prego accoglilo tra le tue amorevoli braccia e non lasciarlo più…
Oh, dolce Mamma dell’Amore, dolce Madre mia, prega per me il tuo Figlio Salvatore del mondo! Amen."

Dedico questa preghiera, che mi è sgorgata dal profondo del cuore, alla cara e dolce Mamma dell’Amore per ringraziare del grande regalo che mi ha fatto esaudendo le mie preghiere. Era un periodo nero della mia vita, avevo tutti i miei famigliari malati e non sapevo più dove sbattere la testa. Mi sono rivolta alla Mamma dell’Amore ed ho iniziato la recita della novena a Lei dedicata, non ero ancora arrivata a metà settimana che la Vergine aveva già esaudito le mie preghiere. Infatti mio marito e mia figlia erano guariti!
La Madonnina di Paratico mi ha fatto una grande grazia e non finirò mai di ringraziarla. Grazie tante, Mamma dell’Amore, nella mia casa è tornata la gioia e la serenità. Giuliana di Milano

*** Carissimi, ricordo sempre Marco con tanto affetto. Nel momento del bisogno le sue parole ci hanno dato conforto. Mio fratello è stato operato nuovamente un mese fa e al momento gode di ottima salute. A settembre farà un’altra terapia e spero che guarisca definitivamente. Vi chiedo di unire le vostre preghiere alle mie per la Mamma dell’Amore, che protegga mio fratello A., mio padre, mia madre e mio marito.
Grazie per l’invio dei messaggi, che arrivano sempre nel m
omento del bisogno.
Cristina A.

*** Carissimi, invio questo scritto per raccontarvi quanto mi è accaduto. Volevo partecipare alla processione in onore alla Madonna. Per questo ho telefonato per informazioni e la signora che mi ha risposto mi ha dato delle indicazioni per raggiungere la sede di Paratico.
Appena ho abbassato la cornetta del telefono ho avvertito in me una gioia indescrivibile per alcuni minuti, passata questa felicità mi sono trovata a chiedere il perché di tanta gioia e non riuscivo a dare risposta. È stato un segno?
Sono venuta a Paratico per chiedere la grazia di una guarigione, per cui a tutt’oggi stiamo pregando. Alla malattia di questa persona si era aggiunta, nei 15 giorni precedenti la mia venuta a Paratico, una grossa complicazione che aggravava la situazione anche perché non poteva assumere medicinali.
Durante la processione di domenica 23 giugno, verso le ore 16
, questa complicazione improvvisamente scomparve e a tutt’oggi non si è più ripresentata. Io non so cosa dire, ringrazio la Mamma dell’Amore e Mamma nostra. Davanti a quel quadro miracoloso dico: "Io credo nella tua venuta a Paratico, credo ai tuoi messaggi che cerco di mettere in pratica, ti ringrazio e aspetto la sospirata grazia." Grazie anche a voi.
Giusy di Lecco

*** Carissimo direttore ed amici dell’Opera Mamma dell’Amore. Io vi scrivo questo messaggio di posta elettronica dalla provincia di Como per lasciare questa mia importante testimonianza.
Ho partecipato, con alcune mie amiche, alla processione del 26 novembre 2000 a Paratico. Al termine della preghiera e dell’apparizione della Madonna, mi sono messa in fila attendendo il mio turno per parlare con Marco. Quando sono entrata nella stanza, dove Marco riceve tutti i pellegrini, ho sentito un intenso profumo di rose e subito gli ho detto: "Non ho niente da chiedere in particolare, lei preghi per me la Madonna". Marco ha appoggiato le sue mani sulla mia testa, ha chiuso gli occhi ed ha recitato una preghiera. Mi ha poi guardata negli occhi e con il sorriso mi ha raccontato cose del mio passato che nessuno poteva sapere oltre a me. Mi ha suggerito di confessarmi e mi ha parlato del mio futuro sottolineando che se mi sarei convertita, se avrei cambiato strada e avrei pregato quello che lui mi stava dicendo si sarebbe avverato.
Dopo due anni, mi rifaccio viva per testimoniare che Marco ha un grande dono, quello dell’introspezione e che tutto quello che mi ha detto si è avverato. Io vivevo da molti anni ormai nel peccato più nero e più tremendo, ho compiuto gravissime colpe, ero lontana dalla fede dalla santa confessione da oltre vent’anni.
Marco caro, le tue parole, i tuoi gesti, la tua immagine e il tuo sorriso in questi due anni non me li sono mai dimenticati. La Maddalena ha incontrato direttamente Gesù nella sua vita, io ho incontrato te che tramite Maria mi hai riportata a Gesù. Mi sono riavvicinata alla fede e alla preghiera ed oggi posso dire che sono rinata, sono risuscitata dalla morte che era il peccato.Grazie, Mamma dell’Amore, tocca il cuore di tanti tuoi figli che sono lontani dalla fede, grazie per aver scelto di posare i tuoi piedi a Paratico, grazie per averci dato un fratello come il tuo strumento.
Ti amo e non ti lascerò più Mamma, tu mi porti a Gesù.
P. di Como

*** Mi chiamo Alessandro, ho 25 anni e sono malato di diabete. Alcuni mesi fa, mentre tornavo dal lavoro, solo alla guida della mia macchina, ero ormai vicinissimo a casa, quando sono andato in ipoglicemia cadendo subito in coma. La mia macchina si è bloccata nei pressi di uno stop e i primi soccorritori, scambiandomi per un drogato, hanno aspettato a chiamare i soccorsi. Mentre ero in coma ho avuto moltissimi attacchi di epilessia.
Sono rimasto in coma nell’autovettura per circa due ore. Mia madre, vedendo movimento di persone in strada e vedendo poi arrivare i vigili a poca distanza da casa, è uscita per vedere cosa era successo. Si è avvicinata alla macchina, mi ha riconosciuto, ha subito capito che stavo male e ha fatto chiamare l’ambulanza. Io mi sono risvegliato in ospedale ed i miei genitori mi hanno subito detto che hanno supplicato ed invocato la Madonna. "Mamma dell’Amore, ti prego, aiuta mio figlio…". Ben cinque medici mi hanno ritenuto miracolato e mi hanno detto di ringraziare il Signore che non ho subito danni cerebrali in quelle due ore di coma e di attacchi epilettici.
Con questa voglio dar testimonianza della potente intercessione di Maria, Mamma dell’Amore e desidero lasciare nella sede di Paratico un cuoricino devozionale per la grazia ricevuta.
Alessandro di Milano

*** Carissimi amici, scrivo queste righe dopo aver appreso con gioia di una grazia ricevuta. Una famiglia disperata di Firenze, mi aveva chiesto preghiere per una situazione molto particolare e difficile. Il gruppo di preghiera di Calenzano ha intensificato la preghiera per questa famiglia ed io ho chiesto personalmente a Marco un particolare ricordo per questa famiglia.
La famiglia mi informa telefonicamente che grazie all’intervento della Mamma dell’Amore, tanto invocata e pregata negli scorsi giorni, la grazia tanto sospirata e tanto attesa è arrivata. Per ringraziare desiderano far giungere un aiuto per l’Oasi che deve essere costruita in Africa.
Io personalmente ringrazio ogni giorno la Trinità Santissima per aver mandato la Vergine Maria a spronarci verso la santità. Spesso mi rivolgo alla Madonna dicendole: "Tu che spesso non sei capita e non sei amata da tutti, Tu che leggi nei nostri cuori quanto siamo deboli e bisognosi di misericordia, illuminaci la strada verso la santità. Madre Santa benedici tutti i sacerdoti, in particolare coloro che non amano e non rispettano i tuoi richiami, Mamma, bussa al loro cuore, Mamma, dona la tua materna benedizione ad ogni uomo affinché sia con Gesù un uomo nuovo. Mamma dell’Amore, offro la mia vita affinché tu possa trionfare in tutti i cuori."
Grazie a tutti coloro che collaborano al trionfo del Cuore Immacolato della Mamma dell’Amore e del Cuore Divino di Gesù.
Palmarosa di Firenze

*** Avevo una fistola anale aperta da oltre 18 mesi con continue infezioni. I medici non potevano operarla. Un giorno ho letto un articoletto riguardante le apparizioni di Paratico. Mi sono permessa una sera di disturbare telefonicamente il fratello Marco, una persona splendida, che è rimasto in ascolto di quello che gli dicevo e alla fine mi ha detto: "La Madonna ti aiuterà, ne sono sicuro! Tu prega, prega con il cuore però! Ti farò spedire dai volontari una boccetta di acqua benedetta dalla Mamma dell’Amore durante le sue apparizioni a Paratico". Dopo pochi giorni mi arriva a casa l’acqua benedetta. Subito ho fatto fare la medicazione con questa acqua ed ho recitato la bella preghiera di consacrazione. Strano ma vero! L’infermiere non credeva ai suoi occhi! Dopo due giorni la fistola iniziava a richiudersi e ora dopo 10 giorni non ho più nulla se non il ricordo di mesi di sofferenza.
Mamma dell’Amore lo voglio gridare al mondo, lo voglio gridare ai Vescovi di quella zona, lo voglio gridare ad ogni uomo: Dio ci ama! La Madonna è grande! Grazie di cuore per quello che fai caro Marco, che la Madonna ti benedica oggi e sempre.
Renata dalla Calabria

*** Mi chiamo Rossanna e pubblicamente vorrei ringraziare Marco per ciò che ha fatto per me. All’inizio di ottobre gli ho telefonato spaventata e piangente, perché dopo alcuni giorni dovevo subire un intervento chirurgico delicato, l’asportazione della ghiandola surrenale più colecisti. Marco subito mi ha rassicurata dicendomi che tutto sarebbe andato bene e che il risultato istologico sarebbe stato soddisfacente. Così è stato. La Mamma dell’Amore mi ha tenuta per mano. Grazie, caro fratello, per le tue preghiere e le tue parole. Che la Mamma dell’Amore trionfi ovunque!
Rossanna di Firenze

*** Carissimi amici dell’Opera, ho ricevuto una grazia dalla Mamma dell’Amore e desidero renderne testimonianza. Io, che ero disoccupata e cercavo lavoro, un giorno ho chiamato l’Associazione per chiedere preghiere ed ho tanto supplicato la Vergine affinché mi aiutasse. Dopo alcune settimane ho ricevuto una lettera che mi confermava il contratto di bidella per un anno. Oggi continuo ad affidarmi e a rimanere sotto il manto della Vergine che tanto mi sta aiutando affinché possa entrare di ruolo.
Grazie, Mamma dell’Amore, per la gioia che dai al mio cuore.
Maria Grazia di Reggio Calabria

*** Vi ringrazio per le comunicazioni che spesso mi inviate e soprattutto per l’invio dei messaggi della Mamma dell’Amore.
Avevo chiesto preghiere per la giovane mamma Stefania ed il suo bambino Alberto che stavano molto male. Tutti e due sono fuori pericolo e si stanno riprendendo piano piano. Vi ringrazio per averli aiutati con la preghiera e ringraziamo la Santissima Mamma dell’Amore per la Sua potente intercessione. Sono un'amica di don Alvaro G. e vi scrivo da Firenze.
Marialetizia

*** Desidero raccontare quanto mi è accaduto domenica 28 luglio del 2002 a Paratico. Mi era stata data la notizia che a Paratico c’era un uomo che aveva le stigmate.
Io desideravo andare in questo luogo ma non riuscivo a mettermi in contatto con nessuno del posto.
Fortunatamente il numero telefonico dell’associazione mi è stato dato da un amico sacerdote di Roma. Telefonai subito all’associazione per avere informazioni. Decisi di partecipare quindi alla processione della quarta domenica. In quel periodo a Milano si trovava anche il sacerdote che mi aveva aiutata a contattare l’Opera della Mamma dell’Amore ed insieme andammo a Paratico. Non conoscevo a fondo l’esperienza e la spiritualità di Marco, ero curiosa e volevo comunque pregare.
Voglio precisare che io non ero andata a Paratico per me stessa, ma per alcune persone a cui tengo molto. Io non pensavo minimamente quello che mi sarebbe capitato…
Arrivati sulla collina delle apparizioni, dopo una breve processione, respiravo un’aria di serenità e di pace. Mentre si pregava il Santo Rosario, ad un tratto, Marco è caduto in ginocchio mentre le persone si inginocchiavano e rimanevano in preghiera. Ad un tratto, mentre Marco era in estasi, sentii la mia testa come aprirsi dal lato destro, come se una lama mi tagliasse, sentii togliere qualcosa dalla mia testa, sentii poi chiudere ed una mano sulla mia testa mi dava un senso di sollievo. Io ero lucida! Sentii poi anche delle parole che non comprendevo da dove arrivassero: "Questo e un tumore che sta uscendo da te". Desidero solo testimoniare che da due anni soffrivo di forti mal di testa che mi duravano quattro cinque giorni consecutivi, lasciandomi intontita giorno e notte. Io non voglio dimostrare niente a nessuno, testimonio solo che dal 28 di luglio io non ho più avuto mal di testa, io so solo che sto bene e non pensavo minimamente di essere ammalata. Quel giorno la Mamma dell’Amore mi ha dato un segno. Io non ho cercato questo miracolo, mi è stato donato con amore. Raccontai subito queste cose al sacerdote che era con me e gli dissi: "Don, tu mi conosci, io non sono fissata, né tanto meno sapevo di essere ammalata". Lui mi rispose che a Dio tutto è possibile… Meditai tutte queste cose nel mio cuore, profondamente.
Decisi di ritornare sulla collina delle apparizioni per ringraziare Maria, decisi di parlare anche con Marco, gli raccontai di quello che mi era successo e mi chiese di renderne testimonianza.
Ringrazio la Mamma dell’Amore per l’amore che ha manifestato per me, ringrazio anche di aver incontrato il suo strumento.
Maria V. di Milano

*** Carissimi amici, scrivo queste righe per testimoniare, insieme alla mia consorte, di quanto è accaduto e per ringraziare di cuore il nostro buon Dio e la Mamma dell’Amore.
Il 21 gennaio 1999, mia moglie ha dato alla luce una bella bambina, ma purtroppo nata con una stenosi all’aorta. Dopo circa un mese, all’ospedale Monaldi di Napoli, è stata sottoposta ad un intervento emodinamico "Valvuloplastica aortica percutanea". Abbiamo iniziato così una serie di controlli medici. Potete immaginare la preoccupazione. Grazie al buon Dio la situazione sembrava normalizzata, in quanto il gradiente allargato era rimasto quasi sempre nella sua posizione originale.
Il 20 settembre 2001, durante il decimo controllo, il gradiente si era ristretto, questo era dovuto alla crescita della bambina, quindi con soffio moderatamente insufficiente.
Io ho avuto modo di conoscere il fratello Marco all’inizio del 2002, che era stato invitato dalla mia comunità parrocchiale e dal compianto parroco Don Luigi per un incontro di preghiera a Carbonara di Nola. Non potete immaginare la gioia e la felicità ad avere Marco tra noi, grande la gioia portata dalla Mamma dell’Amore che durante l’incontro ci ha benedetti ed inebriati con il suo profumo di rose.
In quell’occasione ho fatto parte del gruppo degli organizzatori dell’incontro, avendo avuto l’opportunità di stare vicino a Marco ho potuto confidare le mie preoccupazioni e la situazione della mia piccola. Marco, con tanta serenità ed amore disse: "Non aver paura la Mamma dell’Amore ti è vicina, vedrai che la bambina starà meglio".
Il 4 ottobre scorso, io e mia moglie abbiamo accompagnato nostra figlia all’ospedale per effettuare il controllo e con grande gioia nostra, e non vi nascondo con molta meraviglia dei medici, vi testimonio che la piccola era migliorata. I medici non riscontravano più quel soffio che era stato diagnosticato sei mesi prima. Potete immaginare la nostra gioia quando abbiamo ricevuto la notizia: io e mia moglie ci siamo guardati negli occhi e siamo scoppiati in un pianto di felicità, ripensando alle parole che Marco ci aveva detto.
Prego sempre il Signore che dia tanta forza a questo giovane uomo, che lo aiuti nelle vicissitudini e lo aiuti a compiere quanto Maria gli ha comandato. Desidero impegnarmi sempre più nel diffondere la grande Opera della Mamma dell’Amore e sostenere il grande progetto dell’Oasi in Africa.
Grazie, Mamma dell’Amore, grazie Marco, un abbraccio ed un arrivederci a presto.
Domenico e Albina (Napoli)

***Invio alla redazione del giornalino, la cronistoria dei miei e-mail inviati a Marco con la richiesta di preghiere per la guarigione di mio suocero.
Messaggio di posta ricevuto il 3/3/2003 e subito consegnato a Marco.

Caro Marco, mio suocero sabato 22 febbraio è stato ricoverato in un ospedale del mio paese (Alatri - Frosinone) per dei controlli e degli accertamenti a livello gastrointestinale. Dopo una settimana il medico di reparto ci ha convocati per comunicarci l’esito degli esami. Gli è stato diagnosticato una neoplasia del colon-retto che a detta del medico è già in corso da un anno.
Ci stiamo attivando per far ricoverare mio suocero al Gemelli di Roma. Ti pregherei, quando parli con la Madonna, di raccomandargli mio suocero. Io credo che la preghiera e la misericordia del Signore è la miglior terapia per tutti i pazienti. Ave Maria...

Messaggio di posta ricevuto il 17/3/2003 e consegnato a Marco.
Caro Marco, due settimane fa ti ho scritto per raccomandare alla Madonna mio suocero che ha un tumore al colon. Mercoledì scorso è stato operato e fortunatamente la neoplasia era circoscritta. Da quel giorno però mio suocero sembra peggiorare. Ti chiederei in questa novena, e mi unisco a tutti quelli che la recitano, di intercedere per me presso la Mamma dell’Amore per la sua guarigione. Io La prego tanto, ma sicuramente non sono degno di chiedergli nulla. Ti ringrazio anticipatamente e ti prometto di aggiornarti in merito a quanto ti ho esposto.

Messaggio di posta ricevuto il 27/3/2003 e subito consegnato a Marco.
Caro Marco, già ti ho scritto due e-mail per chiederti una speciale preghiera per mio suocero che è stato operato di neoplasia al colon. Ecco con questo messaggio, voglio ringraziare la Mamma dell’Amore ed anche te, perché intercedi per tutti coloro che si rivolgono a te, poiché proprio ieri (9° anniversario di apparizione), mio suocero è stato dimesso dall’ospedale e i medici del reparto ci hanno riferito che l’esame istologico della neoplasia ha evidenziato una patologia benigna.
Quindi al 90% non dovrà fare nemmeno la chemioterapia, ma i semplici controlli di routine. Grazie, Mamma Celeste, ti voglio tanto bene! Aiutami ad amare Gesù e prega per la nostra conversione, poiché da soli non riusciamo a farlo.
Bruno da Frosinone

*** Desidero testimoniare quanto mi è successo. Ogni mese ricevo con gioia il periodico "L’Opera della Mamma dell’Amore" e seguo con interesse le belle opere dell’Associazione.
Il 23 ottobre ho deciso di inviare un’offerta ed ho quindi compilato il bollettino postale. Mi reco all’ufficio postale e attendo il mio turno. Prossima ad effettuare il versamento, tolgo dalla borsa il bollettino e l’offerta, quando all’improvviso vengo avvolta da un intenso profumo di rose. Il profumo dura alcuni minuti e il bollettino postale che tenevo in mano profumava di rose. In quel preciso momento ho capito che è molto importante sostenere l’Opera voluta dal Cielo, soprattutto aiutare i nostri fratelli bisognosi nel farli sorridere.
La nostra cara Mamma ci accompagna con amore, ha messo sul nostro cammino Marco per donarci il suo messaggio e fortificarci nella fede.
Prego Dio per questa umanità. Che Gesù e la Vergine Maria ci accompagnino e ci proteggano!
Caterina C. (Mantova)

*** Caro Marco, ci siamo incontrati durante l’incontro a Putignano Bari. Sicuramente ti ricorderai di me che ero incinta. Grazie alle mie richieste di preghiera, che ho affidato a te, sabato 17 maggio è nata la piccola R. La mia felicità è immensa a tal punto che non riesco nemmeno a descriverla.
Appena ho visto la bambina sana, in salute e bella in carne si sono calmate tutte le mie ansie ed angosce accumulate in questi nove mesi, le stesse appunto che ho riferito a te.
È una bimba stupenda! Ti ringrazio e ti chiedo di pregare sempre per noi.
Anna (Bari)

*** Il 18 aprile 2002, mi sono recata in ospedale per degli accertamenti medici. Il risultato della mammografia bilaterale diagnosticava: "presenza di opacità nodulare scarsamente definita, contorno finemente irregolare e parzialmente spiculare (diametro 0,5 cm), non apprezzabile nella precedente indagine del settembre 1999".
Il medico, dopo aver visto la presenza di questo nodulo non mi ha rassicurata ma mi ha subito proposto l’asportazione immediata della zona interessata e se necessario della mammella sinistra. Non sapevo più cosa fare! Avevo capito dalle parole del medico che si trattava di una massa tumorale e dovevo essere operata nel giro di pochi mesi.
Nel mese di maggio ho potuto incontrare lo strumento di Maria, il fratello Marco qui in Sardegna. Ho pregato con lui ed ho assistito al commovente momento dell’apparizione. Quando ho incontrato Marco, ho chiesto preghiere, lui mi ha imposto le sue mani e mi ha assicurato le sue preghiere.
Il 27 giugno 2002 mi sono ricoverata in ospedale per l’asportazione della massa tumorale. Ero molto agitata quella mattina! I medici, visto che la pressione arteriosa era molto alta, aspettarono alcuni momenti prima di portarmi in sala operatoria. Nell’attesa hanno preferito rifarmi una mammografia. Dopo l’esame vedevo che i medici si consultavano tra loro, cercavano gli esami vecchi ed uno di loro mi chiedeva quale santo avevo invocato. Conclusione: il nodulo era sparito ed il referto medico riporta: "l’indagine odierna non evidenza l’opacità nodulare segnalata nella precedente indagine del 18 aprile 2002". Sono stata subito dimessa dall’ospedale. Con questa mia lettera, desidero dire grazie alla Mamma dell’Amore che ha interceduto per me.
Cari fratelli, rendo testimonianza a distanza di un anno per garantire che sto benissimo e questo io lo definisco un miracolo vero e proprio. Allego documentazione medica che sicuramente servirà a voi per i vostri archivi. Grazie, Gesù, grazie, cara Mamma del Cielo. Ciao e grazie Marco.
Edwige di Cagliari

(Anche i documenti medici inerenti questa testimonianza sono custoditi presso gli archivi della nostra associazione assieme a tutti quelli pervenutici in questi anni di grazie)

*** Mi chiamo Marianna, ho 24 anni ed abito in provincia di Taranto. Tre anni fa andai da un medico per una visita oculistica perché avevo problemi alla vista. Il medico specialista mi disse che aveva riscontrato cheratocono alla cornea in entrambe gli occhi. Io non capivo ed allora mi spiegò che tutto si poteva risolvere con un trapianto di cornee.
Dopo due mesi andai da uno specialista a Pistoia il quale era conosciuto per la bravura in trapianti di cornee. Il medico mi suggerì di mettermi in lista per avere un paio di cornee compatibili per me. Aggiunse queste parole che mi preoccuparono: "Non abbiamo tanto tempo, circa sei mesi e poi rischi di rimanere cieca."
La mia situazione era molto grave! Io e la mia famiglia eravamo disperati, non sapevo più cosa fare, piangevo in continuazione, pregavo e chiedevo a Dio di non farmi diventare cieca.
Un giorno mio padre raccontò della mia grave situazione ad un collega di lavoro.
Subito gli parlò di un pellegrinaggio che alcuni amici stavano organizzando in onore della Mamma dell’Amore in occasione della presenza del veggente Marco a Carbonara di Nola (Napoli). La stessa sera mio padre mi raccontò questa bellissima cosa. Dopo pochi giorni mi portò a casa un immagine della Mamma dell’Amore e subito io mi misi a pregarLa affidandomi a Lei. Decisi poi di andare al pellegrinaggio. Arrivato il giorno del pellegrinaggio mi spostai da Taranto a Bari e poi con il gruppo partimmo per Napoli.
Arrivati a Carbonara di Nola entrammo in Chiesa. Subito mi inginocchiai davanti al quadro della Madonna chiedendoLe un po’ di serenità per la grave situazione che stavo affrontando. Mentre pregavo, osservavo le persone che andavano via, via riempiendo tutti i banchi in attesa dell’incontro di preghiera. Arrivato Marco nella Chiesa si iniziò l’incontro di preghiera che si concluse con la Santa Messa di ringraziamento. Dopo la preghiera mi avvicinai a Marco, gli spiegai la mia difficoltà e chiesi preghiera. Rimase per alcuni istanti in silenzio mi impose le sue mani sugli occhi e poi mi rispose: "Stai tranquilla, io prego per te! La Mamma, Lei ti aiuterà!"
Il suo sguardo, le sue parole non le dimenticherò mai, avevo incontrato quel giorno un fratello pronto ad ascoltarmi ed aiutarmi. Ripartii per casa serena e meno preoccupata per il trapianto che dovevo affrontare.
Dopo un mese tornai dal medico, gli occhiali che indossavo non bastavano più, più passavano i giorni e più peggiorava la mia situazione, io non vedevo!
Dopo accorati esami il medico mi disse: "Il tuo problema si è quasi risolto, non capisco cosa sia successo ma non c’è più bisogno di trapianto! A mio parere bastano due buone lenti". La gioia riempi il mio cuore, la mia gioia la dovevo alle preghiere di Marco, del gruppo ed in particolar modo all’intercessione della Mamma dell’Amore.
Ora, a distanza di un anno, rendo testimonianza a voi tutti, il mio cheratocono si è normalizzato ed io indosso semplicissime lenti. Ringrazio Maria ed attendo il giorno di incontrare nuovamente Marco per dirgli grazie e per chiedergli di ringraziare per me la cara Mamma dell’Amore.
Marianna S. di Martina Franca (Taranto)

(Presso la nostra sede di Paratico conserviamo i documenti clinici che ci sono stati consegnati e spediti.)

*** Lomazzo è un paese della bassa comasca e fin dai primi del ‘900 ha ospitato una comunità numerosa di suore. Preziosa era la presenza delle suore della Carità, a cui era affidato il convitto, l’asilo nido e due asili per l’infanzia.
Col tempo il numero delle suore diminuì per una serie di fattori. Nel febbraio 2002 la Superiora Provinciale decretò che la comunità delle suore di Lomazzo doveva essere chiusa per mancanza di vocazioni. Le suore presenti sarebbero state trasferite, due in altra comunità ed una alla casa di riposo. Il decreto e la decisione ormai erano già stati consegnati al Vescovo di Como.
I parrocchiani erano sbigottiti. Una marea di lettere furono mandate alla Madre Generale, al Vescovo e perfino al Santo Padre. La risposta alle nostre lettere era sempre unanime: "Accettate la volontà del Signore!".
A questo punto era solo possibile pregare e sperare in un miracolo. Nel mese di marzo dello stesso anno io ed un gruppo di persone eravamo a Paratico in occasione dell’anniversario delle apparizioni, abbiamo chiesto a Marco di pregare per le nostre suore ed insieme a lui abbiamo pregato davanti al quadro originale della Mamma dell’Amore.
Ogni volta che ci recavamo a Paratico, rinnovavamo la richiesta al veggente che un giorno diede una risposta: "Se è per i giovani, la Madonna aiuterà. Preghiamo!"
Sabato 28 luglio 2002, poco prima di mezzogiorno, arrivò in Parrocchia una telefonata che chiedeva alle suore di interrompere i preparativi della partenza. Questa comunità chiusa da pochi mesi, per un mistero non comprensibile a noi, veniva riaperta con l’assegnazione di un’altra suora.
Grande fu la gioia di tutti, consapevoli, compreso il parroco, di aver ottenuto una grande grazia per intercessione di Maria. Grazie, Gesù e Maria, noi vi amiamo!
Rosalba di Lomazzo (Como)

*** Alcuni mesi fa ho preso a Paratico un boccettino di olio benedetto dalla Mamma dell’Amore portandolo a casa. Ho messo il boccettino su di un mobile ed ho notato dopo alcuni giorni che l’olio traboccava ed era sparso sul mobile. Sapendo che il boccettino conteneva un batuffolo di cotone con alcune gocce di olio, io non credevo ai miei occhi.
Ancora oggi, a distanza di sette mesi, conservo il boccettino che spesso trabocca di olio benedetto e di questo ne rendo testimonianza.
Maria C. di Milano

*** Sono un uomo di 43 anni e dopo una vita travagliata, nell’anno santo 2000, seguendo i consigli del Santo Padre, ho intrapreso un cammino mariano di conversione fatto di serietà ed impegno.Questa era la prima volta nella mia vita. Avevo già avuto delle esperienze a Lourdes con l’Unitalsi ma non avevo trovato ciò che serviva alla mia vita.
Un giorno mi trovavo in un Santuario bergamasco e in quel momento chiesi alla Madonna di mandarmi in un luogo a Lei caro per servire Dio ed aiutare i fratelli.
In quel periodo sentivo parlare tanto di Medjugorje ed allora andai in pellegrinaggio nell’agosto 2002. In questo paesino della ex Jugoslavia incontrai un gruppo di persone che mi parlarono di Paratico e mi consegnarono un giornalino con i messaggi e notizie di quel luogo. Rimasi meravigliato perché la Madonna, che io cercavo lontana, l’avevo a pochi chilometri da casa. Mi recai a Paratico. Ecco, cari amici, con la presente rendo testimonianza che soltanto in questo luogo, caro alla Madonna e a Dio, ho avuto una esperienza singolare ed allo stesso tempo grande. Ho ricevuto la grazia di avere un tale vero rapporto filiale con Maria che il mio cuore palpita per Lei e per Gesù.
In questo luogo ho avuto la grazia di sentite anche il profumo di rose e vi confido che non l’avevo mai sentito in altri luoghi. La presenza di Maria con il suo dolce ed inconfondibile profumo la sento in luoghi impensabili e soprattutto durante momenti di adorazione e di preghiera.
Grazie, Mamma, perché la mia vita da orfano è terminata. Scusami se non ti ho mai chiesto la guarigione fisica, la mia sofferenza la offro a Te e a Gesù.
Marco R. (Bergamo)

* Mio padre da tempo soffriva di disturbi alla vista, all’udito e la sua capacità motoria e di concentrazione svaniva giorno dopo giorno. Era sabato 26 ottobre 2001 quando durante il pranzo mio padre fu preso da un fortissimo attacco alla testa e non riusciva più a portare neppure la forchetta alla bocca! Vista la gravità partimmo subito per l’ospedale. Arrivati all’ospedale di Borgo Roma in Verona, i medici costatarono che dalla sintomatologia clinica si trattava di un’ischemia cerebrale. Con l’ambulanza fu trasferito in un altro ospedale e da quel giorno iniziò il nostro "calvario". I medici ci informarono che era necessaria un’operazione urgente ed i rischi erano che mio padre rimanesse senza l’uso della parola, paralizzata la parte destra e lesionato l’occhio.
Il giorno 8 novembre prima del mezzogiorno i medici decisero di fare l’operazione.
Durante l’operazione mia madre è rimasta in preghiera nella cappellina accanto alla sala operatoria ed io nel corridoio in attesa di parlare con i medici.
Al termine dell’operazione, nel tardo pomeriggio, il neurochirurgo uscito dalla sala operatoria mi informò subito dell’operazione. Mi disse: "L’intervento è andato bene, siamo riusciti a togliere il tutto, ma l’esame istologico estemporaneo ci dice che è una metastasi probabilmente di derivazione polmonare". All’udire queste parole mi sono sentita cadere il mondo addosso, ormai la situazione era veramente drammatica per mio padre.
Tra vari esami medici, terapie ed altro ancora, mi misi a navigare in internet alla ricerca di informazioni sulla patologia di mio padre. Nella navigazione trovai il sito dedicato alla Mamma dell’Amore. Mi ricordo che mi colpì l’immagine della Madonna, colori luminosi che trasmettevano luce e forza. Io mi sentivo protetta solo nel guardare quell’immagine. Una sera non esitai e chiamai l’associazione per poter parlare con Marco. Dopo alcuni tentativi riuscii a parlare con lui spiegando la nostra situazione. Dalla sua voce udii parole rassicuranti, piene di fede che mi diedero un po’ di serenità all’animo. Mi disse che la Madonna sarebbe intervenuta guidando le mani dei chirurghi e che l’intervento sarebbe andato bene. Mi fece poi inviare un’immagine della Mamma dell’Amore con il petalo di rosa benedetto che arrivò due giorni prima dell’operazione. La consegnai a mia madre che la portò vicina al letto del papà.
L’operazione venne poi eseguita a fine gennaio e dagli esami emerse che si trattava sì di un tumore ma benigno. Quindi bisognava ancora scoprire da dove partiva la neoplasia. I medici effettuarono TAC, scintigrafia ossea, gastroscopia, colonscopia e molti altri esami e l’esito era sempre positivo. I medici stessi rimanevano perplessi davanti a tale caso clinico.
Nel frattempo c’eravamo recati a Paratico per pregare la Vergine con Marco e dal mese di febbraio 2002 non potevamo più mancare all’appuntamento con Maria.
Nel mese di luglio, dopo altri accertamenti medici, si evidenziarono due noduli ai polmoni per cui era necessaria un’altra delicata operazione.
Ora, a distanza di un anno dall’ultima operazione e due dalla prima, voglio testimoniare che mio padre effettua soliti esami di routine e tutti danno esito negativo che rende perplessi i medici curanti che non riescono a capacitarsi di quanto accaduto. Per i medici questo caso è un mistero!
Nel nostro cuore la risposta invece c’è: la Mamma dell’Amore ci ha accolti sotto il suo manto ed ha protetto mio padre con tanto amore.
Grazie, Marco per le tue preghiere. Grazie, Gesù e Maria.
Elena di Verona

*** Io all’età di tredici anni conobbi mio marito e a sedici anni e mezzo ho avuto il mio primo ed unico figlio. Verso i sei mesi di gravidanza i medici mi dissero che il bambino aveva delle malformazioni ai reni e che, non appena possibile, lo avrebbero operato in grembo o lo avrebbero fatto nascere prima del tempo. Questo non accadde ed il bambino nacque al nono mese. Dopo la nascita lo si sottopose ad esami specifici ed i medici consigliavano un’operazione presso l’ospedale di Bologna o Ferrara. Mio marito decise di andare in un ospedale della sua città d’origine ed io, pur essendo contrariata, decisi di seguirli a Matera. Ripetuti gli esami ed i controlli ci informarono che il bambino era sanissimo e la malformazione che aveva allarmato i primi medici non era più presente. Dopo alcuni anni mio marito venne sottoposto ad alcuni interventi chirurgici per un tumore maligno. Dopo gli interventi e sette mesi di chemioterapie anche lui è salvo per un miracolo.
Non avevamo un momento di tranquillità in casa nostra, prima mio figlio, poi mio marito e poi la mia malattia. Io mi trovai a lottare tra la vita e la morte. Non ce la facevo più! In quel momento il mio matrimonio andava a rotoli, la mia vita era appesa ad un filo, il mio futuro lo vedevo così nero che io persi perfino la fede.
In quel periodo venne a farmi visita mia nonna. La nonna che mi aveva cresciuta e che mi aveva tanto aiutata. Un giorno mia nonna mi parlò di Marco, a cui non credevo. Ma da quel momento mia nonna, il gruppo di preghiera e lo stesso Marco pregavano per me.
Io stavo molto male, dovevo essere operata perché i medici mi riscontrarono la duplicazione cistica del retto.
Prima dell’intervento incontrai personalmente Marco a Bari. Lui mi disse solamente che avrebbe pregato per me e di sforzarmi anch’io a pregare, solo così sarebbe andato tutto bene. Io in verità pensavo a tutto tranne che pregare.
Il giorno prima dell’operazione mia nonna venne in ospedale portandomi l’olio benedetto, l’acqua di Paratico ed una medaglietta della Madonna che io accettai per non essere scortese.
La mia compagna di stanza in ospedale la sera prima dell’intervento mi vedeva agitata e mi chiese perché piangevo. Lei mi raccontò il suo calvario e mi diede una medaglietta della Madonna che a suo tempo l’aveva molto aiutata.
Subii la delicata operazione e tutto andò bene. Quando andai per la medicazione, scendendo dal lettino mi accorsi che qualche cosa era caduto, controllai e vidi che era la medaglietta della Madonna che si trovava proprio dove ero stata operata. Non ci feci caso a questi particolari e la mia fede era ancora come prima. Ebbi occasione di rincontrare Marco che mi disse: "La Mamma dell’Amore ti ha fatto un bel miracolo."
Non capivo a che cosa si riferiva. Per curiosità un giorno mi collegai al sito internet delle apparizioni di Paratico, chiedendo alla Mamma dell’Amore un segno per farmi capire se era stata Lei a farmi guarire. In quel momento la mia persona si esternò dal mondo reale, mi alzai, andai vicino al settimino, aprii il cassetto e presi qualcosa. Quando tornai in me avevo in mano la medaglia (quella che mi regalò la signora in ospedale), corsi allora in camera da letto a prendere la medaglia che mi aveva regalato la nonna costatando che era la stessa figura: su entrambe c’era la Mamma dell’Amore!
Iniziai a piangere, la gioia era grande, telefonai alla nonna e poi a Marco per raccontare cosa mi era successo. In quel momento capivo che nonostante io la rinnegavo, la Mamma dell’Amore era sempre rimasta con me.
In un "colpo solo" ho avuto tanti miracoli: sono guarita completamente dalla mia gravissima malattia, il mio matrimonio si è salvato, dopo tanti anni per la prima volta mia madre è rimasta vicina a me ed io ho ritrovato la fede. Ho conosciuto persone fantastiche che mi sono state vicine ed alle quali voglio dire: Grazie!
Ringrazia la Madonna per me, caro Marco. Ti offro le mie preghiere. Grazie di cuore.
Veronica L. di Matera

*** Carissimi, da quando ero ragazzino ho sempre sentito nel mio cuore il desiderio di avvicinarmi alla Chiesa e di pregare. Mi sono sempre accostato con fede ai Santi Sacramenti e pregavo il Rosario. Un bel giorno, tramite una mia amica, ho avuto un giornalino che parlava della Mamma dell’Amore e del suo strumento.
Incuriosito da questa esperienza, telefonai all’Associazione per parlare con Marco e nel mio cuore sentii tanta pace. Da quel momento ho pregato ogni giorno il Santo Rosario e grazie alla Mamma dell’Amore la mia fede si è rafforzata ed arricchita. Ringrazio Dio di aver incontrato personalmente Marco, condividendo con lui alcuni momenti di preghiera.
Oh, Mamma, ti supplico, entra in noi ed aiutaci! Mamma dell’Amore, insegnaci ad amare Tuo figlio Gesù. Un saluto ed un grazie.
Pino di Villa San Giovanni (Reggio Calabria)

*** Caro Marco, mi chiamo Gianni, ti ho conosciuto tramite mia moglie che spesso mi parlava di te e ti confesso che io ero molto scettico. Le cose sono cambiate dal momento che ti ho conosciuto. Quando ti ho incontrato, ti guardavo e sentivo dentro di me, fondamentalmente pessimista, che stava nascendo qualcosa di diverso. Adesso vedo il mondo con occhi diversi, tanto che la bestemmia che prima era dentro di me e spesso sulle mie labbra, adesso si è trasformata in preghiere.
Ho chiesto a mia moglie: "Anna come si prega? Come si usa la corona del Santo Rosario?". Così abbiamo iniziato a pregare insieme e sto imparando a pregare.
Ringrazio la Mamma dell’Amore che mi ha aperto il cuore, ora amo Gesù ed i fratelli che mi circondano. Grazie, Gesù dell’amore che hai riversato su di me.
Ti saluto con affetto e spero di rivederti presto. Con questo scritto desidero rendere pubblica la mia testimonianza per il bene di molti.
Giovanni di Catona (Reggio Calabria)

*** Nel maggio del 2001 mi fu diagnosticato un carcinoma all’esofago all’altezza della cervicale. Un’anima mi parlò di Marco ed io cercai di incontrarlo e di parlargli. Durante il nostro incontro Marco mi disse di pregare con tanta fede la Mamma dell’Amore.
I mesi successivi stavo molto male per le terapie che facevo e rimasi in ospedale tutta l’estate. Io però mi sentivo bene, ero serena e tranquilla, quasi che tutto quello che mi succedeva non mi riguardasse e fosse fuori di me. Passarono alcuni mesi, arrivò Natale ed andai a fare il controllo. Quando ritirai l’esito, il professore mi disse: "È arrivato il momento di operare". Io non volevo perché mi sentivo bene e allora chiamai Marco per telefono, gli spiegai tutto ed egli mi disse: "Ma cosa vogliono operare? Cosa vogliono vedere i medici, forse quello che non c’è?
Così io decisi di non farmi operare. Ora sto bene, ma la cosa più importante che voglio sottolineare, è che non mi sono mai sentita sola e scoraggiata, anche nei momenti più bui in me c’era una grande forza.
Ho sempre pregato e avuto fiducia nella Mamma dell’Amore, per questo tutti i giorni La ringrazio infinitamente e La prego di conservarmi in salute e di aumentare la mia fede.
Grazie, caro Marco per le tue preghiere che contraccambio di cuore, spero che la Madonna ti accompagni sempre nella tua vita.
Paola P. di Pompiano (Bs)

(Presso la nostra sede di Paratico conserviamo i documenti clinici che ci sono stati consegnati.)

*** Carissimo Marco, colgo questa occasione per inviare tantissimi saluti e baci a te e alla tua famiglia.
Marco, ti chiedo una cortesia, dai un grande bacio da parte mia alla Mamma. Dille che Le voglio un bene immenso e chiedile di proteggerci. Il mio amore per Gesù e per Lei è così grande che sento nel mio cuore il desiderio di pregare. In questa vita di preghiera, forte ed intensa, mi sento molto più serena ed appagata. Ti assicuro che tutto il gruppo di preghiera, consacrato alla Mamma dell’Amore, prega ogni giorno per te e per tutto il movimento. Marco caro, una cosa ti chiedo: non ci abbandonare mai, noi tutti siamo vicini a te ed andremo avanti nella missione e nell’opera che la Mamma ha voluto e vuole per ognuno di noi.
Ti salutano tutti gli amici del gruppo di Villa San Giovanni, ricordando il bellissimo incontro del 30 maggio scorso qui da noi. Un saluto affettuoso ed una preghiera.
Concettina di Villa San Giovanni (Rc)

*** La mia vita è sempre stata piena di sofferenze e dispiaceri. Io pregavo ed imploravo il Signore e la Madonna, ma non mi sentivo ascoltata. La mia esistenza era triste, mi sentivo il peso della croce e non trovavo la pace nella mia povera anima. Mi avvicinai ad un gruppo del rinnovamento ma non trovavo la pace dentro di me, vacillavo e non ero costante nella mia vita spirituale. Un giorno un amico mi parlò delle apparizioni della Mamma dell’Amore e mi donò un giornalino che parlava di questi avvenimenti. Mentre leggevo il messaggio della Madonna, sentivo nel mio cuore una gioia immensa ed indescrivibile. Dopo alcuni mesi ho avuto la gioia di incontrare qui nella mia città il fratello Marco e mentre parlavo con lui, sentivo nel mio cuore la stessa gioia, pace e serenità.
Dopo questo incontro la mia vita è cambiata. Questo desideravano Gesù e Maria per la mia conversione totale. Dentro il mio cuore non c’è più la tristezza ma la pace, l’amore e tanta serenità… Io mi sentivo inascoltata ed abbandonata da Dio, ma lui stava preparando per me grandi grazie.
Grazie, Gesù, grazie, Mamma, per tutto quello che avete fatto per me. Avete messo nelle mie mani la corona del Santo Rosario e per ringraziarVi ogni giorno con i fratelli del cenacolo di preghiera vi lodiamo e ringraziamo. Benedici questa casa e tutte le nostre case.
Filippa di Villa San Giovanni (Rc)

*** Caro Marco, le scrivo questa lettera per dirle che grazie alle sue preghiere, mio padre sta guarendo. Avevo chiamato alcuni mesi fa chiedendole di ricordare mio padre in quanto dalle analisi si diagnosticava una leucemia. Abbiamo pregato molto e lei ci ha aiutati. Alcuni giorni fa abbiamo rifatto gli esami ed i medici, stupiti, non riescono a capire come mai le piastrine siano salite così tanto. I medici sono contenti e pieni di speranza in quanto la situazione si sta mutando. Durante questo periodo ho chiesto alla Vergine Maria, davanti all’immaginetta di Paratico, di avere il dono di una gravidanza, dato che sono anni che cerchiamo un figlio. Con questa ringrazio per le preghiere per mio papà e le chiedo di ringraziare la Madonnina perché attendo un figlio. La saluto e ringrazio di cuore.
Tiziana e papà Giorgio G. di Mantova

*** Carissimo Marco, oggi (domenica 26 settembre - quarta domenica del mese) sono stata a Paratico come ogni volta da un anno a questa parte, ma non è stata come le altre volte, per me si è trattato di un giorno speciale. Al momento dell’imposizione delle mani, mi sono avvicinata e mentre mi imponevi le mani ho sentito una forza enorme entrare nella mia testa al punto da sentirmi oscillare. Sarei caduta se non avessi avuto un minimo di reazione. Le tue dita, che mi segnavano con il segno della croce sulla fronte, mi tenevano attanagliata da un’energia fortissima che non mi permetteva il distacco. Non chiedo spiegazioni per l’accaduto, ho capito che la misericordia di Dio è infinita e per questo ringrazio Gesù e la Madre Celeste che si serve di persone pulite come te per farci conoscere il Suo Amore. Ringrazio di cuore te che dedichi la tua vita, assieme alla tua famiglia, agli altri. Confido nella Mamma dell’Amore. Inoltre pregherò per te affinché la tua missione terrena sia meno gravosa e tu sia ricompensato per il bene che dai ai fratelli e alle sorelle in difficoltà. Grazie di tutto.
Patrizia di Milano

*** Era un venerdì sera e stavo navigando in internet quando trovo il sito che parla delle apparizioni di Paratico. Io sono rimasta scettica, perché credevo che la Madonna avesse smesso di apparire nel mondo dopo le manifestazioni di Lourdes e Fatima.
Ero curiosa di questa storia. Il sabato mattina ho fatto subito alcune telefonate sia in municipio che in parrocchia per prendere delle informazioni. Mi è stato riferito che un giovane, sposato, con figli, di professione geometra, sta realizzando delle opere umanitarie in vari luoghi del mondo e da 10 anni dice di vedere la Madonna.
Curiosa, il giorno dopo parto per Brescia. Arrivata nel paesino di Paratico, ho suonato il campanello di una casa privata per avere delle informazioni inerenti la strada ed ho trovato una signora molto maleducata e scortese. Mi sono rimessa in auto ed ho proseguito per alcuni vicoli del paese. Sono entrata in un bar ed ho chiesto informazioni. La gente si è messa a ridere ed alcuni mi hanno invitata a tornarmene a casa.
Allora, uscita dal bar sono salita in macchina ed ho detto tra me: "Se la Madonna appare in questo paese mi deve indicare il posto".
Dopo alcuni secondi mi si avvicina un ragazzo giovane e mi dice: "Tu cerchi Marco, il signore che parla con la Madonna? La casa d’accoglienza che è stata aperta dall’Associazione è là…" e mi indicò precisamente la strada.
Terminata la spiegazione del ragazzo, che presumo stava camminando a piedi sul marciapiede, una macchina mi suona per farmi spostare. Sono andata avanti tre metri con la macchina, non di più, mi volto ed il ragazzo non c’era più.
Niente! Partii e seguii le indicazioni di quel ragazzo e subito arrivai alla casa di via Gorizia. Da sola non sarei mai arrivata. Stavo entrando nella cappella quando fui avvolta da un intenso profumo, che mi sembrava di rose. Feci il segno della croce in cappella ed uscii nel cortile della casa. A quel punto sentii alcune persone dire: "Ecco, arriva Marco, arriva il veggente."
Io rimasi a guardarlo. Una persona normale, un ragazzo come tanti. Mi passò a circa tre metri e sentii lo stesso profumo di rose. Allora lo seguii mentre entrava nella cappella, accolto dalla gente che stava cantando.
Partecipai alla preghiera, seguii la processione e osservai il momento in cui Marco cadde pesantemente in ginocchio. In quel momento risentii il profumo che avevo sentito già due volte.
Terminata la preghiera, andai a scambiare due parole con Marco che, gentilmente, anche se era stanco, lo si leggeva sul suo volto, mi dedicò dei preziosi minuti.
Entrai nella stanza dove si trovava lui, gli diedi la mano e gli dissi: "Se lei parla con la Madonna, volevo chiedere una preghiera per me."
Marco mi rispose: "Ma scusa sorella, sei venuta fin qui, hai fatto tanti chilometri, non credi in questa apparizione, sei lontana dalla fede perché mi chiedi solo preghiere? Sai che ti ho dovuta mandare a prendere oggi!… Vedi cara sorella, tua zia suora, lei sì, amava Gesù e Maria. Allora fai anche tu lo stesso"… e mi disse poi cose che nessuno tranne me poteva sapere della mia vita passata e presente. Alla fine di tutto mi disse: "Ora credi che la Madonna appare anche oggi nell’anno 2004".
Rimasi sconvolta! Subito iniziai a piangere e singhiozzando dissi a Marco: "Scusami e chiedi alla Madonna di scusarmi se per tanti anni sono stata lontana dalla fede e non ho rispettato i comandi di Dio." Marco mi rispose con il sorriso: "Io glielo dico, ma è bene che tu vada a confessarti e così riceverai la tua guarigione."
Sì, io ero malata! Erano anni che non sorridevo più. La mia vita era diventata cupa. Marco mi ha parlato di una mia zia suora che era morta alcuni mesi prima ed era devotissima della Madonna di Fatima e di un Gesù che aveva visto una suora Polacca.
Premetto che non conoscevo Marco e lui non conosceva me, che ero arrivata a Paratico da sola e da molto lontana, che mai avevo parlato con un veggente ed ora voglio rendere testimonianza e dire alla gente di questo paese che hanno una grazia enorme e nemmeno se ne accorgono. Davvero la Madonna appare a Paratico!!! Io ne sono testimone!!!
Grazie, Vergine Maria, ora la mia vita sta cambiando dopo questo episodio bellissimo. Grazie, Marco e scusami per i dubbi ed i brutti pensieri che ho avuto su di te. Prega per me!
Celestina da Piasco (Cuneo)

*** Buongiorno, ieri per la prima volta siamo venuti all’Oasi di Paratico per l’incontro di preghiera (chi scrive si riferisce al 24 ottobre 2004). Non so come cominciare. Siamo venuti lì per essere più vicini alla Madonna e per chiedere la grazie per una brutta malattia che abbiamo scoperto nel mese di luglio a mio papà.
Eravamo presenti io, mio marito e mia sorella. Aspettavamo Marco, non l’avevamo mai visto. Quando è arrivato, ha "benedetto" le persone e mentre stava entrando in cappella, dico a mio marito: Lo senti anche tu il profumo di rose? Lui di tutto punto mi dice: Adesso non ti esaltare! Allora non ho insistito.
Quando eravamo alla collinetta, dopo che Marco ha avuto la visione, mentre si diceva il rosario e le suore presenti hanno detto l’Ave o Maria nella loro lingua di nuovo ho avvertito il profumo di rose ma questa volta sono stata zitta. Nello stesso momento mio marito mi dice: Patri senti che profumo di rose! A quel punto gli ho detto: Allora anche tu lo senti! In quel momento abbiamo sentito due ventate di profumo di rose ben distinte.
Adesso mi chiedo se è successo anche ad altri. Mi farebbe piacere saperlo. Vi chiedo gentilmente di farmi sapere se altra gente lo ha avvertito. (Noi della redazione abbiamo già provveduto alla risposta). Vi ringrazio e ringrazio lo strumento della Mamma dell’Amore per avermi fatto vivere questa esperienza. Cordiali saluti.
Patrizia di Leini (Torino)

*** Caro Marco, durante l’incontro abbiamo appreso alcune cose tristi e vederti così sofferente per le note vicende che vedono coinvolta l’autorità ecclesiastica di Paratico, che cerca di annientarti senza conoscere e senza mostrare la carità tanto predicata, ha fatto star male me e mia moglie ma credo molti tra i presenti.
Nel contempo mi ha dato uno stimolo in più per pregare per te, affinché anche questo parroco possa per lo meno conoscerti e capire che, se il 10% dei Cristiani nel mondo fossero come te, non esisterebbe la violenza, non esisterebbero le guerre e il mondo dovrebbe solo gioire con il Suo Dio.
Ecco che queste brevi righe sono per ringraziare gli amici dell’associazione e Marco per tutto quello che avete fatto per noi.
Caro Marco, grazie perché sei riuscito a trasmetterci tutto l’Amore che Gesù e la Mamma hanno per i loro figli... e per tutti gli uomini, perché hai risvegliato nei nostri cuori sentimenti rimasti celati forse per troppo tempo, perché, con il tuo esempio, ci hai incoraggiati a prendere finalmente una posizione nel vivere quotidianamente da buon Cristiani, perché il ritiro di mercoledì 8 dicembre è stato per noi molto significativo e ha rappresentato un nuovo stimolo a proseguire su questa strada, a continuare con più fervore il cammino di fede che abbiamo cominciato a percorrere. Grazie perché la vostra semplicità, la vostra disponibilità, la vostra ospitalità ci hanno fatto sentire "a casa", ci hanno fatto sentire parte di un’unica grande famiglia... quella della MAMMA DELL’AMORE! Noi vi siamo sempre vicini con la preghiera.
Ieri 26 dicembre io e mia moglie abbiamo Consacrato la nostra vita al Sacro Cuore di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria, vi garantisco è stata la cosa più bella ed emozionante che mi sia mai capitata da quando sono al mondo!
Considerato che fino a due mesi fa un po’ per esperienze negative e un po’ per comodità io e la Chiesa viaggiavano su due carreggiate nettamente contrapposte, oggi credo di potere affermare che i miracoli esistono! Grazie, Mamma dell’Amore, grazie, caro Marco.
Maurizio e Laura di Milano

*** Da undici anni seguo le apparizioni della Mamma dell’Amore ed il gruppo di preghiera di Paratico. Il 27 marzo 2005, giorno di Pasqua, come ogni quarta domenica del mese, ho preso parte alla processione e ho partecipato alla preghiera sulla collina delle apparizioni.
Quella data, 27 marzo, aveva per me un triste ricordo e significato. Sei anni fa, infatti, veniva diagnosticata a mio marito una malattia incurabile che l’avrebbe presto portato alla morte.
Si può quindi immaginare quale fosse il mio stato d’animo.
Ad un tratto durante la preghiera guidata dal veggente Marco, ho sentito un intenso profumo di rose. Era come se la Mamma Celeste, che tanto amo, fosse lì accanto a me.
Al termine della processione e della preghiera, Monsignor Alfredo, ha celebrato una Santa Messa di ringraziamento a Dio per questi anni di grazia donatici dall’amore di Dio. Al momento dell’elevazione, guardando l’Ostia, ho visto in essa riflesso il volto di Gesù Cristo. È stato un momento indescrivibile, un insieme di emozioni: disorientamento, stupore, gioia… La tristezza di un giorno che mi ricordava la malattia di mio marito, si è trasformato nella gioia della Risurrezione. Grazie, Gesù! Grazie, Mamma dell’Amore!
Maria S. (Bergamo)

*** Carissimo Marco, sono Nunzia e volevo ringraziarti per le tue preghiere. Innanzitutto ringrazio la Mamma dell’Amore perché ha esaudito le nostre preghiere ed i miei desideri.
Avevo fatto degli esami clinici il 18 aprile 2005 e mi trovarono una ciste all’ovaio sinistro di 31 mm. Mi sono affidata alla Madonna Santissima con fede! Adesso sono stata ad un controllo il 10 agosto 2005 è la ciste non c’è più, l’ovaio di sinistra è normalissimo.
Grazie di cuore Mamma dell’Amore, grazie, fratello Marco.
Nunzia di Campo (Reggio Calabria)

*** Carissimi dell’Associazione, vi invio la mia testimonianza di guarigione avvenuta a fine maggio 2005 per dire grazie a Dio e alla Madonna. Nella Bibbia, non ricordo il versetto, c’è scritto che non si accende una lampada o una lucerna per poi nasconderla, ma la si mette sul tavolo affinché faccia luce a tutta la stanza. Perciò le testimonianze vanno date per dire grazie a Dio!
Marco, ringrazio voi per le vostre preghiere, ma soprattutto la Mamma dell’Amore. Il 26 maggio fui colpita da una fortissima labirintite al lobo dell’orecchio sinistro.
Dai dolori dovevo rimanere a letto e dormire con tre cuscini, non potevo muovere la testa, vomitavo in continuazione e non potevo alzarmi per nessuna ragione.
Ho fatto una cura per tre giorni senza ottenere benefici. Mia madre, in occasione della visita di Marco al gruppo di Villa San Giovanni (fine maggio) volle essere ricevuta per parlare del mio stato di salute.
Preciso che io ero rimasta a letto, ero in casa da sola e mia madre si era recata per incontrare il veggente Marco. La risposta di Marco a mia madre fu questa: "La Madonna la sta guarendo… Vedrai che tua figlia si alzerà presto dal letto. Preghiamo…"
Quando quel pomeriggio mia madre tornò a casa, mi vide alzata, mi cambiavo le lenzuola del letto, camminavo per casa, mi rinfrescavo, mi cambiavo il pigiama… Io che ero rimasta scettica dissi col cuore: "Oh, Madonnina mia, ti ringrazio".
Il giorno seguente venne lo specialista a visitarmi e con grande stupore si accorse che non c’era più niente all’orecchio. "Si alzi, può uscire perché è perfettamente guarita" mi disse il dottore. Ancora adesso, mentre rendo testimonianza, resto così meravigliata e ripeto sempre che la Madonna è grande. Da quel momento io invoco Maria con fede e sono certa che Lei mi è vicina e mi benedice.
Grazie Marco, grazie, Madonnina mia.
Giuseppina di Campo Calabro (Reggio Calabria)

*** Carissimi amici dell’Associazione, come avviene ogni anno, lo scorso 20 luglio mi sono sottoposta ad una visita cardiologica. Dopo la visita e l’elettrocardiogramma, il medico non convinto del mio stato di salute, mi consigliò di sottopormi ad una coronarografia. Io ero dubbiosa e spaventata.
L’esame è un delicato intervento eseguito da svegli e attraverso una sondina, salendo dall’inguine sinistro arrivando al cuore, si valuta se le arterie sono pervie (libere). Ero molto agitata e preoccupata. Telefonai all’Oasi di Paratico per chiedere preghiere e potei parlare direttamente con Marco spiegando così la situazione. Lui mi rincuorò dicendomi: "Se l’esame come suggeriscono i medici va fatto, è meglio farlo. Secondo me è solamente lo stress e il caldo stagionale. Io prego per te."
La stessa sera mi affidai alla Mamma dell’Amore con queste parole: Dolcissima Mamma, Tu sai le condizioni del mio cuore. Illumina le menti dei medici ed assistimi in questo delicato intervento.
Il giorno seguente informai il mio medico curante di volermi sottoporre al delicato esame e così informai anche i miei famigliari.
Il 25 luglio mi ricoverarono presso la divisione cardiovascolare dell’Ospedale di Belvedere Marittimo (provincia di Cosenza) e subito iniziarono una serie di esami clinici. Risultato dei primi esami era insufficienza mitralica di grado lieve. I risultati non erano allarmanti, quindi non era più necessario sottopormi alla coronarografia. Parlando con il cardiologo mi consigliò di farmi una bella vacanza perché i problemi erano dovuti allo stress accumulato.
Il giorno dopo, sempre in ospedale, mi sottoposi ad esami specifici per la tiroide visto che gli esami fatti un anno prima erano poco belli. La Madonna nuovamente si chinò su di me e mi benedisse…
Nell’ecografia del 24 giugno 2004 mi diagnosticarono tre noduli alla tiroide (nel documento clinico allegato si riportano le grandezze di ciascun nodulo). Nell’ecografia del 26 luglio 2005 si diagnostica invece un solo nodulo. I due noduli, quello di destra e quello di sinistra sono spariti!
Allego a questa mia testimonianza tutta la documentazione medica che evidenzia la miracolosa guarigione. Dico grazie a Dio e alla Vergine Maria Mamma dell’Amore per l’amore e la predilezione a me donata.
Con questa mia personale testimonianza desidero aggiungere dell’incontro avvenuto con l’Arcivescovo di Reggio Calabria. In data 8 giugno 2005, dopo aver fissato un appuntamento telefonico con la sua segreteria, mi sono recata nella Curia di Reggio Calabria e sono stata ricevuta dall’Arcivescovo Mons. Vittorio Mondello.
Durante l’udienza ho parlato al mio Vescovo della bellissima esperienza che sto vivendo e mi sono intrattenuta per oltre venti minuti. Al termine dell’udienza privata ho chiesto la sua benedizione e ho presentato il gruppo di preghiera che sto portando avanti settimanalmente.
Il Vescovo mi ha benedetta di cuore, con me ha benedetto l’opera di preghiera e la missionarietà che sto portando avanti con amore e dedizione. Prima di congedarmi il Vescovo si è affidato alle nostre preghiere e mi ha invitato a continuare nella missione.
Ringrazio di tutto questo la dolcissima Mamma e saluto di cuore Marco e famiglia.
Anna P. di Catona (Reggio Calabria)

***
Carissimi, nel mese di luglio 2005 abbiamo partecipato alla processione della quarta domenica del mese con il nostro nipotino che soffre di molti problemi tra cui la termoregolazione.
Durante l’apparizione faceva molto caldo e noi eravamo preoccupatissimi perché, di solito, il bambino non suda e la febbre sale a 39/40°gradi.
Quando però l’abbiamo preso in braccio era tutto sudato e la fronte era fresca: la febbre non c’era. Volevamo che anche voi veniste a conoscenza di quanto è accaduto e vi ringraziamo per la vostra gentilezza. Mamma dell’Amore, prega per noi e per il mondo intero!
La nonna e i genitori di Mattia (Milano)

*** Carissimi dell’Associazione, questa lettera che vi trasmetto l’ho mandata al Vescovo di Bergamo. Dubito che verrà letta e che ottenga risultati ma ho provato anche perché l’unione fa la forza. Questa lettera è servita soprattutto a me per raggiungere la pace interiore e questo lo ritengo un MIRACOLO della Mamma dell’Amore. (…) A Paratico sono giunta da pochi mesi "condotta" dalla richiesta di consacrazione ai Sacri Cuori ed ho trovato i messaggi tutti stupendi ed importantissimi. Mi hanno in particolare colpito i continui richiami alla consacrazione in questi momenti tanto difficili per la devozione ai Sacri Cuori. Ringraziando per tutto ciò che fate per noi, affido alle vostre preghiere anche la mia famiglia. Carissimi saluti.

Milano, 19 marzo 2006

Eccellenza Reverendissima, per anni ho avuto dubbi di fede. Venti lunghi interminabili anni! Vivere senza sentire Dio accanto a me è stato come trovarsi in una stanza buia. Venti anni di sbagli, di sofferenze, che ho causato anche a chi mi stava accanto e questo a causa del mio comportamento errato e soprattutto di offese verso Dio. La mia vita sarebbe stata diversa se mi avessero consentito di afferrare le mani che Dio mi tendeva attraverso la Sua Santissima Madre. Sarei stata una figlia, una sposa, una madre diversa, di certo aiutata nel mio ruolo da Maria soprattutto quando i miei figli erano piccoli e nell’età della formazione. Purtroppo sono stata ostacolata. Cercavo aiuto presso tanti Sacerdoti e la Madonna appariva anche in luoghi vicino a me dove io non andavo perché i Vescovi del luogo erano contrari e i Sacerdoti sconsigliavano. Fin da piccola mi sono sempre fidata dei Sacerdoti e in particolare dei Vescovi.
Dopo aver letto, pochi anni fa, il libro di Vittorio Messori "Gli occhi di Maria" ho iniziato una ricerca comparata tra le apparizioni fino ai giorni nostri. Ho notato che le apparizioni sono accomunate, oltre che dai grandissimi frutti spirituali, quasi sempre dall’ostilità della Curia locale. Comprensibile la prudenza, ma appare incredibile il tentativo che accomuna quasi tutti i Vescovi di ostacolare questi luoghi dove si prega e dove la gente si converte. Come è possibile che il Vescovo del luogo non si renda conto che, pur nel dubbio, c’è forse il rischio di ostacolare il piano di Dio che desidera ricondurci a Sé? Stiamo vivendo momenti drammatici: forse fra non molto l’Europa accetterà di rinnegare definitivamente le nostre evidenti radici Cristiane. È logico che Dio mandi Sua Madre ad aiutarci, come del resto ha sempre fatto. Dopo essere andata in un luogo di apparizioni si è spalancata per me la porta della fede.
Penso ai patimenti dei Sacerdoti e dei Vescovi che ora non ci sono più e ora, laddove si trovano, si renderanno conto di aver ostacolato il cammino di conversione di tante persone, che come me avevano bisogno di un aiuto in più per giungere a Dio.
Penso alle sofferenze di Montanelli che non riusciva ad incontrare Dio, malgrado l’amicizia e l’aiuto di Mons. Ravasi, ci auguriamo che il suo desiderio di Dio lo abbia portato dritto dal Signore.
Per poter raggiungere la pace interiore, riuscire a perdonarmi ed essere perdonata dopo aver chiesto perdono, ho compreso che dovevo prima perdonare con il cuore chi mi aveva ostacolato nel mio cammino di conversione. Ci sono riuscita, solo da poco, offrendo per i Sacerdoti ed in particolare per quelli che in vita hanno tanto combattuto i luoghi di apparizione, i miei digiuni a pane ed acqua il mercoledì e il venerdì, come chiede la Santa Vergine, le mie preghiere, le sofferenze.
Ho saputo che lei, Eccellenza, non condivide le apparizioni di Paratico. Ora io ho una speranza: che lei si ricreda. Sarebbe la prova che quei Sacerdoti hanno ora, malgrado tutto, raggiunto la pace nelle braccia del Signore ed intercedono affinché lei agisca diversamente da come si sono comportati loro.
Ho conosciuto le apparizioni della Mamma dell’Amore da poco tempo. Questo luogo è una meravigliosa Oasi di preghiera, di pace, di amore e di conversione. Ogni volta ricevo tanta serenità e mai nessuno mi ha chiesto denaro.
I messaggi della Madonna sono meravigliosi, importantissimi e tutti perfettamente attinenti il Santo Vangelo di nostro Signore Gesù Cristo. Penso proprio che la pace interiore, che finalmente ho raggiunto, sia stato un MIRACOLO della Mamma dell’Amore.
Affido la mia famiglia alle sue preghiere invocando la sua benedizione.
Accolga i miei più devoti saluti.
Margherita

*** Carissima redazione, volevo testimoniare quanto accaduto alcuni giorni fa ad una mia amica.
Mandai al caro fratello Marco una e-mail nella quale chiedevo aiuto per una mia amica di nome Caterina, che da tempo accusava forti dolori e bruciori alla testa.
Due giorni dopo lei mi raccontò che gli era apparso in sogno un uomo forte, alto e robusto che aveva le mani appoggiate sul suo capo e premeva su di esso. Lei si svegliò poco dopo e nello stupore più totale, ogni sorta di fastidio era passato e lei si sentiva serena e tranquilla come mai le era accaduto.
Quando mi descrisse il sogno chiesi se conosceva quell’uomo, ma lei rispose che non lo aveva mai visto prima di allora. Le mostrai allora una fotografia di Marco e lei stupita riconobbe in lui l’uomo del sogno… Non avendo il computer mi sono offerta io di fare giungere a voi la sua testimonianza.
Lode e gloria a Gesù e Maria.
Giuseppina S. dalla Calabria

IL MIRACOLO DEL SOLE…
*** Desidero testimoniare quanto ho potuto vedere il giorno 26 marzo 2006 subito dopo l’apparizione della Mamma Santissima.
Abito in provincia di Como e da diversi anni ogni quarta domenica del mese mi reco a Paratico per pregare la Mamma dell’Amore.
Già due anni fa, in occasione del decimo anniversario delle apparizioni, con molte altre persone avevo potuto ammirare estasiata il disco del sole, divenuto di colore azzurro metallizzato, pulsare e poi roteare in senso orario.
Quest’anno, in occasione del dodicesimo anniversario, c’era anche mio marito e, siccome era rimasto perplesso per quanto avevo allora descritto, desideravo che anche lui potesse vedere il fenomeno.
Pregavo la Mamma dell’Amore perché non desse un segno a me ma a mio marito, che ne aveva bisogno per rafforzare la propria fede.
Durante l’apparizione pregavo, però di tanto in tanto guardavo il sole, ma poiché non succedeva nulla pensai: "Mamma dell’Amore non importa, aumenta però la nostra fede".
Dopo l’apparizione, quando Marco se ne stava andando, io e una ventina di persone indugiavamo ancora prima di scendere dalla collina. Ad un certo punto, guardando il cielo, vidi una grossa scia blu a forma di croce, che partiva dal sole il cui disco aveva assunto la forma di un’ostia argentata, circondata da un’aureola di luce, che palpitava.
Anche mio marito ha potuto ammirare sbalordito il fenomeno. La scia blu era scomparsa, ma era rimasto il disco palpitante a forma di ostia circondato da aloni di luce, che assumevano colori diversi, giallo, rosso, blu…
Ciò che meravigliava era anche il fatto che noi presenti continuavamo ad osservare senza provare sensazione di fastidio agli occhi, anzi, ne eravamo attratti.
Il fenomeno è durato quasi un quarto d’ora, poi il sole è tornato splendente come prima.
Ho pianto per la commozione non solo per la straordinaria visione, ma perché la Mamma dell’Amore mi aveva esaudito.
Grazie Mamma! Grazie Gesù che hai permesso tutto ciò.
Grazie anche a Marco che, come strumento della Mamma Celeste, ci ha insegnato a pregare ed amare la Santissima Trinità.
Rosalba M. (Lomazzo)

*** Non posso che confermare quanto esposto da mia moglie Rosalba. Lo straordinario avvenimento ha dato una spallata al mio residuo scetticismo, convincendomi che non è vero solo quello che vediamo e tocchiamo materialmente, ma che c’è qualcosa o meglio qualcuno che guida amorevolmente i nostri passi, pur lasciandoci completamente liberi di fare le nostre scelte.
Biagio

(Sono giunte diverse testimonianze identiche alle ultime due; per motivi di spazio, abbiamo scelto di pubblicare per il momento le presenti. Grazie.)

*** Premetto che ero un bestemmiatore. Dio per me non esisteva se non solo per insultarlo e bestemmiarlo. Alcune conoscenti mi hanno detto che un giovane della Lombardia parlava ogni mese con la Madonna. Io non ci credevo ma ero curioso di cosa mi avrebbe detto sulla mia salute. Ho parlato a lungo con lui… Non mi ha parlato della mia salute ma dei miei errori e della mia lontananza da Dio… Mi ha sconvolto… Non ho dormito per tre notti e tre giorni…
A distanza di una settimana ho cambiato vita. Ora vado a Messa tutte le domeniche, mi sono confessato e la bestemmia non è più né sulle mie labbra né nel mio cuore.
A chi devo dire grazie? A colui che viene perseguitato da tanti preti... al caro signor Marco che veramente vede Maria, io ne sono certo. Questo mio scritto è per dire grazie a Dio e chiedere perdono a Lui e a tutti coloro che ho scandalizzato nella mia vita con il mio modo di fare e di pensare. Gesù, ora io ti grido: TI AMO!
Renato (Puglia)

*** Con questa mia voglio rendere gloria a Dio, testimoniando la straordinaria e stupenda esperienza alla quale per grazia di Dio sono stata resa partecipe in veste di testimone oculare.
Era il giorno 27 agosto 2005 verso le 17 circa, ero in preghiera nella cappellina dell’Oasi di Paratico con altre quattro persone oltre a Marco e a me, due delle quali non le conoscevo.
Eravamo giunti alla terza o quarta Ave Maria della quinta decina del Santo Rosario quando all’improvviso ho avvertito che Marco si spostava nella cappella dicendo qualche cosa che non ho compreso. Ho alzato lo sguardo e ho visto Marco che, in estasi, protraeva le mani verso l’alto (come se stesse per prendere qualche cosa) e, con mio grande stupore, ho visto nettamente una particola che in quel momento si è materializzata nelle mani di Marco. La particola si vedeva nitidamente in quanto in cappellina c’è una buona illuminazione.
A questo punto Marco ha preso l’Ostia tra le mani e l’ha adagiata molto lentamente in bocca.
La bocca è rimasta però aperta e quindi l’Ostia era visibile.
In seguito Marco ritorna dove era seduto e quando si risveglia vedo che, per un istante, si meraviglia di avere qualche cosa in bocca e fa per prenderla, ma non lo fa perché si capisce benissimo che realizza ciò che ha in bocca e quindi deglutisce.
Dopo una fortissima emozione e commozione da parte di tutti abbiamo ripreso la preghiera.
L’intensità di emozione che si è creata è stata tale che non ho fatto altro che piangere di gioia e di commozione per tutto il tempo, con la pace e la serenità nel cuore.
Il tutto è durato due o tre minuti. Ringrazio il Signore di avermi reso partecipe di un così grande segno che non esito a chiamare uno straordinario MIRACOLO EUCARISTICO.
Gloria a Dio e grazie a Marco, suo umile strumento, di cui il Signore si serve; grazie per questa meravigliosa, inconsueta, unica, stupenda ed incredibile esperienza di vita e di crescita spirituale.
Con affetto rendo questa mia testimonianza nella speranza che possa essere di aiuto ai miei fratelli.
Marta F. (Milano)

TESTIMONIANZE DALL’OLANDA
*** Era un lunedì sera di febbraio quando andai ad un gruppo di preghiera nella città in cui vivo Veenendaal, in Olanda. Il gruppo era formato da solo due persone. Una signora olandese ed una di Curaçao, un’isola dei Caraibi e colonia olandese. "Ma guarda", pensai. "In un paese dove l’ateismo dilaga e dove è difficile coltivare la fede, due persone si ritrovano fedelmente ogni lunedì sera a pregare assieme. Devono essere davvero mosse da qualcosa di superiore". Avevo portato con me alcuni messaggi della Madonna e delle immaginette con la preghiera di consacrazione, così, se ci fosse stata l’occasione, avrei parlato delle apparizioni mariane e avrei fatto loro leggere alcuni messaggi.
Dopo aver pregato e cantato assieme ho raccontato delle apparizioni a Paratico, della venuta di Marco nella nostra parrocchia nel 2001 e della possibilità di riunirci a pregare insieme settimanalmente il Santo Rosario. Con non poca meraviglia ma contemporaneamente, pensando che le vie del Signore sono davvero infinite e che lo Spirito Santo opera in noi se gli lasciamo spazio, ho visto che le mie parole sono state accolte e dopo qualche giorno sono ritornata da loro e abbiamo recitato assieme il Rosario. Ci siamo allora riproposte di incontrarci una volta alla settimana per recitare il Santo Rosario e a noi si sono unite altre due persone, che già sapevano delle apparizioni di Paratico.
Il detto "da cosa nasce cosa" ha avuto riscontro nello svolgimento dei fatti. Dopo aver partecipato all’incontro del mese di marzo, in occasione del 12° anniversario delle apparizioni, e una volta ritornata nel gruppo, aver raccontato e data la mia testimonianza, è sorta spontaneamente l’idea di andare assieme a Paratico in occasione di una delle successive processioni. Detto e fatto: altri hanno aderito alla proposta e così abbiamo formato un gruppetto di sette persone e per l’ultima domenica di maggio siamo partite alla volta di Paratico. Ognuno di noi portava in sè sicuramente aspettative, curiosità, ansia per l’ignoto e il soprannaturale, richieste personali e quant’altro. Arrivate all’oasi di Paratico siamo state accolte con tanto calore e affetto. È stato molto apprezzato il fatto che Marco, durante gli incontri di preghiera, abbia dato spazio al nostro gruppetto permettendoci di recitare alcune decine del Rosario in lingua olandese e di fare alcuni canti sia in olandese che in papiamento, la lingua delle isole caraibiche.
La preghiera e il canto sono linguaggi universali che accomunano tutti noi, sorvolano ogni barriera culturale e ci fanno capire che siamo davvero fratelli in ogni angolo della terra. Già riflettere su questo ci deve far innalzare un inno di lode e ringraziamento al Creatore. È stato anche molto bello che tutte le persone del gruppo abbiano spontaneamente chiesto di Consacrarsi al Cuore Divino di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria.
Durante gli incontri di preghiera alcune di noi erano visibilmente commosse ma non della commozione generata dai canti e dal luogo, ma da quella che deriva dall’incontro dello spirito con il divino. Cosa dire poi del momento dell’apparizione? Personalmente, per una serie di circostanze, mi sono trovata per la prima volta di fianco a Marco ed ho potuto osservare la meravigliosa leggerezza del suo corpo, la radiosità, trasparenza e serenità del suo volto, come quella di un bambino piccolo a cui la sola vista della madre basta per colmarlo di gioia profonda e duratura. Una volta terminata l’apparizione invece ecco che improvvisamente ho visto la gravità del corpo fisico ritornare, come se il corpo fosse gravato tutto d’un tratto da un peso fastidioso. In quel momento ho nuovamente capito che davvero il nostro spirito, quando incontra il divino (e non è necessario andare in estasi come succede al caro Marco), si riveste di splendida leggerezza e soavità e che tutto ciò che ci tiene legati al materiale svanisce e perde di importanza. A questo punto viene spontanea la riflessione di come mai ci lasciamo maggiormente permeare del materiale in tutte le sue accezioni e non ci lasciamo invece investire dal Divino che può operare in noi tante meraviglie.
Al nostro rientro in terra olandese eravamo tutte stanche del lungo viaggio, ma molto contente e ricolme di doni ed energia spirituale. Il viaggio a Paratico ci ha avvicinato l’una all’altra, facendoci incontrare direttamente l’altra persona nel suo intimo senza fronzoli inutili.
Ognuna di noi, nel proprio intimo, ha portato con sè qualcosa di speciale da questo pellegrinaggio che sicuramente, se impiegata nel modo giusto, porterà i suoi frutti. Ora, forti di questa esperienza, continueremo, nel nostro piccolo, il nostro gruppo di preghiera lasciando che la Madonna faccia il resto. Abbiamo trovato l’ispirazione e la spinta che ci necessitava e continueremo su questo cammino appena intrapreso. Un grazie da parte nostra a te Marco e a tutti coloro che ci hanno accolto come se fossimo parte integrante della famiglia. E così è infatti, la famiglia di tutti noi, senza nessuna distinzione, figli dell’unico Padre.
Marina P. a nome del Gruppo di Preghiera Olandese

Qui segue la testimonianza di una delle persone del gruppo presenti all’incontro:
*** Il pellegrinaggio a Paratico e il mio incontro con Marco nell’oasi della Mamma dell’Amore sono stati per me un’esperienza particolare. Ho fatto la Consacrazione nella cappella dove è esposto il quadro della Vergine Maria e abbiamo partecipato alla processione verso la collina delle apparizioni dove Marco ha ricevuto il messaggio della Madonna. Il tutto è stato per me molto emozionante. Io non sono di religione cattolica (cresciuta in una famiglia della chiesa riformata d’Olanda) ma credente. In questa vita mi vengono assegnati compiti difficili e la mia fede in Dio e nella Madonna mi danno sempre e nuovamente la forza di andare avanti.
Nella Santa Messa, nelle preghiere, nella recita del Santo Rosario… ci sono così tante emozioni e impressioni da collocare al loro posto per un serio cammino di fede. Sono grata e felice di aver potuto partecipare a questo pellegrinaggio. Ave Maria, con Te sono felice, Tu sei la Madre di Gesù e anche Madre mia.
Janny B.

TESTIMONIANZE DALL’AFRICA
In occasione dell’ultimo viaggio di Marco in terra di missione africana, il suo 15° viaggio per la precisione, ho avuto la fortuna e la gioia di accompagnarlo e tra le altre cose, ho potuto ascoltare direttamente, da chi l’ha vissuta, la propria esperienza. Ho deciso quindi di raccogliere alcune testimonianze e le impressioni di persone del posto. Ringrazio la redazione che ha ritenuto opportuno pubblicarle.                                        Maurizio

LA RAGAZZA FUGGITA!
* Una donna a Mbalmayo viveva una situazione molto difficile, una di quelle situazioni tipiche di queste zone del mondo. Una famiglia composta da otto figli di cui tre (due maschi ed una femmina) all’università e dalle risorse economiche non certo agiate.
Un giorno come tanti altri la figlia, che frequentava l’università, fece perdere le sue tracce e non si sa per quale motivo… La madre non aveva più notizie. Il telefono della ragazza era muto e il suo fidanzato non sapeva dove potesse essere.
Iniziarono allora le ricerche ufficiali ma ogni tentativo risultava vano… La madre era disperata per la situazione e a breve, finì con il cedere moralmente e psicologicamente cadendo in depressione. La donna, saputo che una vicina di casa collaborava da tempo al progetto Oasi Mamma dell’Amore, e nella speranza che Marco sicuramente avrebbe pregato per quella triste situazione, non esitò a scrivere una lettera supplicandolo di farlo.
Marco, ricevuta la richiesta, subito mandò a chiamare la donna e, fattosi spiegare bene tutta la situazione, la invitò di cuore a pregare con lui nella cappellina dell’Oasi davanti a Gesù Eucaristia mettendo quella triste realtà nelle mani del Signore e della Vergine Santissima. Così fecero…
Dopo tre settimane la figlia della donna fece ritorno a casa così come ne era sparita, chiedendo anche di potere tornare a studiare. Inoltre al marito della donna fu commissionato un buon lavoro che permise di pagare gli studi dei ragazzi.
La donna fece arrivare il suo grazie a Marco, che nel frattempo era rientrato in Italia, tramite i collaboratori del progetto. In occasione di questa sua ultima visita al progetto, lo ha desiderato incontrare per ringraziarlo di cuore e raccontare con gioia quello che le loro preghiere avevano fatto.

LE PIAGHE ALLE MANI!
*** Cari amici, mi chiamo Veronica, ho 48 anni, ho undici figli, sono infermiera e collaboro per il progetto "Oasi Mamma dell’Amore di Zamakoe" (Mbalmayo - Cameroun) dal gennaio 2004.
In questi anni ho avuto tanti incontri con il nostro fondatore Marco e l’ho accompagnato in tanti suoi spostamenti, ovvio qui in Cameroun, soprattutto per far visita ai villaggi dove abbiamo i bambini adottati a distanza.
Mi era stato raccontato che era un giovane particolare e che era molto spirituale… Il 15 dicembre 2004 ho potuto assistere ad un evento straordinario ripensando al quale, ancora oggi, mi vengono i brividi. Penso che lo ricorderò per tutta la vita…
Mi trovavo nell’Oasi di Zamakoe per definire alcune cose inerenti la gestione della struttura con Marco. Ricordo che erano le 15.30 circa e che Marco stava seduto lavorando al PC dopo essere rientrato dalla visita al nostro progetto agricolo adiacente l’Oasi stessa.
D’improvviso vidi Marco iniziare a sudare tantissimo. Sembrava che qualcuno gli stesse rovesciando dei secchi d’acqua sulla testa, tant’era il sudore che scendeva! Insieme alla sudorazione "anormale" mi accorsi che Marco stava molto male. Era dolorante e soffriva vistosamente. Mi cadde lo sguardo su una mano e vidi che sanguinava. Non capivo più nulla allora sono scesa un momento al piano terra per prendere delle garze e sentivo Marco gridare per i forti dolori e allora sono risalita nella stanza dove lui si trovava. Marco era sofferente e pregava la Vergine che non lo facesse sanguinare dato che noi in Africa non siamo abituati a queste "cose". Vidi le mani di Marco riempirsi di puntini rossi che andavano a formare un cerchio (dal diametro di 3 cm) sul palmo della mano ed un punto più grosso al centro. Sul dorso della mano invece si era formata una mezzaluna sempre con un punto al centro più grosso. Questi segni erano ben visibili in entrambi le mani. Presi le mani di Marco, ero molto spaventata, e lui, pur molto sofferente, mi rassicurava trasmettendomi serenità. Presa dal panico e dalla forte emozione chiamai altre persone, in tutto sei compreso il nipote del nostro Vescovo, che poterono assistere all’evento miracoloso.
I puntini rossi scomparivano quando massaggiavo le mani e tornavano non appena le lasciavo. Non usciva tanto sangue vivo ma le piaghe erano molto evidenti al centro delle sue mani. Il tutto è durato oltre un’ora, trascorsa da Marco con atroci sofferenze. Nei momenti di lucidità chiedevo a lui cosa sentiva, mi rispondeva di avvertire forte dolore alle mani come se una lama le stesse trafiggendo ripetutamente. Abbiamo vegliato con Marco e abbiamo pregato con lui finché le sue condizioni andarono via via migliorando. Verso le 18.30 abbiamo lasciato l’Oasi Mamma dell’Amore ed abbiamo accompagnato con l’auto il nostro fondatore al centro d’accoglienza gestito dalle suore in Mbalmayo. Questo è stato necessario visto che la casa dell’Oasi non era ancora ultimata e lui aveva bisogno di riposare.
La mattina seguente, quando lo rividi verso le sette del mattino, mi diede la mano per salutarmi ed io mi preoccupai subito di controllare le sue mani. I segni e le piaghe, tanto evidenti della sera precedente, non c’erano più come se nulla fosse successo. Al momento mi preoccupai del lato pratico e delle sofferenze di Marco, ma poi pensai per molto tempo all’accaduto e credo che questo sia stato un grande segno donatoci dal Cielo per spronarci ad impegnarci sempre di più per aiutare e servire i nostri fratelli sofferenti. Ringrazio Dio e la Vergine di averci mandato il caro Marco e benedico lui, la sua famiglia e voi tutti.

Veronique Ovah Nguema

***Cari amici, la Mamma non finisce mai di stupire per la Sua grandezza nel manifestarsi a noi poveri e ottusi mortali, che cerchiamo sempre i “segni”. Quando li abbiamo, così evidenti davanti ai nostri occhi, non li vediamo o se li vediamo, dopo poco ce li dimentichiamo.
Personalmente ho avuto la grazia di assistere ad alcuni grandi segni e miracoli ma, se mi posso sbilanciare in un giudizio, credo di non sbagliare se affermo che quello più grande, che vivo da quasi due anni a questa parte, cioè da quando il caro Marco mi ha aperto gli occhi e il cuore, è proprio quello che pochi reputano un miracolo cioè essermi convertito e riavvicinato a Dio, tramite la Vergine Maria, dopo anni di tenebrosa lontananza.
Al giorno d’oggi una conversione non fa notizia e sembra non avere voce nel mondo in cui viviamo, un mondo nel quale, se il sole non si mette a girare, se un quadro non si mette a lacrimare, se un’Ostia non si materializza, tutto sembra dovuto, tutto sembra normale.
E se poi, quando avviene che il sole si mette a girare o un quadro lacrima o un’Ostia prende corpo come è avvenuto a Paratico, chi assiste a tutto questo stenta a credere a ciò che i suoi occhi stanno vedendo e in cuor suo dubita? A cosa è servito?!
E se chi non ha dubbi dopo un po’ di tempo si perde per strada come se nulla fosse mai accaduto dimenticandosi di tutto? A che cosa è servito?!
Ricordiamoci che quando Gesù è entrato e le porte erano chiuse nel cenacolo, Tommaso ha visto ma non ha subito creduto. Egli ha creduto solo nel momento in cui ha potuto toccare con mano i segni della passione nel corpo del Signore Risorto riconoscendoLo.
Noi, invece, facciamo fatica sia quando vediamo che quando tocchiamo a riconoscere ed apprezzare la grandezza e l’amore di Dio.
Se le grazie arrivano (vi assicuro che se le si chiede con fede, esse arrivano) la maggior parte delle volte si pensa alla casualità o a coincidenze o al nostro “essere stati bravi” ad ottenere ciò che si vuole e Dio “sparisce” dalla nostra vita. Quella volta che si comprende davvero la presenza della mano divina nello svolgersi dei fatti, capita che, anziché ricostruire una vita nuova centrata su Dio, si torni, dopo un periodo emotivo più o meno lungo, alla propria vita dimenticandosi di Lui. Magari non per sempre, no, non siamo così irriconoscenti: lo lasciamo in un angolino solo fino alla prossima necessità! Così succede che i grandi segni, che molti spesso pretendono, siano vissuti intensamente per le emozioni che suscitano al momento e vengano dimenticati via via che il tempo passa… Noi continuiamo a chiedere pretenziosamente qualcosa a Dio ma per Lui cosa facciamo?
Perché, finché le cose vanno bene siamo bravi noi e quando vanno male è cattivo Dio?
No, amici, così non credo che possa andare bene! Dio c’è sempre ed è nelle cose semplici prima ancora che in quelle grandi. Lui ci è sempre vicino, anche quando ci ostiniamo a non volerlo vedere e ci insegna a camminare prima che a correre. Credetemi, se dite il vostro sì a Dio, tutta la vita, in ogni suo piccolo gesto, diventa un miracolo e le risposte arrivano anche se non le si chiede.
Bisogna prestare orecchio alla voce di Dio, che cerca il nostro cuore costantemente e provare a sforzarci per sentirla in questo mondo pieno di rumore, che cerca di impedircelo…
Ecco che, se saremo bravi ad ascoltare, più che a sentire, il resto lo farà Lui! Una riflessione scritta per dire grazie a Gesù e a Maria, grazie di cuore anche a Marco per i suoi insegnamenti e la sua testimonianza. Grazie, Gesù! Grazie, Mamma!

Maurizio S. (Brescia)

*** Carissimo Marco, quante volte sono “tentata” di fare una scapatina per venire a pregare insieme a voi e per dire alla Mamma dell’Amore il mio “GRAZIE” per una grazia ricevuta. Mio fratello era spacciato e doveva vivere, sì e no, quindici giorni. Ora, dopo quattro mesi, si è ristabilito. L’epatite, presa con una tazzina di caffè ad un bar, gli ha attaccato gli organi vitali. Procede tutto bene...
Durante la prima visita avuta con il professore, dopo quindici giorni di terapia, alla visita i medici si sono guardati in viso per dirsi: “è un miracolo quest’uomo”.
Mi trovavo in cappella a fare l’adorazione, ho parlato a Gesù, ho invocato la Mamma dell’Amore e ho detto loro di fare quello che era bene secondo la loro santa volontà. Subito mi sono sentita dire nel mio cuore: “Stai tranquilla, tuo fratello guarisce”. Di fronte alla croce del Signore e alla sua potenza della risurrezione mi sento povera e mancante. Chiedi anche tu Marco, per me, al Signore di imprimere nel mio cuore l’abbandono, in cui è manifestato Dio.
Come le donne del Vangelo anche noi siamo in cammino per portare l’annunzio della risurrezione ed è in questo nostro andare che incontriamo Gesù.
Anche a noi è rivolto questo comando: “Vai ed annuncia!”. Queste parole evidenziano l’impegno cristiano. Anche tu, Marco, come Cristo risorto sei segno di contraddizione, oggetto di fede e di rifiuto, ma Dio ti dona la speranza che è la caratteristica dei credenti, anche nella prova e nell’afflizione. Ho letto del miracolo avvenuto sulla collina benedetta il giorno 11 marzo, subito ho ringraziato il Signore per questo avvenimento. Certo tu Marco avrai da soffrire molto, ma sappi che siamo in tanti che pregano per te perché tu abbia la forza dell’offerta.
All’occhio che non è limpido, al cuore che non è puro, il mistero resiste e il primo frutto della lontananza è la menzogna. Tali sono i malvagi di fronte alla venuta vittoriosa di Dio. Cristo risorto si rivela solo a chi è aperto all’amore e alla fede! Questa rivelazione è grazia, avviene per pura iniziativa del Signore. Vedi Marco, il pericolo che la Chiesa continuamente corre, è quello di diventare termine e non tramite, di condurre gli uomini a se stessa e non più a Cristo. Preghiamo per la Chiesa, preghiamo per tutto il mondo e affidiamolo a Maria Mamma dell’Amore, Madre d’ogni chiamato, perché tutti abbiamo la forza di rispondere con generoso coraggio all’appello divino.
Per te Marco, offro il momento liturgico dell’Eucaristia tutte le mattine perché tu abbia la forza e la gioia di combattere le dicerie e di sentirti un “privilegiato”. Non hai nulla di cui vantarti, ma soltanto il gioioso dovere di rendere grazie. Spero di essere anch’io ricordata nelle tue preghiere. Sempre in collegamento spirituale, un abbraccio a tutti. In Gesù. Suor Stefania (Genova)
 

NOTA. La presente lettera, inviata a Marco, è stata da lui consegnata alla redazione. Insieme abbiamo valutato la profondità dei contenuti, secondo noi utili per tutti e per ciascuno, decidendo quindi di pubblicarla.

*** Con questo scritto voglio ringraziare il Signore e rendere testimonianza a tutti perché, per intercessione della nostra cara Mamma dell’Amore e grazie alle preghiere del suo amato strumento Marco, mi ha voluto concedere una grazia dopo le tante già donatemi in questo cammino di fede.
Durante la notte tra il 12 ed il 13 maggio 2007, accusavo fortissimi dolori che partivano dal rene sinistro estendendosi alla pancia fino a tutta la gamba sinistra. Presi un forte antidolorifico ma il dolore aumentava anziché attenuarsi, così mi feci accompagnare al pronto soccorso dell’ospedale più vicino.
All’ospedale, dopo un’accurata visita ed alcuni prelievi, mi diagnosticarono una forte colica renale rimandandomi ad una visita urologia che doveva stabilire da cosa fosse causata tale colica.
Feci la visita il martedì seguente, ossia il 15 maggio, e questa, attraverso un esame ecografico, stabilì che la causa dei forti dolori era un calcolo al rene sinistro.
Il dottore mi prescrisse una terapia dicendomi che era un tentativo che si faceva e mi voleva rivisitare a distanza di 7 giorni. Mi anticipò anche che con tutta probabilità avrei dovuto, a seguito della visita, ricoverarmi in ospedale per togliere il calcolo se i dolori non fossero passati.
Passavano i giorni ed io accusavo sempre lo stesso intenso dolore al fianco sinistro e le cure facevano poco effetto…
Pregavo in ogni momento la Mamma dell’Amore affinché mi aiutasse, dato che in quel fine settimana avevo anche la gioia di accompagnare Marco ad un incontro di preghiera fuori regione, chiedendo che almeno il dolore si attenuasse e poi si evitasse l’operazione chirurgica. Ogni sera, dopo la preghiera, mettevo l’acqua benedetta dalla Mamma a Paratico sulla parte che mi faceva male.
Arrivò il sabato, giorno in cui accompagnai Marco in Toscana e tra me e me pensavo: “La Mamma mi aiuterà… in questi due giorni il dolore di certo mi lascerà in pace, poi lunedì andrò per l’intervento…”.
Durante il viaggio, come è da abitudine, recitammo le preghiere del mattino con l’invocazione da parte di Marco della benedizione di Dio su di noi e sul viaggio, la recita del Santo Rosario accompagnava il nostro spostamento. Dopo alcune ore di macchina, ci fermammo per una sosta in un’area di servizio. Ricordo bene che Marco, prima di andare a rinfrescarci un po’, mi mise una mano sul capo con un gesto affettuoso e fraterno, uno di quei gesti che danno serenità e mi sorrise...
Avvertii, dopo pochi minuti, la necessità di andare al bagno e così feci e pochi istanti dopo capii che quel gesto aveva richiamato su di me la grazia di Dio…
Infatti con stupore, commozione e grande gioia, mi accorsi che avevo espulso spontaneamente il calcolo che mi dava quelle coliche dolorosissime e che era da operare.
Da quel momento ho iniziato a stare bene e i dolori che fino al giorno prima erano insopportabili erano diventati un brutto ricordo.
Ancora una volta le preghiere di Marco sono state accolte e la grazia è scesa su di noi...
Lode, onore e gloria alla Trinità Santissima e alla Mamma Celeste che veglia su di noi e grazie infinite al suo strumento, che prega per noi aiutandoci in ogni momento e senza riserve.
Maurizio S. (Brescia)
NOTA. Allegata alla presente è stata consegnata tutta la documentazione medica che resta nei nostri archivi.


*** Mi chiamo Nunzia e sono una donna di sessantacinque anni. Ho conosciuto la meravigliosa realtà di Paratico circa tre anni fa e, da allora, non l’ho più abbandonata partecipando con fede alla processione che ogni quarta domenica del mese si tiene verso la collina delle apparizioni dove la Madonna, Mamma dell’Amore, appare al Suo Strumento Marco.
Già nell’agosto di due anni fa, in occasione di un ritiro di preghiera presso l’Oasi di Paratico, ho avuto la grazia di assistere ad alcune apparizioni in cui la Santissima Vergine si è manifestata al veggente Marco e ci ha donato la Sua benedizione… e noi, a volte anche inaspettatamente e con sorpresa, l’abbiamo accolta con la gioia nel cuore mentre ci dedicavamo alla preghiera o ad altre attività di volontariato all’interno dell’Oasi da Lei voluta in questo luogo.
Sempre nello stesso anno mi sono sottoposta ad un intervento chirurgico al ginocchio destro per la rimozione di una cisti.
L’intervento è ben riuscito ma dopo qualche mese ho cominciato ad accusare dei disturbi alla gamba operata che si presentava molto gonfia e dolorante tanto da impedirmi di camminare normalmente.
Mi sono recata subito dal mio medico curante che mi ha prescritto con urgenza un esame per vedere lo stato delle vene.
Ho eseguito l’ecocolordoppler il giorno 13 settembre 2005 e la diagnosi ha confermato i sospetti del dottore: TROMBOSI VENOSA PROFONDA DELLA VENA POPLITEA alla gamba destra.
Il medico mi ha subito spiegato la serietà di questa patologia che, se trascurata, poteva causare conseguenze molto gravi sul mio stato di salute, anche a rischio della mia stessa vita.
Sono rientrata alla mia abitazione con delle iniezioni molto forti da eseguire per due volte al giorno per un periodo di tempo prolungato.
Non nego che nel mio cuore c’erano la paura e la preoccupazione per la gravità della situazione ma parallelamente avvertivo anche un sentimento di fiducia verso la Madonna che sapevo non mi avrebbe abbandonato nella mia pena.
Ho pregato tanto in quei giorni e mi sono affidata alle preghiere di Marco che, strumento della Mamma dell’Amore, accoglie sempre con generosità d’animo le richieste di preghiera dei suoi fratelli bisognosi pregando per loro e chiedendo alla Vergine Maria di intercedere presso Dio perché tutto vada per il meglio e soprattutto secondo la volontà del Signore.
Tre giorni dopo e precisamente il giorno 16 settembre 2005 ho eseguito un ulteriore controllo alla gamba, un’altra visita, un altro esame specifico.
Il referto medico così diceva: NON SEGNI DI TROMBOSI VENOSA PROFONDA IN ATTO.
Intanto anche la gamba aveva perso i suoi segni di malattia, il gonfiore era scomparso  così come il dolore….
Non credevo ai miei occhi leggendo il referto dell’esame e ascoltando le rassicuranti parole dello specialista che con stupore mi annunciava che stavo bene. La mia gamba era guarita in soli tre giorni…cosa non naturale per il tipo di patologia che avevo!
È difficile esprimere ciò che ho provato in quel momento ma ricordo che quel giorno sono uscita dall’ambulatorio medico con un grande sentimento di gioia, gratitudine e riconoscenza verso quell’unica Madre che sempre assiste i Suoi figli e non li lascia mai soli.
Ancora oggi rinnovo il mio grazie alla Madonna e a Marco, Suo umile e docile Strumento che, con amore, porta avanti la missione che Maria gli ha affidato su questa terra, usando carità verso tutti e amando il prossimo e i fratelli.

Nunzia T. (Garbagnate Milanese)

NOTA. Allegata alla presente è stata consegnata tutta la documentazione medica che resta nei nostri archivi.

 *** Dall’ecografia eseguita nei primi tre mesi di gestazione, Alessandro, a detta dei medici, doveva essere un bambino affetto dalla sindrome di Dawn, dall’esame si evidenziava che aveva il cordone ombelicale attorno al collo. Grande era la nostra preoccupazione e la nostra sofferenza, ma io ho continuato a pregare la Mamma dell’Amore affinché intercedesse presso il Signore.
Ho chiesto preghiere al veggente Marco ed ho spiegato la situazione. Lui mi ha rincuorato confermandomi che tutto sarebbe andato bene. Alessandro nato il 30 ottobre 2006 è bello, sano e vispo. Grazie, grazie Gesù! Grazie, Mamma dell’Amore. Grazie, Marco per le sue preghiere.

La nonna di Alessandro (Como)

*** Da ben cinque anni ho un carcinoma alla tiroide, sono stata operata chirurgicamente ma non è stato tolto completamente.
Ora, grazie all’intercessione della Mamma dell’Amore che tutti i giorni invoco e prego, dagli esami programmati che faccio si nota che il carcinoma si è bloccato. Ogni sera, con fede e devozione, metto l’acqua e l’olio benedetti dalla Mamma dell’Amore. Grazie di cuore…

Lia (Como)

*** Caro direttore, mi chiamo Mario, ho 63 anni, sono sposato con figli e un nipote. Nella mia vita sono sempre stato un gran lavoratore ma anche un gran bestemmiatore. Da circa 40 anni ero lontano dalla Chiesa, non frequentavo e non mi interessava niente di Dio. Confessione e Messa non mi ricordavo neppure cosa fossero più.
Ho sentito più volte parlare di apparizioni da conoscenti e anche dai programmi in televisione, ma io non ci credevo e le definivo cose da “pazzi e bigotti” così come la religione e la fede.
Ho trovato nei primi giorni di maggio, vicino ad una stazione, il periodico da voi diffuso con i messaggi della Madonna. Ero curioso, l’ho sfogliato, ho letto i titoli e poi, una volta portato a casa, l’ho messo insieme ai giornali vecchi… A fine giugno i medici mi diagnosticarono un problema grave allo stomaco. Ero disperato… Presi una settimana di ferie e in verità il mio pensiero era fisso sul suicidio. Ma il giorno sette luglio ho fatto un incontro strano e particolare.
Ero in aperta campagna, stavo camminando ed il mio pensiero era la malattia... Ad un tratto mi si è avvicinato un giovane che arrivava dalle mie spalle, alto, biondo, con un bel sorriso e, con tono di voce serio e autorevole mi disse: “Vuoi capire che la vita non è tutto qui… Ora senza Dio sei disperato… Dio ti ama ed è stanco di bussare al tuo cuore senza avere risposta. Leggi quel giornalino che hai messo con la carta da bruciare e ricordati che Gesù ti aspetta.” Lo guardavo quasi sbigottito. Non faccio a tempo a capire, a rispondere che… mi scivolano le chiavi da mano, mi abbasso per raccoglierle, mi rialzo ed il giovane non c’è più. Corro a casa pensando di essere impazzito. La mattina seguente, dopo una notte agitata, mi alzai e mi misi a cercare quel giornalino che avevo trovato alla stazione. Lo ritrovai. Era “l’Opera della Mamma dell’Amore di aprile”. Mi misi seduto e subito lo lessi tutto, dalla prima all’ultima parola… Mi ha sconvolto… Quei messaggi, quella lettera aperta, quelle pagine… Lessi perfino del miracolo Eucaristico avvenuto il giorno 11 marzo…
Corsi da mia moglie e le dissi: “Voglio andare a Messa!”  Mia moglie mi guardò e mi disse: “Ma stai bene? Sei bianco come un cadavere… Chiamo il 118?”. Risposi: “No, chiama il prete, mi voglio confessare e voglio andare a Messa”. Il pomeriggio di quella domenica ero in Chiesa per la confessione e la Messa.
Voglio che tutti sappiano che da quel giorno la mia vita è cambiata! La mia salute, dopo delle cure mediche sta migliorando, ma ora sono nella gioia, nel mio cuore c’è la fede in Dio.
Voglio testimoniare una cosa incomprensibile ma vera. Il giovane che io ho incontrato quel pomeriggio era il signor Marco, sì, proprio lui, l’ho visto nelle fotografie del giornalino. Ho parlato al telefono con alcuni volontari che mi hanno confermato che in quella data, 7 luglio, Marco si trovava in Africa. Ma io sono certo che era Marco. Gli ho scritto una lettera per poter chiedere alcune cose e nella sua risposta ho avuto la conferma che era proprio lui. Vengo poi a sapere da altre persone del dono che egli ha della bilocazione ecc… Mistero al mistero… Ma io sono felice e voglio gridare il mio CREDO e la mia fiducia nella Madonna Santissima. Grazie signor Marco, non so perché… ma lei mi ha salvato la vita!

Mario di Pescara

*** Mi chiamo Annamaria e vivo a Prato. Ho scritto questa testimonianza per dare lode e onore a Gesù e Maria per le grazie che ogni giorno ci danno.
Ho conosciuto Marco nel 1999 e subito ho avvertito in lui qualcosa di grande, una forza dolce e misteriosa che lo accompagna e fa di lui una persona del tutto speciale, “un docile strumento di Dio”, per usare le parole di Maria.
In occasione dell’anno di grazia, decisi di fare la consacrazione al Cuore Divino di Gesù e al Cuore Immacolato di Maria. Durante i due giorni di ritiro in preparazione alla consacrazione ebbi la grazia di capire quanto fossi lontana da Dio, legata al mondo, alle sue mode e sentivo fortemente il desiderio di abbandonare completamente questo mio modo di vivere.

La preghiera che accompagnò questi due giorni fu intensa e mi regalò tantissime emozioni, per un attimo mi sembrò come se due cuori stessero battendo in me.
Avevo fatto molti pellegrinaggi in vari luoghi di preghiera ma mai mi era accaduta una cosa simile.

Mi consacrai a Gesù e Maria, cambiai modi di vita e iniziai il mio vero cammino di conversione. Da quel momento cominciai a sentire dentro di me una chiamata particolare e iniziai ad andare sempre più spesso pellegrina a Paratico chiedendo anche a Marco di pregare la Madonna Santissima per la conversione di mio figlio.
Mio figlio era lontanissimo dalla fede e da Dio, per di più era in un brutto momento caratterizzato da grossi problemi con la droga.
Io da madre soffrivo tantissimo nel vederlo sciupare la vita, ero disperata; pregavo intensamente e chiedevo anche a Marco di farlo con me e per me affinché Dio ci aiutasse. In un incontro privato con Marco ricordo bene come lui mi rincuorò e mi disse che avrebbe affidato mio figlio alla Mamma dell’Amore mettendolo nel suo cuore e consacrandolo a Lei.
A distanza di tempo da quel giorno, oggi devo testimoniare che mio figlio è uscito dal tunnel buio della droga che lo teneva prigioniero. Ogni giorno che passa vedo in lui passi decisi per riavvicinarsi a quel Dio che ha riscoperto e alla vita stessa. Con grande gioia, mia e di mio marito, presto si sposerà in Chiesa davanti a Dio e ci regalerà un nipotino.
Col cuore gonfio di gioia per questo grande regalo voglio dire il mio grazie infinito al Signore che, attraverso Maria ed il suo amato strumento, ha posato il suo sguardo su di noi colmandoci di gioia e felicità. Grazie.

Annamaria (Prato)

*** Sono un uomo di 56 anni, sposato da 33 e con due figli, un maschio e una femmina. Con questo scritto desidero rendere testimonianza della grandezza di Dio che, attraverso sua Madre, Maria Santissima, mi ha richiamato a sé come una “pecorella smarrita”. Io ero lontano dalla fede…
Accadde che mia moglie si convertì grazie all’esperienza della Mamma dell’Amore di Paratico e questo portò grandi scompensi nella mia vita.
Io sono una persona pacata, vivo e lascio vivere, quindi le lasciai fare senza oppormi anche se spesso la sua scelta di vita era causa di contrasti e discussioni tra noi. Spesso infatti ero combattuto interiormente.
In molte circostanze seguivo mia moglie nei vari pellegrinaggi ai quali prendevo parte con la voglia di riuscire anche io a cambiare, ma puntualmente ciò non accadeva, non ci riuscivo.

Accadde poi che lei decise di costituire e guidare un gruppo di preghiera devoto alla Mamma dell’Amore, come la Madonna stessa desidera essere chiamata nella Sua apparizione di Paratico.

Nell’ottobre 2006, non so ancora per quale motivo, mi trovai ad accompagnare mia moglie in occasione di un incontro-ritiro con tutti i responsabili dei gruppi di preghiera della Mamma dell’Amore presenti in Italia, presso l’Oasi di Paratico. Questo avvenimento mi cambiò la vita!
Ricordo che tutte le difficoltà, avute nei precedenti pellegrinaggi in altri luoghi, qui caddero, infatti ero sereno. D’improvviso sentii una grandissima voglia di aprire il mio cuore come non avevo mai fatto. Ricordo bene che durante la preghiera mi venne del tutto naturale chiedere di poter essere Confessato dal Sacerdote presente per poi poter partecipare, in grazia di Dio, alla Santa Messa e ricevere l’Eucaristia. Quella fu l’ultima Messa celebrata a Paratico nell’Oasi che Maria ha voluto prima delle nuove disposizioni da parte del Vescovo di Bergamo.

Erano 32 anni che non mi confessavo!
Erano 32 anni di buia lontananza che venivano cancellati dalla grazia di avere riscoperto Dio e l’amore che Lui ha per noi.
Il mese successivo, dopo essermi ben preparato, consacrai la mia vita a Gesù e Maria dalla collina santa delle apparizioni di Paratico. Era il 26 novembre, giorno del mio compleanno e quello fu il più bel regalo che potessi ricevere nella mia vita.
Questa testimonianza serva anche al Vescovo per tornare sui suoi passi e lasciare a Dio di operare come Lui vuole. Vogliamo pregare e andare a Gesù!
Dopo questo risveglio di fede, ho deciso di aiutare, come posso, sia mia moglie con il gruppo di preghiera che l’Opera di Maria. Grazie a Dio ho trovato la serenità del cuore, unita ad una certezza: Dio mi ama, mi ama infinitamente! Grazie, Mamma dell’Amore, tu mi hai portato a Gesù!

Moreno (Prato)

***
Carissimi, vi invio la mia testimonianza di guarigione che vorrei fosse pubblicata sul nostro giornalino.
Mi rivolgo a tutti coloro che hanno perso la fede e l’amore nella preghiera affinché, con questa mia testimonianza, possano ricredersi e dire continuamente che Dio è amore e la Mamma dell’Amore non abbandona mai i suoi figli.
Il 25 marzo 2008, verso le 5 del mattino, in seguito a coliche renali fortissime fui portata d’urgenza al pronto soccorso del Riuniti di Reggio Calabria. Arrivai sfinita dai forti dolori. Continuavo a vomitare ininterrottamente e subito mi fecero delle flebo di antidolorifico. Il dolore persisteva e verso le 7 i medici decisero di spostarmi al reparto di urologia.
Continuavano i dolori, il vomito ed i sanitari aumentarono gli antidolorifici. Finalmente verso le 13 i dolori si attenuarono. Nel pomeriggio mi fecero tutti gli accertamenti: esami, ecografia, la diretta renale, etc. Dai primi accertamenti risultò “rene destro dilatato, presenza di cisti grandezza media 13 mm, massa renellare e presunto calcolo che ostruiva il passaggio nell’uretere”. Immaginate voi come mi dovevo sentire. La prima cosa che mi sono portata all’ospedale è stata l’immagine della Mamma dell’Amore alla quale sono molto devota e la coroncina del rosario, che non abbandono mai. Durante i dolori e gli esami, non facevo altro che ripetere ai medici “La Madonna vi illumini… prego per voi”. Rimasi ricoverata un giorno ed una notte all’Ospedale, dopo di che fui dimessa. I dolori erano passati, con grande stupore dei medici e la meraviglia mia e dei miei parenti. I medici mi invitarono a bere molta acqua perché ero disidratata al massimo e di fare un esame specifico: l’urografia con mezzo di contrasto in endovena.
Tornata a casa dopo alcuni giorni il dolore si rifece sentire. Continuai le flebo, oltre 12, avevo le braccia massacrate. Dopo una settimana a letto, sentii il bisogno di alzarmi, ma ero debole. Prima cosa che feci, telefonai alla sede dell’Oasi. Mia madre aveva chiesto preghiere e teneva informati i volontari della mia situazione critica. Dopo qualche ora i dolori si attenuarono. Il giorno dopo tornai al lavoro e ripresi la mia vita normale. La mia paura, a parte i dolori, era l’esame che dovevo fare… mi svegliavo la notte, non dormivo, non mangiavo era come se vivessi in un incubo pensando a cosa avessi ai reni e il calcolo che dovevo eliminare ma non riuscivo. Vivevo col terrore giorno e notte, ma non ho smesso mai di pregare Maria.
Una mattina, dopo aver pregato, mi decisi a prenotarmi l’esame urografico. Mi fissarono l’appuntamento per il 14 maggio. Credevo di non farcela, ero agitatissima, stavo male e tanti pensieri brutti mi passavano per la testa. Nel frattempo scrissi al caro fratel Marco tramite e-mail, chiedendo preghiere per me. Dopo poche ore una risposta proveniente dall’Oasi di Paratico mi confermava che fratel Marco e la comunità pregavano per me e per tutti gli ammalati.
La mattina dell’esame mi alzai presto, mi misi a pregare… mi sentivo tranquilla dentro di me, sapevo che la Madonna mi avrebbe aiutato. Arrivata all’Ospedale, i sanitari iniziarono una serie di esami, ecografie e raggi ai reni poi mi iniettarono il contrasto…Io ero tranquilla quella mattina. Premetto che prima di entrare nella stanza per l’esame, mi strofinai con l’olio benedetto della Mamma dell’Amore entrambi i reni e mi affidai alla Mamma Celeste.
Verso le 11, ad esame terminato, il responso del dottore: “Signora io non vedo più niente! Che cosa? gli dissi io, ma ha guardato bene? Il dottore rispose: “Questo è davvero un miracolo! Non c’è traccia né di renella, né di cisti, né di calcoli…” I documenti medici che vi invio in sede dimostrano quanto vi sto dicendo.
Era finito l’incubo che mi perseguitava dal 2006. Dopo le parole del dottore baciai subito l’immagine della Mamma dell’Amore e ringraziai il caro fratel Marco delle sue preghiere.
Mia madre e mia sorella ch’erano con me, si sono commosse e stupite della splendida notizia. Penso dentro di me che la Madonna Santissima, nel mese a Lei dedicato, non poteva farmi una grazia più grande. GRAZIE, MAMMA DELL’AMORE! GRAZIE, FRATEL MARCO!

Giuseppina S. (Reggio Calabria)

NOTA. Allegata alla presente è stata consegnata tutta la documentazione medica che resta nei nostri archivi.

*** Cara sorella e caro fratello, mi presento, mi chiamo Giuseppe P. vivo a Milano e sono nativo di un paese della provincia di Salerno in Campania. Da qualche anno vivo e lavoro a Milano, ho 43 anni e svolgo un lavoro autonomo nel settore immobiliare.
Sento di scrivere queste poche righe con la premessa che erano 19 anni che non andavo più in Chiesa! Nostro Signore mi ha preso davvero per un orecchio, nella mia debolezza, cioè la “concupiscenza” facendomi incontrare per caso una persona in un centro-massaggi di Milano. Io ero andato non per un massaggio ma per cercare… qualche cosa di poco pulito. Questa persona, una donna anche lei convertita, mi ha “bastonato” facendomi capire il senso della vita e della nostra esistenza. Grazie a questa donna ho iniziato a frequentare la Chiesa e dopo 19 anni mi sono recato da un sacerdote don  Silvio G. di Chiari (*nota della redazione: questo sacerdote per alcuni anni fu anche padre spirituale di Marco e tuttora è un amico suo e dell’Opera) ed in lacrime mi sono confessato. Ringrazio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutto me stesso Nostro Signore Gesù che mi ha chiamato e aiutato a cambiare.  Da allora molte cose sono cambiate… ora prego ogni giorno il Santo Rosario che prima neppure conoscevo. Ecco perché ho trovato la forza ed il coraggio di testimoniare questo avvenimento.
A gennaio 2007 alcuni amici del gruppo di preghiera, mi hanno parlato di Paratico (Brescia) ove ogni quarta domenica del mese appare la Madonna a Marco, un giovane uomo della zona. Quando sono andato per la prima volta in questo paese, per partecipare alla preghiera ed assistere all’apparizione, ero molto scettico e distaccato, con un poco di incredulità.
Salendo sulla collina delle apparizioni, dove si trova una semplice cappellina con un dipinto di Gesù Crocefisso, ho iniziato a provare tranquillità, serenità, pace… davvero indescrivibile tutto questo. Poi sono tornato a pregare a febbraio e marzo. Ho saputo che le autorità ecclesiastiche delle Diocesi di Brescia e Bergamo sono informate e seguono la cosa da vicino.
L’11 marzo 2007 durante la preghiera e l’apparizione è avvenuto un miracolo. Dal nulla si è materializzata una grande Ostia bianca sospesa in aria. Eravamo tutti insieme in preghiera, più di un centinaio di persone erano presenti quel giorno sulla collina delle apparizioni, è stato bellissimo ed emozionante. I segno sono stati diversi per tutti, ad ognuno il suo.
Alcuni di noi hanno visto roteare il sole, altri sono scoppiati in lacrime piangendo a dirotto, altri si sono messi immediatamente a pregare intensamente, altri si sono messi a gridare chiedendo perdono. Comunque noi tutti lì presenti abbiamo visto una grande Ostia bianca materializzarsi dal nulla e scendere piano piano nelle mani di Marco. Alcuni amici hanno scattato alcune fotografie, la mia amica Roberta mi ha dato quelle da lei fatte che allego a questo scritto. Marco è quel ragazzo lì nella foto mentre riceve tra le mani la grande Ostia bianca.
Io personalmente sulla grande Ostia bianca, mentre veniva portata ai piedi del Crocefisso da Marco, ho visto impresso il volto di Nostro Signore Gesù. Non so cosa voglia dire questo segno ma mi sento di dare forte testimonianza. Ho fatto leggere la presente anche in confessione, chiedendo al sacerdote se era il caso che testimoniassi e il sacerdote mi ha incoraggiato a testimoniare volendo lui stesso una copia di questa mia testimonianza. Un saluto a tutti da un “miserabile peccatore” che ha incontrato il Signore.

Giuseppe P.

Il secondo miracolo eucaristico, il primo era avvenuto nell’agosto 2005, è avvenuto a Paratico sulla collina delle apparizioni domenica 11 marzo 2007 alla presenza di oltre 150 persone. Questo miracolo è ancora vivo ed impresso nei cuori di tutti i testimoni.
La storia del miracolo, a nostro umile parere una risposta chiara all’allora Vescovo di Bergamo che chiedeva dei segni dal Cielo sull’autenticità delle apparizioni, è ampiamente documentata nel nostro sito internet nella pagina http://www.mammadellamore.it/miracoli_eucaristici.htm

Grazie di cuore al signor Giuseppe, che a distanza di anni, invia a molte persone la sua testimonianza e le fotografie che anche noi pubblichiamo.

***  Carissimi, sono contenta di testimoniare che mio nipote ha ricevuto il Sacramento del Battesimo seppur ora abbia 10 anni di età. Ho tanto pregato per questo dono della fede. Questo è avvenuto grazie alle preghiere di Marco e all’intercessione della Mamma dell’Amore che ringrazio.
Ora chiedo preghiera per me e per la situazione tribolata che vivo, certa che Maria mi aiuterà.
Cristina di Milano

*** Vogliamo dare la nostra testimonianza per un grande aiuto, una grande grazia ricevuta che ha dato gioia alla nostra vita e alla nostra famiglia.
Due anni fa, a distanza di due mesi l’uno dall’altro, sia io che mia moglie abbiamo perso il lavoro. Qualche cosa di scorta l’avevamo messa da parte ma sapevamo di non poter arrivare “lontani” con i soldi che erano in banca. Le nostre preoccupazioni erano il mutuo della casa ed i nostri due figli. Spese, rata del mutuo, libri, scuola, assicurazioni, le necessità quotidiane… Una preoccupazione grande per noi genitori. Siamo arrivati al punto, dopo mesi di ricerca di un posto di lavoro e qualche lavoretto saltuario, di chiedere aiuto all’OASI MAMMA DELL’AMORE di Paratico fondata dal signor Marco. Avevamo sentito in paese che qui vengono aiutate persone e famiglie in difficoltà e si poteva far richiesta per avere un piccolo credito ed un aiuto alimentare settimanale. Ci siamo “umiliati” ed abbiamo chiesto. Questo aiuto è arrivato e con tanta generosità, tutto questo ci ha dato speranza. Dopo alcuni giorni mia moglie scopre di essere gravida. Era arrivato il buio! Terribili quelle ore! Già facevamo fatica a “campare” noi quattro, ora anche un figlio. Non ci voleva!
Un sacerdote ci ha detto che non ci poteva aiutare materialmente ma che potevamo affidarci ad alcune strutture per fare nascere il bambino e poi darlo in adozione. Poco incoraggiante come soluzione anche perché le spese mediche, visite, esami e le medicine anche in gravidanza ci sono.
Gli amici ed alcuni famigliari ci proponevano a più riprese di abortire. Eravamo ormai convinti di fare questo passo, eravamo già andati dal medico e fissato ormai l’appuntamento per abortire ma… un incontro, a dire il vero casuale, di pochi minuti con il signor Marco ci ha cambiato la vita.
Alla sua richiesta di come andava la nostra famiglia, noi gli presentavamo la nostra situazione generale. Lui ci pose una domanda e si diede subito la risposta: “Quanti figli avete? Avete tre figli vero!” Io e mia moglie ci guardammo… Come faceva lui a sapere le nostre cose… Tra le lacrime gli raccontammo che eravamo in grosse difficoltà e che eravamo ormai decisi ad abortire. Le sue parole, che ci rimbombano ancora in testa, sono state “dure”: “Voi allora avete deciso di star bene voi, stare bene egoisticamente qui sulla terra e poi, visto che siete degli assassini, avete deciso di prenotare la vita eterna all’inferno!”
Dopo il silenzio ed alcune riflessioni insieme, abbiamo pregato. Erano anni che non pregavamo. Bene, ora vogliamo dare testimonianza perché in quel momento abbiamo davvero capito che stavamo facendo l’errore più grave della nostra vita che avrebbe pesato su tutti noi e per tutta l’esistenza. Ora vogliamo dire che grazie a questo incontro il nostro bambino è nato e lo abbiamo chiamato Marco perché mai ci dimenticheremo di questo incontro. Ma la cosa bella è che dopo l’incontro con Marco, tre giorni dopo, seguendo le sue indicazioni ho subito trovato un posto di lavoro. Che dire! GRAZIE a Dio per tutto e grazie a queste splendide persone che mai dimenticheremo. Grazie, Marco, grazie Madonna di Paratico, grazie a TUTTI!

Guido di Brescia

NUOVA VITA!  Sterilità accertata! Ma ora c'è stato un miracolo!
***
Carissimi, con questo scritto desideriamo rendere testimonianza delle immense grazie che Dio ha voluto concederci nella Sua immensa bontà per intercessione di MARIA Mamma dell’Amore.
Siamo una coppia di sposi venuti a conoscenza delle Apparizioni della Mamma dell’Amore circa otto anni fa. Era il mese di ottobre del 2004 quando siamo giunti per la prima volta a Paratico in occasione di un incontro di preghiera. Mai avremmo immaginato che quel giorno, era la quarta domenica del mese, avrebbe cambiato le nostre vite per sempre. È stato proprio così. La Mamma dell’Amore ci ha fatto conoscere e vivere, attraverso la sua materna presenza ed i messaggi che dona per tutta l’umanità, il suo amore per noi e questo ha completamente stravolto le nostre esistenze. Dopo un lungo periodo di lontananza da Dio e quindi dalla Messa, dai sacramenti e dalla preghiera, grazie a questa esperienza abbiamo ricominciato a pregare, ad andare a Messa ed a recitare in famiglia il Santo Rosario quasi ogni sera. Poco a poco la nostra vita, e soprattutto i nostri cuori, si sono aperti all’amore verso Dio e alle persone che incontravamo guidandoci anche verso scelte concrete di cambiamento. Infatti, dopo circa un anno, ci siamo trasferiti da Milano ad un paese vicino a Paratico per stare più vicino alla Madonna e anche per dare un più assiduo aiuto come volontari dell’associazione “L’Opera della Mamma dell’Amore”, associazione voluta da Maria e rivolta ad aiutare chi è nella sofferenza e nel bisogno. Non vi nascondiamo che sono stati momenti impegnativi, cambio di casa, cambio di zona e soprattutto cambio del lavoro per tutti, ma Maria c’è sempre stata accanto in tutto. Questo ci ha portati anche a vivere delle meravigliose esperienze missionarie con alcuni viaggi che abbiamo fatto in Africa, in Cameroun dove l’associazione ha costruito l’ospedale per i più poveri ed anche in India, Terra Santa e in Romania dove tante sono le attività caritatevoli verso i più bisognosi. Bellissime esperienze di preghiera e di carità che ci hanno fortificati.
La grazia della conversione e l’amore ritrovato nella fede sono state alcune grazie speciali ricevute nei primi tempi di esperienza a Paratico. Sappiamo che il cammino è lungo ma sotto il manto di Maria siamo felici di averlo intrapreso.
Abbiamo deciso di scrivere questa nostra testimonianza perché l’Amore di Dio verso di noi, esperimentato anche in questi ultimi mesi, è grande e la sua infinita misericordia ci ha fatto un altro meraviglioso dono che le parole faticano a spiegare.
Ora attendiamo un figlio!
Era il mese di settembre di dodici anni fa quando ci siamo sposati ed uniti in matrimonio. Da anni stavamo cercando di avere un figlio ma non arrivava. Un anno fa circa ci siamo finalmente decisi di sottoporci ad esami clinici specialistici per verificare se vi fossero di problemi. Abbiamo iniziato… Analisi approfondite e ripetute più volte, abbiamo scelto ospedali a Milano e a Brescia per avere un confronto, abbiamo affrontato visite e analisi (a volte umilianti) e tutto sotto la supervisione di medici esperti nel settore. Dopo mesi di analisi abbiamo avuto purtroppo un chiaro e indubbio esito:
grave problema di infertilità che ci impediva di avere dei bambini. La diagnosi, che era stata confermata in più sedi e da più medici, non ci dava speranza.
Dopo lo sgomento iniziale, abbiamo cominciato a pregare più intensamente e a chiedere al Signore la grazia di questo dono per intercessione della Madonna Santissima Mamma dell’Amore. Abbiamo fatto novene, abbiamo intensificato la preghiera e spesse volte durante la settimana salivamo alla Collina delle Apparizioni di Paratico per pregare. Ogni volta che c’era l’apparizione pubblica e noi eravamo presenti chiedevamo alla Mamma dell’Amore di ascoltare la nostra preghiera. Abbiamo chiesto anche al veggente Marco di pregare per noi e per questa grazia.
Oggi, a distanza di qualche mese, è con immensa gioia che annunciamo che siamo in attesa di un bambino! L’intercessione potentissima della Mamma dell’Amore grazie anche alla preghiera del suo strumento Marco, ha reso possibile ciò che la natura ci aveva tolto: avere un figlio.
La Mamma dell’Amore, che abbiamo tante volte pregato sulla Collina dove Lei appare e dove Lei ha promesso essere sempre presente, ci ha fatto la grazia del più bel dono che due sposi possano desiderare: un bambino. Lei ha pregato per noi, ha interceduto per noi e ha ottenuto per noi la meravigliosa grazia di una nuova vita che nasce e tutto questo non può essere che espressione della bontà e Misericordia di Dio che ci ama di un Amore immenso e smisurato. Questo figlio, dono di Dio, lo consacriamo da subito al Suo Cuore Immacolato!
Grazie, Mamma dell’Amore, dal profondo del nostro cuore! Grazie perché hai ascoltato le suppliche dei tuoi figli e con amore materno hai accolto le nostre preghiere. Grazie al caro Marco che ricorda sempre tutti nelle sue preghiere e con generosa semplicità ed umiltà ha deciso di donare la sua vita al servizio del Cielo facendosi “tramite” e docile strumento nelle mani di Maria.
Questa nostra testimonianza sia una lode alla Trinità Santissima, sia un segno di speranza per tutti e possa servire a far conoscere questa meravigliosa esperienza di Paratico. Qui da diciotto anni la Madre di Dio, attraverso il Suo strumento Marco, dona i suoi materni richiami all’umanità intera. Questa è davvero la grazia più grande: la sua presenza.
In allegato a questa nostra testimonianza, che abbiamo desiderato inviare anche al nostro Vescovo di Brescia (dove noi viviamo) e al Vescovo di Bergamo (ove avvengono le apparizioni), trasmettiamo tutta la documentazione clinica che attesta l’esistenza di problemi fisiologici con le rispettive diagnosi formulate da diversi medici specialisti. In particolare vengono consegnati:
- Esame specialistico eseguito in un ospedale di Milano con referto: infertilità.
- Esame specialistico presso uno studio medico di Brescia che ha confermato la diagnosi precedente cioè: infertilità.
- Esami ematici eseguiti in due diversi ospedali di Brescia che mostrano: “alterazioni ormonali per entrambi”.
- Esami specialistici radiografici eseguiti in un ospedale di Brescia che evidenziano la presenza di formazioni cistiche e di varicocele che influenzano anch’esse la fertilità.

Laura e Maurizio - Cologne (Brescia)
Nota: La bambina, di nome Miriam, è nata il 4 gennaio 2013 ed è stata battezzata nella Parrocchia di Paratico.

*** Mi chiamo PAOLINA e desidero dare la mia testimonianza, a distanza di molti anni, perché ho la certezza ormai della mia guarigione avvenuta per intercessione della Mamma dell’Amore.
Nel maggio 2001 mi fu diagnosticato un CARCINOMA all’ESOFAGO. Una mia amica, mi parlò di Marco e della sua esperienza con la Madonna. Io cercai di incontrarlo per potergli parlare e chiedere di pregare per me. Dopo pochi giorni lo incontrai e pregammo assieme.
sentivo bene, cioè ero serena e tranquilla, come se tutto quello che mi accadeva non riguardasse me, ma fosse fuori di me. Avevo la pace nel cuore ed ero certa che le preghiere mi avrebbero aiutato. Passarono i mesi ed arrivò Natale 2001. Subito dopo andai a fare i controlli in ospedale. Quando ritirai l’esito degli esami mi recai dal professore che mi disse: “È arrivato il tempo di operare!”. Io non volevo essere operata perché mi sentivo bene. Chiamai telefonicamente in associazione per chiedere preghiera. Da li a poco riuscii a parlare anche con Marco chiedendo un consiglio ed un aiuto spirituale. Durante quella telefonata, tra pianti e singhiozzi, gli spiegai la situazione che stavo affrontando, degli esami che non andavano bene e la volontà dei medici di operarmi. La sua risposta, la ricordo ancora benissimo, fu questa: “Ma scusa, cosa vogliono operare? Cosa vogliono vedere? Quello che non c’è più?”. Marco mi assicurò la sua vicinanza nella preghiera e mi disse che avrebbe pregato anche per i medici. Da lì a poco, incontrai i medici e gli dissi che avevo deciso di non essere operata.
Ormai sono passati anni, ma la cosa importante che sottolineo è che in quel periodo non mi sono mai sentita sola e scoraggiata, anche nei momenti bui, in me c’era una grande forza. Ho sempre pregato e avuto fiducia nella Mamma dell’Amore, tutti i giorni ringrazio infinitamente e la prego di conservarmi in salute e di aumentare la mia fede. So che Marco ha sempre pregato per me e di questo lo ringrazio di cuore, così come ringrazio tutte quelle persone che si sono unite alle mie preghiere e sono davvero tante.
Questa mia testimonianza vuole essere un grazie a Maria per il dono che mi ha concesso indegnamente, non voglio apparire brava perché mi ritengo una povera e piccola donna. Grazie, Gesù e Maria.

Paolina P.
(Pompiano Brescia) - febbraio 2014

*** Caro Marco, è da tantissimo tempo che prego la Mamma Celeste affinché mi conceda il dono della maternità. Io confido in Lei! Prega per noi la Madonna! Grazie infinite!
Richiesta - email del 16 feb. 2014

Caro Marco, oggi, con grande gioia, ti annuncio la grazia ricevuta per intercessione della Mamma Celeste. Ho pregato tanto, in questi anni, affinché mi concedesse la grazia di diventare mamma, Maria mi ha ascoltata! Ieri, di rientro da un pellegrinaggio, ho scoperto di essere in dolce attesa.
Voglio ringraziare Dio e la Madonna, anche te che hai pregato per noi. Ti prego di continuare a pregare Maria affinché protegga ciò che Dio mi ha donato. Grazie infinite!

Daniela e Matteo
- giugno 2014 

*** Mi chiamo RICCARDO, ho 43 anni e seguo le Apparizioni della Mamma dell’Amore dal 2012. I primi giorni di maggio 2016 ho incominciato a soffrire di coliche renali, sempre più forti, a cui si è aggiunta una lombo sciatalgia ed una lussazione ad una costola per una caduta. Ero molto sofferente! Ho fatto subito un’ecografia renale (documento medico che vi allego del 5 maggio) che evidenziava la presenza di numerosi calcoli renali del diametro di 2-3 mm nel rene sinistro ed un calcolo di 6 mm nel rene destro. Dopo questi risultati, ho scritto a Marco, al quale ho spiegato le mie sofferenze del momento, lui mi ha promesso da subito preghiere.
Nel frattempo che aspettavo di andare dal medico per valutare cosa fare, la mattina del giorno successivo alla email mandata a Marco, non avevo più coliche renali, il dolore toracico dovuto alla lussazione era sparito e la lombo sciatalgia diminuita moltissimo. Allora, su parere medico, ho subito prenotato un’ecografia di controllo ai reni, veniva effettuata il 16 maggio (documento medico che vi allego), da cui si evinceva la totale assenza di calcoli sia nel rene sinistro che in quello destro. Davvero siamo rimasti sbalorditi! I documenti medici, le due ecografie, parlano chiaramente e io vedo in questo l’intervento del Cielo. Ringrazio di cuore Marco per le Sue preziose preghiere e la Mamma dell’Amore per la Grazia che posso dire, senza dubbio alcuno, aver ricevuto. In occasione dell’incontro di preghiera di luglio ho fatto dono di un cuoricino di “grazia ricevuta” e desidero dire: Lode a Gesù e Maria!

Riccardo G. (Milano)
- luglio 2016

*** Fin dal 2015 i medici iniziarono a dirmi che avevo la Sindrome di Sjogren, una malattia rara autoimmune sistemica, degenerativa ed inguaribile che colpisce soprattutto le ghiandole esocrine oltre i reni, pancreas, fegato e cuore, fino a poter degenerare in un linfoma. Non ci sono farmaci per curarla perché non viene effettuata nessuna ricerca scientifica.
Ad ottobre del 2016 purtroppo mi si sono riacutizzati i sintomi, così mi sono rivolta ad un reumatologo ed il 4 novembre ho fatto il prelievo per determinare gli immunoblotting che sono risultati abbastanza alterati. Mi è crollato il mondo addosso, non riuscivo a credere di essere stata colpita da una malattia così devastante, volevo convincermi che non era vero ma i sintomi erano quelli. Vivevo male, malissimo, dovevo avere sempre a disposizione una bottiglietta d’acqua per bagnarmi la bocca che si asciugava subito ed il collirio per irrorare gli occhi.
Ho trascorso le festività natalizie nella disperazione più completa ed il giorno 11 gennaio, il reumatologo mi ha effettuato una biopsia prelevando le ghiandole salivari.
In quel periodo ero stata in pellegrinaggio a Paratico con un gruppo della Toscana, sia il giorno 19 che domenica 27 novembre ed ho anche assistito all’apparizione di Maria a Marco. Ho chiesto preghiere a Marco ed ero rimasta colpita dalla concretezza delle parole dello strumento di Maria e sentivo che dentro di me era cambiato qualcosa ma che non riuscivo a definire.
In quei giorni, dopo i pellegrinaggi, presa anche dalla disperazione, ho scritto una email a Marco esortandolo a fare una preghiera per me. Ricevetti la sua risposta con la conferma che avrebbe pregato per me la Mamma dell’Amore. Trascorsi due giorni dalla sua risposta, una mattina, dopo aver recitato il Santo Rosario ho iniziato a sentire un formicolio all’interno delle guance, come se si liberassero da un’occlusione e piano piano la saliva è tornata ad irrorare la bocca. Dopo un po’ di giorni sono arrivati i risultati della biopsia completamente negativi. Non smetterò mai di ringraziare la Mamma dell’Amore per la grazia che mi ha concesso e Marco per la sua intercessione. Grazie Maria e Lode e Gloria a te Signore.

Donatella B. (Arezzo)
- marzo 2017

* La signora Donatella ci ha trasmesso anche i documenti medici e restano nell’archivio dell’Opera.

MIRACOLO in LUSSEMBURGO!
*** Ho conosciuto le apparizioni di Paratico nel 2012 ed ho contribuito nella traduzione del libro in francese con il teologo-giornalista Christian del Lussemburgo. Io oggi ho 79 anni! La mia storia di guarigione è recente, tutto successe nel 2017, poco prima di Natale quando mi accorsi di avere un gonfiore dietro l’orecchio destro. Andai dal medico che fissò subito l’appuntamento per eseguire una biopsia. Intanto il gonfiore era cresciuto. Il risultato dell’esame fu: cancro maligno. Non facevo parte del 90% delle persone che hanno dei tumori benigni ma bensì del 10% che hanno tumori maligni. Fui operata e sottoposta a nuovi esami. Appena dimessa dall’ospedale, rientrata a casa, sentii il telefono squillare, era il secondo e nuovo esito degli esami: cancro del sangue e “Linfoma non Hodgkin”. Nuova terapia proposta: immunoterapia e chemioterapia. I cancri erano ormai due… Intanto dentro di me pensavo ormai di dover morire, scrissi anche un paio di email a Marco… Io so che lui pregava tanto per me la Mamma dell’Amore.
A questo punto intervennero i miei amici della Germania che fecero una cordata e con sacrificio mi portarono dal Lussemburgo qui a Paratico da Marco e dalla Madonna. Ero grave! Ricordo di aver parlato con il veggente Marco, lui mi disse: “Tu Marianne? Vuoi morire? Ma che! No, non succederà! Pregheremo!” e subito mi impose le sue mani, mi appoggio le mani sulla testa e pregò, mi regalò poi una bottiglietta d’acqua benedetta. Man mano che facevo la terapia i risultati degli esami miglioravano, i medici erano meravigliarti, fino alla guarigione avvenuta ad agosto 2018: ero completamente guarita! Ho imparato ad apprezzare la vita, a farne il miglior uso possibile perché è il regalo più grande che il Signore ci ha dato.
Marianne W. (Lussemburgo) - marzo 2019


*** Con la presente voglio testimoniare la mia guarigione da una malattia, la cistite recidiva (cronica) da batterio E. Coli. L’Infezione è iniziata nel 2014, curata a cicli mensili con antibiotici, nove/dieci volte l’anno ma senza risultati positivi. In conseguenza ai troppi antibiotici il mio organismo si è debilitato ed andato incontro ad infezioni ed infiammazioni varie, inoltre negli anni sono diventata resistente agli antibiotici. Ultimo ciclo di antibiotico a febbraio 2019.
La mia guarigione è avvenuta il 26 marzo 2019. Io ero presente all’incontro di preghiera di quel giorno sulla collina proprio in occasione del 25° anno delle apparizioni della Mamma dell’Amore a Paratico e, in questa occasione, durante il messaggio a Marco la Madonna ha benedetto l’acqua per gli ammalati indicandone la fonte. Da quel giorno, dopo aver bevuto l’acqua della fonte, non ho più avuto alcuna infezione urinaria e il mio organismo ha ripreso la salute. Ringrazio il Signore per questo dono e la Mamma dell’Amore per la sua intercessione.
Marzia (Brignano d’Adda - Bg) - aprile 2020

* Trascorso un anno e senza alcuna ricaduta pubblichiamo questa testimonianza quale grazia ricevuta. I documenti medici sono stati a noi consegnati e restano negli archivi dell’associazione Opera.

D
opo 15 ANNI, la TESTIMONIANZA di GRAZIA RICEVUTA!!!

*** Nel dicembre 2000 a mia figlia Daniela fu diagnosticata una grave malattia autoimmune: Lupus eritematoso sistemico (LES). In poche parole le difese immunitarie producono impropriamente anticorpi che vanno a danneggiare gli organi sani interni, quali cervello, cuore e soprattutto reni. Una cura precisa non esiste in quanto ogni organismo reagisce in modo diverso: tale è stato anche per mia figlia cui si aggiungeva il fattore allergico ai farmaci e quindi l’impossibilità di assumere alcuni tipi di farmaci antinfiammatori normalmente prescritti per questa malattia.
Dopo quattro anni di alti e bassi con parecchi ricoveri e cicli di cure a base di farmaci autoimmuni e cortisonici ed una diagnosi di Glomerulonefrite da Lupus, nel febbraio 2005 la situazione è andata peggiorando fino a richiedere un ricovero urgente presso l’ospedale San Raffaele di Milano (era il 09 marzo 2005) e gli esami diagnostici, oltre alla riacutizzazione della malattia in una forma grave come mai l’ospedale stesso aveva verificato in casi di Lupus, indicarono un ulteriore peggioramento dovuto ad una particolare malattia del sangue per la quale i globuli rossi venivano frantumati (Moskowitz). La situazione precipitò con pesante presenza di liquidi in tutto il corpo, insufficienza della funzione renale: i medici, dopo aver provato tutto, non sapevano praticamente quale terapia applicare.
In quei giorni, disperata, telefonai a Marco il veggente di Paratico spiegando la situazione di mia figlia e Marco mi disse: “La ricorderò nelle mie preghiere. Vedrai che ce la fa, prega per i medici che non sanno cosa fare!” Sentite queste parole dette da Marco a cui credo, pensai e dissi ai miei familiari e ai medici: “Mia figlia ce la fa, sono sicura”.
Mia figlia dopo un ulteriore aggravamento con sopravvenuto danno celebrale andò in coma: era Venerdì Santo ed io, mentre la preparavano per ricoverarla in rianimazione, ho chiamato il sacerdote per il sacramento dell’unzione dei malati, certa che sarebbe guarita ed alla dottoressa, dispiaciuta di non potere fare di più, ho detto: “Mia figlia ce la farà perché ho fiducia nella Vergine Maria”.
Dopo una settimana di terapia intensiva i medici confermarono un grave danno celebrale: mi sentii mancare e solo quanto dettomi da Marco - “Vedrai che ce la fa!” - mi permise di riprendermi e dissi ai medici: “Voi fate quello che potete, il Signore e la Vergine Maria faranno quello che vorranno”.
Dopo 33 giorni di coma nel reparto rianimazione e terapia intensiva, Daniela fu riportata in reparto; la malattia non era vinta, anzi sembrava ancora più aggressiva con danni al fegato e soprattutto ai reni: iniziò un periodo di trasfusioni ematiche e di ricambio del sangue (plasmaferesi) e come ultima speranza i medici proposero l’utilizzo di un farmaco già noto per la cura dei tumori, ma mai applicato fino ad allora ai casi di Lupus con Moskowitz.
Era settembre e sopravvennero altri due episodi di ischemia e convulsioni, ma non persi mai la fiducia acquistata con la preghiera costante e con quello che Marco mi aveva detto - “Vedrai che ce la fa!”, nei momenti più difficili sentivo la presenza di qualcuno che mi stava vicino.
Daniela a ottobre cominciò pian piano a migliorare e sebbene non riuscisse ancora a camminare fu finalmente dimessa a metà novembre del 2005 dopo ben otto mesi di ospedale. Dopo altri sei mesi di riabilitazione motoria, mia figlia ha ripreso il lavoro a Milano sia pure mezza giornata. Nel 2012 Daniela si è sposata, ha quasi cinquant’anni e conduce una vita normale e questo grazie a Dio!
Con la presente voglio ringraziare Marco per quanto ha fatto per Daniela, per le sue preghiere e per la sua presenza. Con Marco voglio ringraziare anche il gruppo di preghiera della Mamma dell’Amore di Lomazzo e tutte le persone - e sono veramente tante - che mi sono state vicine con la preghiera, i sacerdoti che l’hanno ricordata nelle loro sante Messe, i parenti e le amiche che sempre le sono state vicine. Di cuore grazie a Gesù e alla Sua e Nostra Mamma dell’Amore.

Emiliana
la mamma di Daniela

Cari amici, io, Daniela, ora sto veramente bene! Sono felicemente sposata da quasi dieci anni e conduco una vita normale, non ricordo molto del brutto periodo passato ben 15 anni fa, in parte penso di averlo rimosso per poter continuare a vivere serenamente.
Rileggendo le parole di mia mamma, mi sono commossa per aver compreso quanto possano aver sofferto i miei genitori, li ringrazio per non aver mai perso la fede e la speranza. Mi hanno dimostrato il loro amore, standomi vicina, giorno e notte, per tutto il periodo che sono stata ricoverata ed è anche grazie anche al loro pronto intervento presso i medici, che ora posso essere qui a testimoniare. Ringrazio di cuore prima di tutto il Signore Gesù e la Mamma dell’Amore per avermi donato questa seconda possibilità, un grazie al caro Marco per le sue preghiere ed anche alle tantissime persone che hanno pregato per me, le mie amiche, amici, parenti e colleghi. Grazie!

Daniela - Lomazzo (Como)
- maggio 2020

* Trascorsi ben 15 anni e senza alcuna ricaduta pubblichiamo questa testimonianza quale grazia ricevuta. I documenti medici e cartelle cliniche di Daniela sono stati a noi consegnati in questi anni, sono stati anche visti da un Vescovo vicino alla nostra opera e restano negli archivi dell’associazione Opera.

MIRACOLO in Africa per il piccolo SILLAS.
*** Era ormai morto! È tornato a vivere!
In questo ultimo periodo, dalla fine del mese di aprile all’inizio di maggio, abbiamo avuto molti bambini ammalati tutti per la malaria, paludismo grave. I sette lettini che abbiamo nel reparto di pediatria, in queste settimane, sono sempre stati occupati, fuori un bambino dentro un altro… tutti bambini affetti dalla malaria che in questa zona è mortale. Due bambini sono stati portati al nostro Ospedale “Notre Dame de Zamakoe”, non hanno fatto in tempo a mettere piede in pronto soccorso che sono morti ancora in braccio alle loro mamme.
Mercoledì mattina 6 maggio 2020, è arrivato un bambino di 2 anni, era in braccio alla mamma, era gravissimo, più morto che vivo. Emoglobina a 2.5, l’esame della goccia di sangue dava 45.000 punti di malaria. Il bambino aveva i minuti contati!
Serviva subito fargli una trasfusione di sangue per prendere tempo e provare le cure, la mamma non era compatibile e nessuno della famiglia si è presentato a soccorrere la povera mamma. Noi in Ospedale non abbiamo la possibilità di conservare le sacche di sangue, questo permesso c’è solo nel presidio ospedaliero del Distretto a Mbalmayo (12 chilometri da Zamakoe), qui c’è la banca del sangue, dove la gente può andare a prenderlo e anche noi come struttura ordiniamo e, una volta pagato (!), possiamo prenderlo. Torniamo a Sillas.
Dopo una ricerca di donatori di gruppo B+, il nostro tecnico di laboratorio Bienvenu si è prestato - che Dio lo benedica - a dare il sangue. Prelevati 300 grammi di sangue lo abbiamo trasfuso al bambino e, prima della trasfusione, avevamo già avuto il farmaco Artesunate, un farmaco per curare la malaria. La mamma è arrivata all’Ospedale con la somma di soli 3.000 franchi CFA (equivalenti a meno di 5 euro) e se la mandavamo all’Ospedale di Mbalmayo per le cure e per prendere il sangue, certamente sarebbe morto lungo il tragitto. Purtroppo nella sanità pubblica in questi paesi africani non fanno niente se prima non paghi tutto il dovuto. Da noi, per volere del fondatore Marco non è così!
Nel frattempo, prima di donare il sangue, il bambino ha avuto una crisi epilettica per la forte febbre (più di 40° C). Nel giro di un’oretta,
finalmente, il sangue passa nelle sue vene. Durante la notte del 6 maggio il piccolo è entrato in coma.
La mattina del 7 maggio arrivo all’Ospedale alle ore 7.45 e l’infermiera di guardia mi riferisce che il bambino non andava affatto bene, stava per morire. Subito chiedo di condurlo nel blocco operatorio per attaccarlo all’ossigeno, la saturazione era bassissima: 68!
Verso le ore 8 arriva il dottore che chiede ancora 200 grammi di sangue e il nostro tecnico, Bienvenu si presta una seconda volta a donarlo. Il bambino ha ancora le convulsioni, malgrado la dose di Fenobarbital (è un barbiturico a lunga durata d’azione usato come anticonvulsivante) già somministrata, il dottore prescrive la dose di mantenimento oltre al Diazepam (come il valium) ed il bambino sembra stia per morire, ormai presenta 180 di tachicardia e il respiro si fa sempre più lento.
Il bambino - dice il dottore - sta ormai morendo è per questo che chiamo la sua mamma. Nel frattempo era arrivata anche la nonna del bambino, chiedo se sono Cristiani, mi dicono di sì, allora chiedo se il bambino è stato battezzato e mi dicono di no.
A questo punto dico alla mamma che, se vogliono, lo battezziamo subito, loro piangendo accettano. Chiamo Suor Shanti, la mamma e la nonna, la prima cosa che io ho pensato è stata di prendere l’acqua della fonte che Marco mi ha portato nel suo ultimo viaggio dicendomi: “Suor Renata, usala per i casi più disperati e prega la Mamma dell’Amore”. La boccettina dell’acqua di Paratico la tengo in farmacia… abbiamo pregato sul bambino, lo hanno chiamato Sillas, ho fatto scendere qualche goccia di acqua benedetta e, + nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ho battezzato Sillas… tutte noi, presenti nel blocco operatorio, abbiamo fatto il segno della croce sulla sua fronte.
Il bambino respirava sempre peggio, io mi sono trattenuta nella sala operatoria (dove era intubato e sotto ossigeno) tutta la mattina, lo accarezzavo di tanto in tanto… il dottore è venuto anche lui ed è rimasto qualche ora al capezzale del bambino… anche il medico diceva che tutto quello che potevamo fare è stato fatto.
Ho supplicato la Vergine Maria Mamma dell’Amore, Sillas non doveva partire, doveva rivenire a noi. Sillas è rimasto in sala operatoria fino alle 17.30 del pomeriggio, finita la trasfusione di sangue è ritornato nella stanza, non potevamo tenere occupata la sala operatoria di più, se fosse
arrivata una urgenza non potevamo rischiare. La situazione era grave, il bambino in coma era agonizzante…
Alle ore 20.42 mando un wzap a Marco e lo informo, come spesso faccio in queste situazioni, che un bambino sta morendo e chiedo preghiere. Gli dico di averlo battezzato e di aver usato l’acqua santa della fonte di Paratico… La risposta di Marco arriva subito, trascorso un minuto 20.43, mi scrive: “Forza! Dio vede e ci aiuterà!”. Mi chiede di
mandargli la fotografia del bambino, allora gliela mando subito… Marco, (poi scopro che in quel momento stava già pregando…) mi scrive: “Sto pregando su di lui, sto toccando sulla fotografia la sua fronte, fagli un segno di croce, la Mamma dell’Amore benedica questo bambino”. Io così faccio, segno il bambino e prego la Mamma dell’Amore.
Dopo poco, mentre sto controllando le altre stanze e vedendo gli altri malati prima del riposo n
otturno, riverifico Sillas. La saturazione è tornata normale, era 98! Non potevo crederci! Cambio il dito ed è ancora 98, cambio mano ed è 98! Mi commuovo… ma il bambino però è in coma… ha ancora la febbre e così per tutta la notte.
Il giorno dopo va un pò meglio, per abbassare la febbre diamo il paracetamolo endovena, nel pomeriggio va meglio. La domenica incomincia a mangiare, decisamente è tornato in vita.
Somministriamo ancora il farmaco per la continuità della cura post paludismo. Il medico non prescrive altro ed il lunedì, credeva di non trovarlo più perché morto, ma alla visita il medico lo trova, pure lui sbalordito, completamente a posto e decide che può essere dimesso.
Sillas è guarito del tutto, deve continuare a prendere lo sciroppo di ferro per la sua anemia che è passata in due giorni già a 9.
Martedì 12 maggio, prima di lasciarci, facciamo una foto insieme e la mamma ci ringrazia infinitamente per tutto quello che abbiamo fatto per il suo “cucciolo”, riconoscente che la Vergine Maria Mamma dell’Amore a cui l’Ospedale è consacrato ha interceduto alle nostre preghiere, non solo nostre, ma soprattutto quelle del nostro Marco amato “fondatore” che ha interceduto tra noi e il Cielo. Lode a Gesù e Maria per questa grazia ricevuta.
Suor RENATA D. fscj - Missionaria in Cameroun

 

 

TESTIMONIANZA: GIOVANNI È GUARITO!
***Mi chiamo Manuela e sono la moglie di Giovanni S. che, grazie alle preghiere di Marco, del gruppo e soprattutto per l’intercessione della Mamma dell’Amore, è guarito!
Nel mese di marzo 2020, proprio nel periodo in cui la prima ondata di questa terribile pandemia ci ha colpiti, mio marito Giovanni ha cominciato a non star bene. Premetto che mio marito è un cinquantanovenne ed è sempre stato sanissimo di salute. All’inizio ha accusato dei generici sintomi che potevano far pensare ad una comune influenza: tosse, qualche linea di febbre ma con il trascorrere dei giorni i sintomi sono diventati sempre più importanti, la tosse persistente e la febbre molto alta tanto che anche i farmaci che si utilizzano comunemente in questi casi non facevano alcun effetto. Io cercavo di fare del mio meglio ma da sola era difficile: il medico di base non veniva a casa a visitarlo per via della situazione pandemica e tutti i miei tentativi fatti con gli ospedali e centri di cura per avere aiuto e cure per mio marito erano vani, mi sentivo sola ed impotente. Finalmente dopo alcuni giorni, tramite il numero di emergenza è arrivata l’ambulanza a casa che ha portato via Giovanni per prestargli soccorso, il tempo di un veloce saluto fra noi e poi non l’ho più visto… Certo non potevo immaginare che sarebbero trascorsi tre mesi prima che l’avessi rivisto nuovamente…
Tutto è cominciato così… Giovanni è stato trasportato all’ospedale di Melzo (Mi) e successivamente trasferito all’ospedale Santa Rita di Milano città. Qui sono stati eseguiti tutti gli accertamenti del caso, radiografie, tac e iniziate subito le cure con antibiotici e ossigeno-terapia, quindi la comunicazione della diagnosi: anche Giovanni era stato colpito dal Coronavirus.
All’inizio gli era stata posizionata una maschera per ossigeno semplice per una lieve insufficienza respiratoria che poi via via è andata peggiorando tanto che è stato costretto a posizionare il “Casco C-Pap”, ma anche questo non è stato sufficiente a supplire la grave insufficienza respiratoria tanto che i medici hanno deciso di intubarlo per sottoporlo alla ventilazione meccanica sotto stretto monitoraggio in terapia intensiva.
La situazione era molto grave, io avevo notizie solo tramite brevi conversazioni telefoniche in cui i medici rianimatori mi informavano delle condizioni cliniche; ciò che mi sono sentita ripetere in quei giorni era che mio marito era molto grave e che c’erano pochissime speranze di poterlo mantenere in vita.
Inoltre, alla già grave condizione respiratoria, erano sopraggiunte delle sovra infezioni batteriche resistenti agli antibiotici il ché aggravava ancora di più il quadro clinico generale. Intanto, dopo settimane di intubazione, gli è stata eseguita la tracheostomia per evitare altre complicanze dovute all’intubazione prolungata e posizionato un sondino naso-gastrico per la nutrizione. Ricordo in particolare i tre giorni più brutti in cui per tre volte, in occasione di una telefonata serale con i medici, mi hanno detto che “non c’era più niente da fare e che dovevo prepararmi al peggio”. “Signora - mi dicevano - “lo possiamo solo accompagnare ormai per non farlo soffrire”. Io ero disperata ed ero anche, lo ammetto, arrabbiata con Dio per tutto questo dolore che ci era capitato, ma nello stesso tempo continuavo a pregare, nonostante questi sentimenti contrastanti in me, la preghiera non è mai mancata così come la fiducia che l’aiuto da Lassù sarebbe arrivato prima o poi.
Io e Giovanni conoscevamo già l’esperienza di Paratico grazie ad alcune persone che ce ne avevano parlato ed avevamo partecipato anni fa all’incontro di preghiera della quarta domenica del mese e quattro anni fa avevo fatto anche la Consacrazione alla Mamma dell’Amore secondo il Suo volere.
Ed è in questo doloroso momento in cui mi trovavo che ho chiesto aiuto e preghiere alla Mamma dell’Amore tramite l’intercessione del Suo strumento Marco. Ricordo che quel giorno, era una domenica pomeriggio, sono riuscita a parlare proprio con lui al telefono. (Nota della redazione: in quel periodo il telefono dell’associazione era in mano a Marco che rispondeva, giorno e notte, a tutti i pellegrini e di questo lo ringraziamo ancora oggi per il sostegno e conforto dato a tantissime persone!) Piangendo e singhiozzando, gli ho raccontato ciò che stava succedendo e gli ho chiesto preghiere alla Madonna. Lui mi ha rassicurato dicendomi che avrebbe sicuramente pregato per Giovanni. Tramite Marzia e Valter, le due persone che ci avevano fatto conoscere l’esperienza di Paratico la prima volta, sono anche riuscita a far avere a Marco una fotografia di Giovanni e lui, ancora una volta, ha assicurato preghiere affidandolo alla Mamma dell’Amore.
Dopo circa un mese ricordo di aver ricevuto un messaggio, un sms al cellulare, da parte di Marco che diceva: “La Madonna ha sorriso su di voi!”. Al leggerlo mi sono sentita profondamente consolata e nel mio cuore si è fatta più forte la speranza.
Dopo pochissimo tempo, ecco che la situazione è miracolosamente migliorata, piccoli passi in avanti dei quali venivo quotidianamente informata dai medici: finalmente Giovanni stava rispondendo alla terapia e, nonostante le gravi condizioni cliniche in cui era fino a quel momento e contro ogni previsione medica, cominciava a migliorare. Giovanni è stato svezzato dal respiratore nel giro di poco tempo e, poco dopo, è uscito finalmente dal reparto di rianimazione. Sicuramente debilitato, ha dovuto fare un lungo periodo di riabilitazione fisica per riprendere piano piano a muoversi e camminare, anche perché intanto erano subentrate altre complicanze dovute all’infezione da Covid-19, delle ischemie cerebrali, e inoltre ha dovuto ricevere un aiuto per il ripristino della normale deglutizione per riprendere la regolare alimentazione. Intanto, in questo periodo, ho ricevuto sempre da Marzia e Valter anche un boccettino con l’acqua della fonte di Paratico, l’acqua benedetta da Maria che dona grandi grazie se raccolta con fede il giorno 26 di ogni mese (Marzia stessa ha ricevuto una grazia dall’uso di quest’acqua). Sono riuscita, con non poche difficoltà, date che le visite in ospedale erano vietate, a far avere a Giovanni questo boccettino e gli ho suggerito, tramite una videochiamata, di appoggiare una goccia di quest’acqua sulla lingua. E piano piano un altro miglioramento… Io intanto continuavo a pregare la Mamma dell’Amore perché tutto finisse e mio marito tornasse presto a casa. Il giorno 9 giugno 2020, dopo ben tre mesi di ospedale, con grande gioia, finalmente Giovanni è tornato a casa.
Il giorno 8 dicembre 2021, (qui nella foto) giorno dell’Immacolata Concezione, siamo stati a Paratico in occasione di un incontro di preghiera straordinario e anche Giovanni, con profonda commozione, ha fatto la sua consacrazione alla Mamma dell’Amore quale rendimento di grazie alla Madonna e a Dio per la grazia ricevuta. Ora, in famiglia, preghiamo insieme e recitiamo il Santo Rosario offrendolo a Maria per ringraziarla di averci aiutato e anche per tutte le intenzioni del Suo Cuore Immacolato. Grazie a Dio, grazie alla Mamma dell’Amore e grazie anche a Marco che ha pregato la Madonna Santissima per questa guarigione; mi auguro che questa testimonianza possa servire ad altre persone e dare speranza perché Lassù c’è davvero una Mamma che ci ama tutti e desidera aiutarci, noi da parte nostra non smettiamo mai di pregare… Grazie!
Manuela G. (Cassano d’Adda-Mi)

TESTIMONIANZA: IN COMA, ABBIAMO PREGATO MARIA E POI...
***Il 6 ottobre del 2005, il giorno dopo il compleanno mio e di mio marito, mia mamma era caduta riportando fratture multiple al femore, ad entrambe le braccia e ricoverata all’ospedale di Rho (Milano). Dopo averla ingessata e alcuni giorni di degenza, i medici avevano deciso che, avendo 80 anni, non andasse operata e volevano dimetterla dall’oggi al domani. Dopo la mia insistenza e una rapida ricerca, abbiamo trovato un posto per la degenza alla “Sacra Famiglia” di Cesano Boscone. Purtroppo, nel giro di due settimane sono subentrate gravi complicazioni con bronco-polmonite che l’avevano portata ad entrare in coma. Durante i colloqui il medico curante mi aveva ripetuto più volte che per la mamma non c’era più nulla da fare. Decisi allora di chiamare in Associazione per chiedere preghiere per lei e di poter parlare con Marco, convinta che se fino ad allora i medici erano potuti arrivare ad un limite, da lì in poi sarebbe potuto intervenire Dio. Al telefono riuscii a parlare direttamente con Marco che era di fretta ed in partenza per un viaggio missionario in Africa, ma che volle trovare un momento per parlarmi. Questa sua disponibilità mi colpì profondamente. Mi ascoltò e mi rincuorò tanto dicendomi di pregare con fede e soprattutto di insistere con i medici di fare bene il loro lavoro per curare mia mamma, aggiungendo che ce l’avrebbe fatta a superare tutte le difficoltà e che sarebbe poi riuscita ad uscire dall’ospedale. Ribadisco, mia mamma era in coma, serviva un miracolo! Ho pregato con tanta fede e con pressante insistenza confidando nell’aiuto di Dio. Il 3 novembre, dopo alcuni giorni di coma, ho ricevuto una chiamata da mio marito Giovanni (che mi aveva dato il cambio per essere presente la notte) che mi informava che la mamma si era risvegliata dal coma, che era lucida e vigile come se nulla fosse successo. Un vero miracolo! Lentamente poi nei sei mesi successivi, la mamma avrebbe ripreso tutte le sue facoltà e seppure col girello avrebbe potuto camminare di nuovo. Ringrazio la nostra Mamma dell’Amore che, intercedendo presso Suo Figlio Gesù, ha donato un’immensa grazia a mia mamma e che mi ha permesso di averla con me per altri nove anni. Ringrazio Marco per avermi consolato e dato la speranza e tutta la sua famiglia per aver pregato per lei. Ed è con profonda gioia che percepisco, ogni volta che alzo gli occhi sulla parete vicino alla statua della Mamma dell’Amore ricolma di ex-voto (tra i quali anche il mio), quanto sia grande il Suo Cuore colmo d’amore e di misericordia per ciascuno di noi! Grazie, Mamma dell’Amore!

Mariangela F. (Milano)

 


Chi riceve grazie o aiuti per intercessione della Mamma dell'Amore, è pregato di contattare la nostra Associazione,
scrivendoci:
mammadellamore@odeon.it oppure tramite lettera alla nostra sede